martedì 7 giugno 2011

VERSO IL DECENNALE DEL G8 DI GENOVA...MORTOLA PROMOSSO

I primi a lamentarsi della promozione che era già nell'aria qualche mese fa(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com/2010/08/morto-la.html) di Spartaco Mortola,uno dei maggiori responsabili della macelleria messicana della scuola Diaz a margine del G8 di Genova del 2001,sono proprio agenti e sindacalisti della polizia di stato che in barba a due condanne per una pena complessiva che sfiora i cinque anni vede la promozione del dirigente Digos a questore.
Figurarsi quindi lo sdegno delle migliaia di compagni e simpatizzanti che in quei giorni erano a Genova o comunque lì col cuore,e delle miriadi di persone che abbracciano il movimento in tutto il mondo.
Il boss degli sbirri in divisa blu Manganelli ha proseguito la sua linea dura che vede intoccabili i responsabili della morte di Carlo Giuliani e del ferimento tramite pestaggi,torure e massacri fisici e mentali di centinaia di uomini e donne di ogni dove.
In altre parti del mondo chi sbaglia,ed anche e soprattutto la marmaglia sbirresca,paga:vedi lo sbirro che ammazzò ad Atene Alexis che ha preso l'ergastolo mentre da noi immancabilmente per ogni atto di tortura e abuso di potere si viene segnalati solo per promozioni e premi.
A breve ci sarà il decennale del tragico G8 genovese,e queste merde assassine dovranno stare molto attente al loro comportamento che oggi come allora il mondo avrà gli occhi puntati su Genova,solo che la gente sarà molto più incazzata di dieci anni fà.
Gli articoli sono tratti da"Senza Soste"e Indymedia Lombardia,ricordando con un altro link l'impunità che subì Mortola assieme all'ex capo degli sbirri De Gennaro:
http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com/2010/06/de-gennaro-bastardo-condannato-e.html.

Il macello di Genova 2001 (ancora) foriero di promozioni in divisa.
E' nuovamente il turno di Spartaco Mortola: su Il Manifesto di questa mattina apprendiamo che l'ex capo della Digos di Genova ai tempi delle violenze poliziesche al G8 è diventato dirigente superiore della polizia di stato, ovvero questore, anche se non gli è stata assegnata immediatamente una sede operativa.
Mortola è stato condannato a 3 anni e 8 mesi in appello per le violenze alla scuola Diaz e a 1 anno e 2 mesi per induzione alla falsa testimonianza, quando indusse l'ex questore di Genova a cambiare la propria versione dei fatti al processo, escludendo il coinvolgimento dell'allora capo della polizia Gianni De Gennaro... Mortola, tra le altre condanne, è stato giudicato colpevole anche per le falsità sostenute sul ritrovamento delle bottiglie molotov alla Diaz, fondamentali per giustificare l'irruzione e sostenere che fosse la base operativa dei black bloc. Il processo ha dimostrato che furono portate da agenti che le avevano sequestrate in piazza.
Lo Spartaco della scuola Diaz aveva già ottenuto una promozione, uno scatto di carriera, dopo il 2001, diventando il vice questore di Torino. Ha lasciato poi la città sotto la Mole non solamente per dedicarsi a Roma al corso di formazione propedeutico alla promozione a dirigente superiore, ma anche in seguito alle polemiche e al polverone alzatosi dopo lo scontro durissimo a Coldimosso fra forze dell'ordine e movimento No Tav.
Se è vero che attendere giustizia dai tribunali diventa un esercizio velleitario, come "le illustri promozioni poliziesche" di questi anni ci ricordano bene, è quantomai indispensabile che i movimenti non perdano memoria delle loro battaglie ed inimicizie.
tratto da www.infoaut.org
3 giugno 2011

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Due condanne, una carriera: Mortola promosso questore.

 
Due condanne, una carriera
Mortola promosso questore
Dieci anni dopo il G8, condannato a 3 anni e 8 mesi per i falsi verbali della Diaz. Il sindacato di polizia sulle barricate: "Siamo amareggiati e preoccupati"
di MARCO PREVE

A dieci anni dal G8 di Genova viene promosso a questore il funzionario condannato in appello sia per la "macelleria messicana" della scuola Diaz che per la complicità con l'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro nel falsare le deposizioni dei testi: Spartaco Mortola, dirigente Digos nel luglio 2001, è diventato questore. Il sindacato Silp-Cgil grida allo scandalo, ma la nomina rientra in una strategia ben precisa del Viminale e dei vertici della Ps.
Il messaggio che arriva da Roma, dal capo della polizia Antonio Manganelli in primis, è quello che conferma l'atteggiamento tenuto in questi dieci anni dai vertici del corpo, in barba al malessere di centinaia di funzionari e migliaia di agenti: "Quelli della Diaz non si toccano". Anche se si attende ancora il verdetto della Cassazione, le pesanti condanne di secondo grado (pene fino a 4 anni) non hanno mai, di fatto, interrotto la progressione delle carriere degli alti funzionari come Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, Gilberto Caldarozzi, ai vertici dell'antiterrorismo e dell'antimafia.
Mortola fu condannato a tre anni e 8 mesi per i falsi dei verbali di arresto della scuola Diaz e a un anno e due mesi (due in meno di De Gennaro) per l'induzione alla falsa testimonianza dell'allora questore di Genova Francesco Colucci.
Roberto Traverso, segretario genovese del Silp Cgil firma un comunicato durissimo: "L'annuncio della nomina a Questore del dottor Mortola con decorrenza 1° gennaio 2011, non aiuta chi, come il Silp per la Cgil, si batte ogni giorno per l'immagine e i valori democratici della Polizia di Stato. Oggi siamo amareggiati e preoccupati, perché in un momento delicato e fondamentale per la nostra categoria, crediamo che il Dipartimento della Ps abbia perso un occasione per dare un segnale di rottura".
Traverso si fa portavoce del malessere di tanti poliziotti della truppa, di quelli che non appartengono ai gruppi di vertice e che anche nelle vicende G8 sono gli unici ad aver pagato un prezzo: "C'è una base che chiede finalmente tutela per coloro che appartengono alla "truppa" e che per responsabilità oggettive, sono stati abbandonati, parcheggiati in un "limbo" ammantato da una livida cappa a forma di "prescrizione" alla stessa stregua di chi di responsabilità, se non altro deontologiche, ne ha, eccome".
Sorprende il sindacato l'assoluta mancanza di senso dell'opportunità del Viminale: "Sarebbe stato importante attendere almeno l'esito della sentenza della Corte di Cassazione, visto che il dottor Mortola è stato condannato anche in appello all'interdizione dai pubblici uffici". Traverso, infine, auspica un ricongiungimento istituzionale tra Procura e Questura di Genova che certo non è avvenuto dopo le dichiarazioni del prefetto Manganelli improntate più alla rimozione che all'approfondimento. Infine una considerazione a pochi giorni dalle celebrazioni dei dieci anni dal G8 del 2001: "Scelte come questa non aiutano in particolare a Genova una città dove il tempo per certi argomenti sembra non voler scorrere e dove da tempo il Silp Cgil sta contribuendo con forza a prendere le distanze da chi non perde occasione per strumentalizzare e destabilizzare la piazza".
fonte: http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/06/03/news/due_condanne_una_car...

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