Il contributo odierno è fatto di sole poche righe,ma ci si potrebbe ricamare su un libro in quanto certe dichiarazioni e certi commenti dovrebbero far rabbrividire solo al pensiero ed invece in Italia provocano reazioni al limite dell'entusiasmo:mi scoccia fare continui riferimenti ad un fatto di cronaca come quello di Brindisi in pochi giorni,ma la notizia riportata mi ha fatto incazzare almeno quanto quella della morte della studentessa Melissa.
Mentre le procure litigano tra di loro per competenze e modifiche dei capi d'imputazione,personaggi che dovrebbero servire lo Stato come dei procuratori si augurano aiuti paralleli da parte della Sacra Corona Unita nelle indagini,e pronta la risposta di tal Raffaele Brandi,un mafioso dicono molto importante del luogo,che evidentemente gira incontrastato su suolo pubblico visto che ha sussurrato all'orecchio del caposcorta di un PM che sono già attivi per prendere e per ammazzare gli assassini.
Che badate bene possono benissimo essere loro visto che di certi vili attacchi loro sono maetri assoluti assieme ai fascisti,e tenendo conto delle reazioni della maggior parte dei brindisini e dei pugliesi a dir loro felici che la Scu s'impieghi per fare giustizia penso proprio che la società italiana sia da curare e seriamente.
Questo elogio di criminali e delinquenti è una cosa abominevole in una democrazia,e l'Italia intera e soprattutto certe zone di essa sembrano malati terminali di uno Stato che si mangia la coda e scende a patti con mafiosi in territori dove la stessa criminalità organizzata fa le veci dello Stato stesso.
Certamente le capacità di alcuni boss sono di gran lunga migliori di certi magistrati,Pm,sbirri ed investigatori,ma chiedere il loro ausilio è spararsi in testa,merda di un paese dove da sempre lo Stato ha insabbiato,coperto,protetto tramite depistaggi tanti di quei mafiosi e fascisti che da Piazza Fontana continuando per Ustica e Brescia fino ai giorni nostri ha permesso non solo l'incolumità di questi personaggi bastardi ma anche la loro prosperità.
Articolo preso da:cadoinpiedi.it
Raffaele Brandi, ritenuto uno dei capi più rappresentativi della frangia brindisina della Sacra Corona Unita, ha avvicinato il caposcorta del pm Milto de Nozza e gli ha comunicato non solo che la Scu non c'entra ma che si muove in parallelo alla giustizia. "Dite al procuratore che se li prendiamo noi gli attentatori, ce li mangiamo vivi, è questo il messaggio" sono le sue parole.
La mafia pugliese, insomma, secondo quanto riferito dal "Corriere della Sera", si è fatta viva, rispondendo in pratica al procuratore Motta, massimo esperto di questo fenomeno criminale nella regione, che all'inizio delle indagini si era augurato che qualcuno della Sacra Corona Unita collaborasse in qualche modo alle indagini.
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