lunedì 19 gennaio 2009

SETTIMANA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA' CON EUSKAL HERRIA


Evento molto interessante quello che avverrà durante la lunga settimana tra venerdì 6 e domenica 15 febbraio che vedrà molti incontri,manifestazioni,dibattiti e concerti in luoghi e città diverse,con un calendario che proporrò quando sarà ufficiale perchè i compagni ci stanno ancora lavorando sopra per le ultime conferme e i dettagli finali.
Di seguito l'appello di EH Lagunak di Milano e un documento dello stesso gruppo composto la scorsa estate ma ancora attuale.


SETTIMANA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÁ CON EUSKAL HERRIA 2009

EUSKAL HERRIA NON CAMMINA SOLA
Democrazia e autodeterminazioneContinuiamo a lavorare per rafforzare la solidarietá internazionale nei confronti del popolo basco, affinché Euskal Herria non prosegua da sola nella sua lotta verso la democrazia e l’autodeterminazione.Continuiamo il cammino delle mobilitazioni internazionali, a partire da quelle del 1969 e 1970 che furono di protesta contro le nove condanne a morte e i 752 anni di carcere a militanti baschi nell’ambito del Processo di Burgos; da quelle del settembre del 1975 contro le ambasciate e gli interessi dello stato spagnolo, per salvare dalla fucilazione i due militanti baschi Txiki e Otaegi (e altri tre compagni); dalle Giornate Internazionali dell’estate del 1981 contro la centrale nucleare di Lemoiz; dallo sciopero generale dell’agosto del 1994 in Uruguay, contro l’estradizione di tre militanti baschi e la loro consegna nelle mani di torturatori spagnoli. Durante questo sciopero due manifestanti furono uccisi dalla polizia di fronte al Filtro, Ospedale di Montevideo.Continuiamo a camminare insieme a Euskal Herria con il movimento internazionalista che si é creato di recente Amiche e amici di Euskal Herria per difendere i diritti di Euskal Herria, la democrazia e l’autodeterminazione.
Mobilizziamoci durante la settimana di solidarietá con Euskal Herria dal 6 al 15 febbraio 2009.Per inviare le adesioni: eh-lagunak@gnumerica.org

Euskal Herriaren Lagunak - Milano / Amici e amiche di Euskal Herria - Milano

Intervento di E.H. Lagunak per l'Internazionalista Eguna.

