I candidati primi sono i vari politici scesi a compromessi con le trattative fra Stati e banche,la Troika(l'Unione Europea,la banca Centrale Europea ed il Fondo Monetario Internazionale)e tutte le agenzie di rating che fanno il bello e il cattivo tempo in una recessione che ha come denominatore unico il debito.
Che questa situazione economica e sociale sia responsabilità degli organismi e persone sopra elencate è fuori discussione:sta a noi far capire la voglia di riscatto che deve superare lo sconforto e la rassegnazione che permea molti Stati europei,noi in primis perché alcune nazioni protestano e di brutto.
Non sarà certo domani la fine ad ogni problema ma bensì potrebbe essere un buon inizio se tutti dovessimo almeno spargere la voce per evidenziare questa discrepanza sociale e non starsene zitti a subire:l'articolo è preso da Infoaut con gli orari delle maggiori concentrazioni in Italia(presente anche un piccolo presidio a Crema in piazza Duomo).
#14N..Rise Up!
E alla fine, dopo un percorso lungo di costruzione passato per
assemblee nazionali come quella della rete StudAut e internazionali come quella
diAgorà99, domani è finalmente il 14 novembre.
Un14 novembre che sarà il primo sciopero generale transnazionale, chiamato contro le misure di austerity imposte dalla Troika a livello europeo; si attiveranno i movimenti sociali che negli ultimi due anni hanno riempito le piazze di Spagna, Grecia, Portogallo e Italia (ma non solo, in moltissimi altri paesi sono previsti cortei e mobilitazioni) contro i tagli ai servizi pubblici, le privatizzazioni, lo smantellamento del welfare, l'attacco a salari e pensioni e più in generale contro tutte le misure di austerity che non hanno fatto altro se non aggravare la crisi stessa.
La cosa più importante è evitare di cucire a freddo sul #14N una mitologia: le giornate-evento non servono a nulla se esulano da processi reali di costruzione politica di un’alterità così necessaria oggi; né abbiamo bisogno di eventi che si risolvono nello spazio di una giornata.
Eppure, comunque andrà, il fatto di mettere in campo su scala transnazionale uno sciopero generale - convocato obbigatoriamente dai sindacati europei sull’onda delle mobilitazioni sociali all'interno dei Pigs - è senza dubbio un grande traguardo per i movimenti, che speriamo siano in grado sempre più di costringere l'azione di queste decadenti ed inadeguate istituzioni rappresentative a stare dietro ai loro programmi.
Un traguardo che non di meno però mette questi di fronte ad un’inderogabile necessità: riuscire a fare dello sciopero qualcosa di proprio, riappropriarsi di esso per attaccare la controparte, strapparlo dalle mani di sindacati che continuano a lavorare per la pacificazione sociale.
Per quanto riguarda l'Italia, la contestazione napoletana al ministro del Lavoro apre simbolicamente la strada ad uno degli obiettivi importanti di questo sciopero: cioè quello per il mondo della formazione (il soggetto che senza dubbio guiderà le mobilitazioni di domani) di riuscire ad essere attivatore di processi di generalizzazione che sappiano cogliere il passaggio e la continuità tra Profumo e Fornero, nonché di legare il mondo della formazione in lotta con quel precariato giovanile che affolla le metropoli e non crede più nelle magnifiche sorti e progressive di una democrazia e di una rappresentanza in acuta crisi.
In decine di piazze italiane si costruiranno cortei autonomi da quelli sindacali, Infoaut seguirà in diretta la giornata.
I concentramenti:
Torino - ore 9 piazza Arbarello
Roma - ore 9 Piramide - ore 9.30 piazzale Aldo Moro
Cagliari - ore 9.30 piazza Garibaldi
Modena - ore 8.30 stazione delle corriere
Bologna - ore 9.00 piazza XX Settembre
Milano - ore 9.30 largo Cairoli
Massa - ore 9.00 piazza Matteotti
Palermo - ore 9.30 piazza Pretoria sotto il comune
Pisa - ore 9 piazza Guerrazzi
Livorno - ore 9.00 piazza Cavour
Catania - ore 9.00 piazza Roma
Brescia - ore 9.00 piazza Garibaldi
Bergamo - ore 9.00 piazzale FF.SS.
