Il secondo articolo,preso da Indymadia Abruzzo,narra le eroiche gesta di tre commilitoni che hanno stuprato assieme alla fidanzata di uno di loro una studentessa di ventun'anni all'uscita di una discoteca,lasciandola seminuda e ferita gravemente in mezzo alla neve rischiando una morte quasi certa se il titolare del locale non fosse intervenuto.
Nel lontano Kerala innanzi le coste di Kochi invece i baldanzosi marò(l'equivalente fascista dei parà della folgore)hanno preso come bersaglio due marinai locali e ora finalmente sono stati arrestati dalle autorità indiane che non hanno creduto una sola parola tra quelle proferite dai militari italiani(articolo preso da Indymedia).
INDIA: finalmente arrestati i due mercenari ASSASSINI dei pescatori.
la polizia del Kerala ha arrestato i due militari italiani presenti sulla petroliera italiana rimasta coinvolti nella morte di due pescatori 1 scambiati per pirati, mercoledì, al largo delle coste indiane.
Secondo fonti indiane non confermate i due sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo riferisce la tv all news indiana Times Now. La polizia di Kochi aveva dato un ultimatum per la consegna degli italiani, ultimatum che è scaduto nella notte italiana senza alcuna novità. Ma in mattinata il commissario di polizia di Kochi, Ajith Kumar, è salito a bordo della nave, ormeggiata in porto, e ha interrogato l'equipaggio.
Inizialmente la polizia voleva arrestare sei membri dell'equipaggio, ma poi ne ha fermati due, ritenendo che siano stati i due uomini della Marina militare italiana a sparare sui pescatori disarmati.
e adesso speriamo che li condannino all'ergastolo per omicidio e che non gli permettano mai più di uscire da un carcere indiano.
Secondo fonti indiane non confermate i due sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo riferisce la tv all news indiana Times Now. La polizia di Kochi aveva dato un ultimatum per la consegna degli italiani, ultimatum che è scaduto nella notte italiana senza alcuna novità. Ma in mattinata il commissario di polizia di Kochi, Ajith Kumar, è salito a bordo della nave, ormeggiata in porto, e ha interrogato l'equipaggio.
Inizialmente la polizia voleva arrestare sei membri dell'equipaggio, ma poi ne ha fermati due, ritenendo che siano stati i due uomini della Marina militare italiana a sparare sui pescatori disarmati.
e adesso speriamo che li condannino all'ergastolo per omicidio e che non gli permettano mai più di uscire da un carcere indiano.
Dissequestrata l'auto di uno dei sospettati Nuova ondata di interrogatori dei quattro indagati I carabinieri stanno sentendo per la seconda volta, dopo domenica, i militari che avrebbero una posizione meno grave: un campano e un aquilano, di stanza al 33mo reggimento artiglieria Acqui. Si aggrava la posizione del terzo militare della provincia di Avellino
L'avvocato ha aggiunto: "la natura e la gravità delle lesioni riportate dalla giovane rendono il quadro indiziario estremamente grave. La mia assistita è stata abbandonata semi nuda e gravemente ferita, alle tre del mattino, in un parcheggio, nella neve e nel ghiaccio. E' stato un miracolo che si sia riuscita a salvare". Ma "ringrazio, a nome di chi vuole veramente bene alla mia assistita, i medici dell'ospedale dell'Aquila, il pubblico ministero, i carabinieri. Tutti stanno cercando di avere il massimo rispetto", ha detto Gallinaro invitando "gli organi di stampa al massimo rispetto".
Oggi è stata dissequestrata l'auto del giovane militare aquilano coivolto insieme ad altre tre persone nello stupro. Dei quattro, tre, due campani e un aquilano, sono militari del 33esimo reggimento artiglieria Acqui, mentre la quarta è una giovane, forse fidanzata dell'aquilano. Nel provvedimento si evidenzia che gli investigatori hanno terminato di rilevare le tracce, di sangue e biologiche, per ricostruire il fatto e stabilire se sia avvenuto o meno nell'auto. I quattro sono stati infatti fermati dal gestore del locale e dai buttafuri che avevano trovato la ragazza seminuda e infreddolita.
Nella mattinata di oggi i carabinieri hanno continuato un nuovo giro di interrogatori, sentendo per la seconda volta, dopo domenica, i militari che avrebbero una posizione meno grave:il campano e l'aquilano di stanza al 33/mo reggimento artiglieria Acqui. I due sostanzialmente hanno ribadito di non avere avuto a che fare con l'aggressione.Non si sa se sarà interrogato anche il terzo militare indagato, della provincia di Avellino.
E' su quest'ultimo che si riversano i sospetti più gravi. L'uomo era stato bloccato con la camicia e una mano sporca di sangue dal gestore del locale e dai buttafuori subito dopo il ritrovamento fuori dalla discoteca della giovane svenuta in mezzo alla neve e insanguinata. Dai primi risultati degli esami del Ris di Roma è emerso che il sangue è della giovane studentessa, come le tracce biologiche trovate su camicia, mano e braccialetto da polso del 21enne militare, iscritto sul registro degli indagati da ieri.
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