martedì 11 febbraio 2014

L'ONU ED IL VATICANO

 
Il tagliente commento di Don Zauker(http://donzauker.it/2014/02/10/7144/ )riguardo la notizia dell'indagine dell'Onu e nella fattispecie del suo comitato per i diritti dell'infanzia(vedi:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/05/onu-politiche-del-vaticano-hanno-permesso-abusi-dei-preti-su-bambini/869713/ )che ha concluso che il Vaticano ha permesso abusi sessuali dei propri preti su migliaia di bambini in tutto il mondo,a modo sue traduce sentimenti ed emozioni di molte persone riguardo a questa follia.
L'accusa che l'Onu sia stata spinta a questo giudizio finale da organizzazioni non governative pro gay assieme all'accusa d'interferire con i propri metodi di gestione"statale"e morale sono le scuse dietro le quali la Santa Sede si nasconde nonostante i casi di pedofilia all'interno della Chiesa cattolica siano ormai così tanti e gravi da impedire qualsiasi negazione su questo problema enorme.
E non bastano le ultime disposizioni interne al Vaticano sulle proprie pecorelle smarrite,infatti i preti pedofili,ma se proprio vogliono accanirsi contro,vengono spretati oppure cambiati di posto e ruolo,un poco come succede con le forze del disordine che per vedere un proprio"adepto"condannato ed incarcerato non per nulla,ma per avere sbagliato,bisogna aspettare diciamo una morte di Papa.
Almeno il Vaticano i colpevoli conclamati non li eleva di grado.


Misteri della fede.


Evidentemente insensibili al fatto che Papa Francesco indossi comuni scarpe nere, al posto degli scarpini di Prada del suo predecessore, gli aridi membri del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia hanno chiesto chiesto alle gerarchie vaticane di rimuovere e consegnare alle autorità civili quei sacerdoti che, nell’esercizio delle loro funzioni, si fossero macchiati di reati di pedofilia.
Lo ha chiesto l’ONU, per dire, non Don Zauker.
Secondo il rapporto del Comitato, formato da 18 cinici e biechi, ma indipendenti esperti di diritti umani, che evidentemente conferiscono minore importanza al fatto che Papa Francesco amasse spostarsi in autobus piuttosto che con l’auto ufficiale, rispetto alla salute di una moltitudine di bambini, il Vaticano si è reso complice – per azioni o omissioni, negli anni di numerosi reati di pedofilia.
Sì, lo sappiamo bene, ci sono tanti preti buoni (tipo Don Matteo, per dire…) che aiutano i poveri, gli zoppi i gobbi e così via… saltiamo tutta questa parte e veniamo alla brillante risposta della Chiesa Cattolica che, nel ricordare che Papa Francesco indossa comunque un crocifisso di ferro e non d’oro, risponde piccata che: “Alla Santa Sede rincresce, tuttavia, di vedere in alcuni punti delle osservazioni conclusive un tentativo di interferire nell’insegnamento della Chiesa Cattolica sulla dignità della persona umana e nell’esercizio della libertà religiosa.”
Ora, cosa c’entrino la dignità della persona umana e l’esercizio della libertà religiosa con il coprire chi incula dei bimbetti (perché di questo si tratta, sennò non ci capiamo) non riusciamo a comprenderlo.
Ce lo spiegate, per favore?

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