giovedì 8 novembre 2012

MOLOTOV E AUSTERITA'


Nonostante la strenua opposizione e lotta dei manifestanti greci accorsi in piazza Syntagma fin dal pomeriggio di ieri,il Parlamento di Atene nella notte ha approvato il piano di austerità che permetterà allo Stato ellenico di prolungare la sua lenta agonia nella speranza di restare nell'Eurozona.
L'articolo di Infoaut parla degli scontri violenti costellati da centinaia di molotov lanciate verso la polizia in assetto antisommossa che per ore ha duellato con le migliaia di persone scese in piazza per rimarcare i propri diritti.

Grecia, approvate nuove misure di austerity. Scontri ad Atene.

E' stata una giornata intensa quella di oggi ad Atene: da ieri in sciopero in concomitanza con la votazione in di un nuovo pacchetto di tagli imposti dalla Troika, la Grecia si trova ancora a fare i conti con le ennesime misure di austerità e le immagini di piazza Syntagma colma di gente sono tornate a fare il giro del mondo.

Già verso le 17 del pomeriggio, decine di migliaia di persone hanno cominciato a radunarsi in piazza chiedendo a gran voce le dimissioni del governo. Secondo alcune fonti, gli scontri si sono verificati quando un gruppo di manifestanti ha cercato di sfondare il cordone di polizia posizionato di fronte al Parlamento.
Nonostante l'utilizzo di lacrimogeni e idranti i manifestanti hanno resistito in piazza e gli scontri si sono protratti per diverse ore durante le quali un ventina di manifestanti sono stati arrestati e più di quaranta sono rimasti feriti.
La tensione è rimasta alta fino in tarda serata, quando la polizia è infine faticosamente riuscita a respingere la folla di manifestanti fuori da piazza Syntagma, con il consueto uso massiccio di gas lacrimogeni e il getto continuo degli idranti.
Anche la votazione in Parlamento è stata lunga e travagliata: nel primo pomeriggio i partiti di Syriza e Greci Indipendenti hanno ottenuto la sospensione del dibattito, opponendo una mozione di incostituzionalità al nuovo pacchetto di misure lacrime e sangue.
La mozione è stata però respinta e la discussione è proseguita per diverse ore: solo intorno alla mezzanotte il Parlamento ha infine approvato con 153 voti a favore la manovra da 13.5 miliardi di euro.
Il pacchetto, che costituisce la nuova Finanziaria greca per il periodo 2013-2016, abolisce tutti i bonus extra per pensionati e dipendenti statali, introducendo nuovi tagli sino alle pensioni e riducendo i cosiddetti "stipendi speciali" (polizia, magistratura, forze armate, personale medico degli ospedali statali, docenti universitari, diplomatici), mentre spiana la strada per il licenziamento di 2.000 dipendenti statali.
Il governo di Samaras tira quindi un sospiro di sollievo ma l'approvazione di oggi, ottenuta con pochissimi voti in più della soglia necessaria, è espressione di un quadro politico diviso e instabile, mentre le immagini degli scontri che sono tornati ad animare piazza Syntagma hanno lanciato ancora una volta un messaggio chiaro al governo dell'austerity, che dovrà fare i conti con la rabbia e l'opposizione per questa nuova manovra.

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