sabato 15 febbraio 2014

SQUADRISMO SINDACALE

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Ieri sera guardando le scene di quello che stava accadendo durante un'assemblea a Milano con i vertici della Cgil mi sono chiesto,domanda molto retorica perché la risposta mia me la sono già data da anni,se il sindacato storicamente più importante d'Italia possa continuare ancora ad essere quello che era negli anni settanta e ottanta,un sindacato di lavoratori e lavoratrici con le palle che hanno portato a successi notevoli per le garanzie ed i diritti di tutte le maestranze.
L'aggressione fisica a Cremaschi della Fiom è l'emblema dello squadrismo di stampo fascista che la Cgil sta continuando ad imporre ormai in tutti i campi,sempre più legati come drogati al Pd ed ai suoi vertici che cambiano di volta in volta,e sempre più a braccetto di Confindustria e dei padroni il sindacato sta raschiando il fondo del barile sia in termini propositivi che rappresentativi.
La Fiom,ufficialmente nemmeno invitata all'assemblea meneghina tanto che era assente il segretario Landini,aveva protestato per questa negazione,e durante il dibattito che praticamente non c'è stato per i relatori del documento congressuale"Il sindacato è un'altra cosa",contrapposto a quello"Il lavoro decide il futuro",ci sono stati spintoni con Cremaschi e Vox cacciati letteralmente dalla sede,con quest'ultimo che è dovuto farsi medicare in ospedale.
Se il futuro del lavoro e del sindacato è questo stiamo freschi,articolo preso da Infoaut.

Assemblea Cgil:aggrediti gli aderenti al documento"Il sindacato è un'altra cosa".

Inaudita aggressione a Milano. Chiediamo le dimissioni di Susanna Camusso. (...)
Condanniamo la gravissima aggressione subita dal compagno Giorgio Cremaschi e da altre compagne e compagni aderenti al documento congressuale "Il sindacato è un'altra cosa" a Milano, nel corso di un'assemblea CGIL con la presenza di Susanna Camusso.
L'assemblea era già di per sé un fatto inusuale, in quanto erano convocate solo categorie con i gruppi dirigenti favorevoli all'accordo del 10 gennaio ed esclusa la FIOM, che aveva protestato pubblicamente.
Un gruppo di compagne e compagni aderenti al documento alternativo, tra cui delegati delle categorie formalmente presenti in assemblea e Giorgio Cremaschi, primo firmatario del documento, si è quindi presentato all'incontro. Lo scopo era distribuire un volantino contro l'intesa sulla rappresentanza, che ricordava la singolare coincidenza tra l'assemblea per il si al testo unico sulla rappresentanza ed il 14 febbraio 1984, giorno del Decreto Craxi per il taglio alla Scala Mobile dei salari. Inoltre si volevano esercitare i diritti della minoranza con un intervento nel l'assemblea.
I compagni indossavano anche cartelli con il no all'accordo.
Il primo problema con il servizio d'ordine è sorto in quanto si voleva impedire ai compagni, che ne avevano pieno diritto, di accedere all'assemblea. Già lì il servizio d'ordine ha esercitato pesanti pressioni. Alla fine ai delegati è stato concesso di entrare purché lasciassero i cartelli. Solo Cremaschi ha potuto conservare il cartello che diceva no all'accordo.
Una volta in sala i nostri compagni hanno seguito in assoluto silenzio la relazione e all'apertura del dibattito Nico Vox,delegato della funzione pubblica, ha chiesto di poter intervenire come unico intervento di dissenso tra i tanti già programmati.
Subito tutto il gruppo di delegati dissenzienti è stato circondato dal servizio d'ordine che impediva a Nico Vox di avvicinarsi alla presidenza. Susanna Camusso si avvicinava al gruppo e anche a lei veniva rivolta la richiesta che Nico potesse  parlare, senza ricevere risposta. Si rispondeva  invece dal palco dicendo che si poteva parlare in altre sedi. Alle proteste del gruppo di delegati seguiva una violentissima aggressione da parte del servizio d'ordine. I compagni venivano brutalmente spintonati, insultati minacciati. Giorgio Cremaschi veniva gettato nelle scale e solo per fortuna non ha riportato danni mentre Nico Vox doveva ricorrere all'ospedale.
Quello avvenuto è un atto senza precedenti nella vita della CGIL, dove i più aspri dissensi non sono mai stati affrontati con la violenza fisica e le minacce personali. Il senso profondamente antidemocratico dell'accordo sulla rappresentanza inquina già tutta la vita interna della CGIL, ma è  evidente che qui si è passato il segno.
L'esecutivo nazionale de "Il sindacato è un'altra cosa" esprime piena condivisione e solidarietà verso i compagni Giorgio Cremaschi, Nico Vox e verso tutti gli aggrediti. I compagni colpiti verranno tutelati in tutte le sedi, ma è chiaro che la responsabilità politica della segretaria generale della CGIL è enorme.
Al direttivo della CGIL convocato per il 26 febbraio verrà presentata una mozione di sfiducia verso Susanna Camusso che si è rivelata incapace di tutelare i diritti e le libertà degli iscritti alla CGIL e per questo deve dimettersi.

Da Rete 28 Aprile

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