Un saluto a tutti i compagni e un ringraziamento particolare ad Askapena per l’invito, Siamo compagni di E.H.Lagunak Milano , e siamo in rappresentanza di tutte le organizzazioni , movimenti sociali e studenteschi che nel ultimo anno hanno lavorato nel nostro territorio sulla questione basca. E.H. Lagunak Milano è composta da persone appartenenti ad aree di intervento politico diverse tra loro ed in particolar modo da appartenenti alle varie realtà sociali presenti sul territorio milanese ma non solo (anche la provincia e in generale tutta la regione fa’ riferimento , quantomeno logistico alla città di Milano). L’eterogeneità delle persone e delle realtà che hanno lavorato per questo progetto è stato sicuramente un punto di forza , un modo per poter lavorare insieme oltrepassando i diversi modi del agire politico che ci differenziano. Differenze di interpretazione dei bisogni ma per lo piu’ differenze nelle metodologie e nell’apporto pratico alla lotta contro lo sfruttamento del capitale sui popoli e quindi anche sul nostro, l’Italia , la nostra nazione…. Come compagne e compagni anticapitalisti ed internazionalisti abbiamo una certa difficoltà a relazionarci con rivendicazioni nazionaliste, in particolare in un paese come il nostro dove il nazionalismo rappresenta un bagaglio di valori ascrivibili alla destra fascista e identitaria. Le politiche del governo Berlusconi, come quelle della sinistra istituzionale nella discriminazione degli immigrati e dei rom e di chiunque rappresenti il ‘diverso’, ne è oggi l’espressione più eclatante. Valori e politiche esplicitamente razziste come quelle portate avanti dalla Lega Nord, partito di governo, che da anni dietro fantomatiche rivendicazioni indipendentiste nasconde esclusivamente gli interessi economici del capitale e che nel corso di questi anni, sia a livello pratico che ideologico, ha contribuito a spostare radicalmente a destra le politiche governative a livello repressivo e l’opinione pubblica più in generale. Tanto quanto difendiamo e riconosciamo il diritto all’autodeterminazione dei popoli oppressi, tanto ci schiereremo e combatteremo sempre contro organizzazioni politiche fasciste e razziste, come la Lega Nord, che non può essere considerata in nessun modo se non come un nemico. Ci è difficile, per non dire impossibile, parlare di nazionalismo quando vediamo la situazione della Bolivia dove 100 famiglie dell'oligarchia boliviana stanno cercando di ottenere , nella provincia di Santa Cruz , una sorta di autonomia che non è altro che un mezzo per salvaguardare i loro privilegi fascisti , razzisti e capitalisti. Questo situazione si contrappone al processo democratico che il governo Morales sta attuando per una nuova costituzione che rappresenti tutto il popolo boliviano nel segno dell'uguaglianza e per una migliore dignità di vita. Tutt’altro è invece quello che rappresenta il nazionalismo basco e il progetto politico della sinistra abertzale in cui ci riconosciamo: un progetto politico che rivendica da un lato il diritto all’autodeterminazione e dall’altro, in maniera inscindibile, una trasformazione radicale della società in senso anticapitalista. In questo senso la lotta di liberazione di Euskal Herria è la nostra lotta! Così come le diverse espressioni di partecipazione e autorganizzazione sociale e popolare basche rappresentano un esempio in termini di radicamento ed orizzontalità oltre che nella tenacità con cui tutti i movimenti sociali baschi hanno sempre saputo rispondere alle bordate repressive dei regimi franco-spagnoli. Una partecipazione dal basso che rappresenta e ha sempre rappresentato un modello efficace e tangibile di democrazia diretta, in cui un popolo è stato in grado di difendere la propria lingua, la propria cultura e le proprie forme di lotta in modo inclusivo e non escludente. Una lotta giusta, perché orientata a una crescita sociale e politica della società, che vede nelle proposte democratiche la fine del conflitto e della violenza e nello stesso tempo una proposta di vita che distrugga il capitalismo e le oligarchie che a tutt’ora tengono ancorato Euskadi a governi imperialisti. Una proposta democratica che ha la chiave di volta nel riconoscimento di Euskal Herria come nazione e il diritto del popolo basco di decidere autonomamente del proprio futuro. Non riusciranno mai politicanti corrotti ne tantomeno giudici fascisti a fermare la crescita del movimento di liberazione nazionale basco perché è il popolo che parla .. Siamo sicuri , perché è la storia ad insegnarlo , che non potrà mai la repressione dello stato spagnolo e francese , ne tanto meno tribunali speciali come la Audienza Nacional , cancellare la volontà e la determinazione del popolo basco nel perseguire la lotta per la libertà. Libertà di espressione , di autorganizzazione , di rappresentanza politica , di vivere come popolo. Per questo siamo vicini al popolo basco , per questo lavoriamo per portare solidarietà attiva alla causa basca e alle giuste rivendicazioni di indipendenza e autodeterminazione di Euskal Herria. Sicuramente