venerdì 17 giugno 2011

IL CIRCO DOMENICA SI FERMA A PONTIDA

Ebbeni sì,anche quest'anno il grande circo dei mostri padani farà bella mostra(scusate il gioco di parole)in quel di Pontida domenica prossima,dove senza tendone ma con bestie,clowns,scherzi della natura(non i freaks)armati di spada,corna e scudi sfileranno sotto al palco dove grugniranno l'élite della rappresentanza della sega nord.
E che sbraiteranno codesti cancri della società italiana se non ricatti contro il regime,odio verso il diverso e razzismo straripante e roboante,il tutto annaffiato da alcol(anche se certi cervelli rimangono d'idiozia purista ed essenziale senza aiuto etilico)e da chissà quali sostanze attinte direttamente da calderoni stile Asterix o da magiche ampolle di sacre acque.
Per un giorno all'anno questi cavalieri,guerrieri e combattenti in salsa verde monopolizzeranno il menù dei titoli dei telegiornali suscitando interesse e pubblicità secondo le linee direttive delle reti che le trasmetteranno:io mi auguro potesse piovere una bella cascata di merda scrosciante sulle loro teste,tanto da poter confondere eternamente sterco su sterco in un abbraccio divino con sottofondo musicale wagneriano.
Come controproposta all'evento della località bergamasca ecco un controevento organizzato per la prima domenica di luglio a Brenta,una location più vicina a Gemonio terra natìa dell'Umberto nazionale(ops!,padano!)con la locandina posta proprio qui sotto prima del graffiante e ironico commento di Don Zauker che per l'occasione ha attinto molto a Tolkien ed al suo Signore degli anelli.
Pontida Comics.

Ritorna anche quest’anno il più grande appuntamento per gli appassionati di fantasy, giochi di ruolo, combattimenti tra elfi oscuri e commercialisti in nero, evasione fiscale, luoghi comuni e razzismo.
Sì, stiamo parlando dell’ormai consueto Festival di Pontida Comics, dove orde di orchi, elfi, nani e concessionari Dacia si raduneranno per avere per una volta l’impressione di vivere nel loro mondo immaginario, degno del miglior Tolkien.
La loro Terra di Mezzo si chiama Padania, e al pari di quella creata dall’estro dello scrittore inglese, è una regione geografica completamente inventata con un cocktail di riti, tradizioni e popolazioni anch’esse partorite dal magico mondo della fantasia e dell’opportunismo.
Come al solito, la manifestazione sarà aperta a tutte le influenze.
Sì, perché questi padani si sentono vicini agl’irlandesi (per via del colore verde), ma anche ai baschi (per via della volontà indipendentista), così come ai druidi (con i cui riti celebrano i loro matrimoni e battesimi, pur professandosi ardentemente cattolici), ai vichinghi (per via delle corna), ai normanni (non sanno perché, ma gli piace il nome), e ai nazisti dell’Illinois (per via di Borghezio). C’è da dire, altresì, che nessuno di questi popoli e organizzazioni vuole essere vicino a loro, perché se ne vergognano.
La popolare kermesse sarà animata dai famosi canti padani, tipo “Pota Pota”, “O mia bela madunina” e altri canti leghisti e da combattimenti tra Uruk-hai di Isengard contro Odontotecnici di Biella.
Verranno serviti i tradizionali e saporitissimi piatti padani, come la polenta e… ehm… la polenta con qualcos’altro dentro… e poi… e insomma, il gran finale sarà dedicato al discorso del loro grande leader e guida spirituale: l’Ümbert.
Quest’anno in particolare il discorso è poi attesissimo, per il clima di tensione creato con un’accuratissima campagna stampa che ha fatto crescere l’hype per la performance di Bossi a livelli di guardia; ma noi siamo in grado di svelarvene in anteprima alcuni dei passi più importanti.
“Padani… rrrrgghh… figli del Dio Po, ma feroci difensori della fede Cattolica e del Santo Padre, tranne qüando dice cose che non ci tornano comode, come con i referendum e l’accoglienza per gl’immigrati, oggi è il giorno in cüi… bleah… grunf… brott… sput… negri di merda… zingaropoli… noi abbiamo centomila fucili e… granf… Roma ladrrronaaargh… stacchiamo la spina… föra dai ball… musulmani bedüini… cülo… governo… A casa… popolo sovrano… moschee, zingari, rapine nelle ville… ministeri al nord… ponte di Messina a Bergamo alta… immigrati di merda… secessione… riforma fiscale… taglio tasse… l’Islam… i finocchi… guerracivile… glob… broooot… arf… arf… cüüülo… coglioni… stronzo… federalismo… Napoletani südici… spazzatura… sinistra di merda… noi ce l’abbiamo düro… governo… NOI SIAMO STUFI!
A questo punto dovrebbe levarsi
il latrat l’urlo di ovazione del popolo padano, qualche Nazgul e alcuni impiegati dell’INAIL e tutti potranno tornarsene a casa contenti.
Il popolo verde a lavorare dalla mattina alla sera e i loro capi a servire con umiltà e obbedienza, come hanno sempre fatto, l’amico Silvio. Senza il quale non sarebbero mai potuti andare a Roma ladrona e viverci per circa 15 anni da veri signori, in culo alla Padania e a quei sempliciotti che quando Bossi saluta alzando il dito medio si esaltano guardandolo, quel dito, invece della Luna.

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