sabato 4 giugno 2011

RIVALSA FASCIOSBIRRESCA A CUNEO

Con due brevi note tratte da Indymedia Lombardia e Piemonte(tratto da"targatocn.it")saltano fuori gli altarini in merito alla forte contestazione avvenuta a Cuneo a fine febbraio contro Cagapound cui parteciparono pure il sindaco e molta gente offesa dalla sola presenza di questo conglomerato di fascisti del terzo millennio in una città caposaldo della lotta antifascista prima,durante e dopo la guerra.
Ora sono state indagate parecchie persone con molti arresti per via dell'aggressione di un gruppo di ragazzi a queste merde fasciste come sempre protette dagli amici digossini e sbirri,per un reato che in Italia non dovrebbe nemmeno esistere,ovvero l'eliminazione della feccia merdosa fascista.
Il primo contributo è un comunicato di Askapena in solidarietà con i compagni coinvolti mentre il secondo riporta l'iniziale cronaca emersa sui fermi e gli arresti di settimana scorsa:se ci saranno sviluppi si provvederà a farli sapere.

Arresti per casapound,solidarietà da Askapena

 
L'organizzazione internazionalista basca Askapena ha solidarizzato con i compagni arrestati e perquisiti in piemonte per le contestazioni all'apertura di casa pound Cuneo. ricordiamo che sui giornali locali i soiliti pennivendoli hanno prima preannunciato e poi ben condito la notizia con nomi,cognomi,luoghi e attività a cui gli indagati sono vicini, conpresa la lotta contro il tav ma non solo, dando a intendere di oscure trame che ben si prestano ad allargare le indagini come ultimamente sta avvenendo in tutta italia sulla base di improbabili associazioni a delinquere e affini.
dunque prepariamoci ad ulteriori strette repressive,e dunque alla solidarietà necessaria a contrastarle.
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Libertà per i prigionieri, viva l’Antifascismo, no al TAV.
Lo scorso venerdi, 27 di maggio, la polizia italiana ha compiuto una retata contro 20 compagni, mandando in carcere sette di loro. Alla fine, un compagno è in carcere, altri due sono in arresto domiciliare e altri due non sono stati trovati a casa.
L’accusa è stata questa: partecipare e provocare casini nella manifestazione contro l’inaugurazione della nuova sede neofascista del movimento Casa Pound nella città di Cuneo. Non è la prima volta che utilizzando argomenti così per reprimere i militanti antifascisti, e gli attivisti contro le grandi opere. Anche all’inizio di quest’anno abbiamo avuto la notifica di un’altra retata del genere. Adesso sono andati un’altra volta contro alcuni di loro.
Pare che il fatto di aver partecipato alla manifestazione contro Casa Pound possa essere solo una scusa. Infatti, non è casuale che gli arrestati siano quelli che lavorano e lottano nella Val di Susa contro il distruttivo progetto del Treno di Alta Velocità.
Il 31 maggio scadeva per lo stato Italiano la data d’inizio per i lavori del TAV, oltre la quale avrebbero dovuto perdere l’aiuto economico della Comunità Europea, ma ancora una volta la data è stata prorogata a causa dell'opposizione popolare. Queste operazioni contribuiscono a “ripulire” l’opposizione.
Askapena denuncia le retate arbitrarie e preventive dello stato Italiano contro qualsiasi movimento ribelle.
Denunciamo il carattere repressivo dello Stato, perché invece di ascoltare la parola dei cittadini e le idee del suo settore più consapevole, la polizia difende ciecamente l’interesse del capitale, utilizzando giudici e leggi contro i militanti e lottatori.
Definitivamente, chiediamo di lasciar liberi i prigionieri, lasciare in pace i repressi, negare la protezione politica al fascismo e fermare i progetti distruttivi.
Viva la lotta dei popoli, viva l’antifascismo.
Askapena
Euskal Herria
1 giugno 2011.

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Scontri tra anarchici e Forze di Polizia per l'apertura di CasaPound a Cuneo: arresti e perquisizioni in 4 province
Almeno 20 i fermati, la maggior parte a Cuneo, ma anche Torino, Biella ed Asti. L'operazione è tuttora in corso

Perquisizioni ed arresti sono in atto da stamani in tutta la provincia di Cuneo, ma anche in quelle di Torino, Asti e Biella, in seguito ai fatti avvenuti nel centro storico del capoluogo della Granda lo scorso 26 febbraio, quando in città venne inaugurata la prima sede del movimento di estrema destra, CasaPound.
Come si ricorderà il comitato per la Resistenza di Cuneo quel giorno organizzò una manifestazione pacifica in piazza Audiffredi, alla quale partecipò anche il sindaco, Alberto Valmaggia. Al termine della quale, però, un gruppo di anarco-insurrezionalisti, che già aveva duramente contestato il primo cittadino in piazza, si staccò dalla manifestazione e dette vita ad un corteo non autorizzato che da Contrada Mondovì tentò di raggiungere la sede di CasaPound, in via Alba. Ci furono attimi di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine, fino a quando la cosa degenerò in veri e propri scontri, con lancio di sanpietrini ed altro materiale.
Nel parapiglia, che durò almeno mezz'ora, si registrarono diversi feriti: 12 tra le Forze dell'Ordine, con un carabiniere ricoverato al santa Croce per problemi ad un ginocchio ed un militante di CasaPound colpito violentemente alla testa da un sanpietrino lanciato dalla parte avversa. Attimi di vero panico, in cuisi credette al peggio, poi per fortuna in serata l'allarme rientrò e, seppur gravemente ferito, il ragazzo venne dichiarato fuori pericolo.
Oggi, a distanza di tre mesi i fermi: una ventina fino a quasto momento, la maggior parte dei quali in provincia di Cuneo. L'operazione, comunque, è ancora in corso.

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