il nostro essere internazionalisti ci fa’ sentire molto più baschi , più irlandesi , più palestinesi , più mapuche che italiani. Il nostro gruppo di solidarietà ad Eukal Herria nasce dal lavoro di compagni che da tempo seguono a vario titolo la situazione di Euskadi e della sua gente e che per questo , da tempo , organizzano occasionalmente delle iniziative all’interno delle varie strutture per portare informazioni che altrimenti i “media” non farebbero arrivare . Alcuni di noi hanno avuto la fortuna di visitare E.H. in più di un occasione e di conoscere più approfonditamente i problemi e le lotte che si sviluppano in questo meraviglioso paese ; ed è anche per questo che abbiamo deciso di condividere questa esperienza in terra basca con la sicurezza che torneremo nella nostra città molto più determinati e convinti che l’internazionalizzazione delle lotte è la strada giusta. Nello specifico come Lagunak Milano abbiamo svolto molte iniziative pubbliche sia all’interno di spazzi liberati o centri sociali (come ad esempio assemblee con rappresentanti della sinistra patriottica basca e di organizzazioni che lavorano in difesa dei diritti del popolo basco , in particolare ricordo la presenza di Joseba Alvarez l’anno passato o di Jullen Arzuaga avvocato e rappresentante di Beathokia molto più recentemente all’interno delle iniziative internazionali svolte contro il macrogiudizio 18/98 e contro la criminalizzazione generalizzata della sinistra patriottica basca) ed iniziative di piazza con presidi , cortei cittadini ed azioni dirette contro strutture di esplicito riferimento istituzionale spagnolo.Abbiamo cercato di unire l’informazione sulla situazione che si vive in Euskadi (assemblee pubbliche) con la presenza forte a livello di strada e nelle piazze e questo perchè uno dei problemi più grandi che si riscontra in Italia , ma crediamo anche in Euskal Herria , sta’ proprio nella mancanza di informazione da parte degli organi di stampa e di conseguenza una disinformazione di tutta società. Fortunatamente anche noi abbiamo radio libere di movimento e network antagonisti che arrivano dalla gente, ma questo non basta…dobbiamo incuriosire gli “altri”, le persone che non vivono nei nostri ambiti politici. Nessuna televisione o giornale di stato descrive la situazione di Euskal Herria per quello che è realmente: dal continuo inasprimento dei disegni repressivi dei governi franco-spagnoli alle torture nei commissariati delle polizie presenti sul territorio basco, dalla criminalizzazione di tutta quella parte di società basca che si riconosce nella sinistra abertzale al dramma dei prigionieri. Il silenzio che circonda la giusta lotta del popolo basco è assordante! I governi del mondo e i media a loro asserviti hanno paura di quello che succede qui perché hanno paura della forza di questo popolo e della sua incrollabile volontà di resistere! Non esiste obbiettività di fronte alle giuste rivendicazioni che arrivano da questo popolo. Sicuramente l’aspetto comunicazione è di rilevanza strategica anche di fronte al fatto che solo l’azione eclatante , l’azione diretta , viene resa pubblica (naturalmente strumentalizzandola) perché più di impatto mentre l’informazione che trasmette la quotidianità della lotta, l’informazione democratica, viene oscurata volutamente da chi gli organi di stampa li ha nelle mani: il governo dei vari paesi e i poteri economici a cui questi sono asserviti. Come Lagunak Milano ci impegneremo sicuramente su questo fronte in modo che ci possa essere più interscambio e più informazioni sulla situazione in EH di quelle che ci nascondono gli organi di stampa mondiale e per questo abbiamo bisogno di intensificare i rapporti con la società basca attraverso le organizzazioni rappresentative di essa. Le ultime iniziative svolte , con rappresentanti baschi che hanno portato la storia di questo popolo in Italia in maniera itinerante , è servita sicuramente per permettere alla società sensibile di trovare modalità e materiale politico per poter supportare attivamente la lotta per l’indipendenza e l’autodeterminazione di Euskal Herria nonchè la lotta contro l’imperialismo fascista che sta’ attanagliando non solo Euskadi ma tutti i popoli. Euskadi è a 1200 Km da noi e questo sicuramente influenza non poco tutta una serie di condivisioni che neanche internet può darci. La lontananza però non ci sarà comunque di ostacolo e continueremo a lavorare per l’indipendenza di questo popolo e contro la repressione fascista che lo stato spagnolo e francese attuano contro Euskal Herria. Nel concludere questo breve comunicato vogliamo porgere il nostro omaggio ai famigliari e agli amici di tutti i prigionieri politici che in tanti anni hanno subito l’incarcerazione e la repressione da parte dello stato spagnolo e francese e a tutti i combattenti per la libertà di Euskal Herria. Non camminerete mai da soli!!
Gora Euskadi Askatuta!
Gora Euskadi Sozialista!
Jo ta ke! Irabazi arte !
Milano 2008 E.H.LAGUNAK- MILANO-
2008-07-07

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