Firenze - ore 9.00 piazza san Marco
Capua - ore 9.00 piazza Mercato
Lecce - ore 9.00 porta Napoli
Lamezia Terme - ore 9.00 piazza della Repubblica
Cosenza - ore 9.30 piazza Loreto
Napoli - ore 9.00 piazza Dante
Potenza - ore 9.30 piazza Zara
Ravenna - ore 9.00 piazza Anita Garibaldi
Cava De'Tirreni - ore 9.00 piazza Duomo
Un14 novembre che sarà il primo sciopero generale transnazionale, chiamato contro le misure di austerity imposte dalla Troika a livello europeo; si attiveranno i movimenti sociali che negli ultimi due anni hanno riempito le piazze di Spagna, Grecia, Portogallo e Italia (ma non solo, in moltissimi altri paesi sono previsti cortei e mobilitazioni) contro i tagli ai servizi pubblici, le privatizzazioni, lo smantellamento del welfare, l'attacco a salari e pensioni e più in generale contro tutte le misure di austerity che non hanno fatto altro se non aggravare la crisi stessa.
La cosa più importante è evitare di cucire a freddo sul #14N una mitologia: le giornate-evento non servono a nulla se esulano da processi reali di costruzione politica di un’alterità così necessaria oggi; né abbiamo bisogno di eventi che si risolvono nello spazio di una giornata.
Eppure, comunque andrà, il fatto di mettere in campo su scala transnazionale uno sciopero generale - convocato obbigatoriamente dai sindacati europei sull’onda delle mobilitazioni sociali all'interno dei Pigs - è senza dubbio un grande traguardo per i movimenti, che speriamo siano in grado sempre più di costringere l'azione di queste decadenti ed inadeguate istituzioni rappresentative a stare dietro ai loro programmi.
Un traguardo che non di meno però mette questi di fronte ad un’inderogabile necessità: riuscire a fare dello sciopero qualcosa di proprio, riappropriarsi di esso per attaccare la controparte, strapparlo dalle mani di sindacati che continuano a lavorare per la pacificazione sociale.
Per quanto riguarda l'Italia, la contestazione napoletana al ministro del Lavoro apre simbolicamente la strada ad uno degli obiettivi importanti di questo sciopero: cioè quello per il mondo della formazione (il soggetto che senza dubbio guiderà le mobilitazioni di domani) di riuscire ad essere attivatore di processi di generalizzazione che sappiano cogliere il passaggio e la continuità tra Profumo e Fornero, nonché di legare il mondo della formazione in lotta con quel precariato giovanile che affolla le metropoli e non crede più nelle magnifiche sorti e progressive di una democrazia e di una rappresentanza in acuta crisi.
In decine di piazze italiane si costruiranno cortei autonomi da quelli sindacali, Infoaut seguirà in diretta la giornata.
I concentramenti:
Torino - ore 9 piazza Arbarello
Roma - ore 9 Piramide - ore 9.30 piazzale Aldo Moro
Cagliari - ore 9.30 piazza Garibaldi
Modena - ore 8.30 stazione delle corriere
Bologna - ore 9.00 piazza XX Settembre
Milano - ore 9.30 largo Cairoli
Massa - ore 9.00 piazza Matteotti
Palermo - ore 9.30 piazza Pretoria sotto il comune
Pisa - ore 9 piazza Guerrazzi
Livorno - ore 9.00 piazza Cavour
Catania - ore 9.00 piazza Roma
Brescia - ore 9.00 piazza Garibaldi
Bergamo - ore 9.00 piazzale FF.SS.
Firenze - ore 9.00 piazza san Marco
Capua - ore 9.00 piazza Mercato
Lecce - ore 9.00 porta Napoli
Lamezia Terme - ore 9.00 piazza della Repubblica
Cosenza - ore 9.30 piazza Loreto
Napoli - ore 9.00 piazza Dante
Potenza - ore 9.30 piazza Zara
Ravenna - ore 9.00 piazza Anita Garibaldi
Cava De'Tirreni - ore 9.00 piazza Duomo
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