venerdì 20 gennaio 2012

NON CI CREDE NESSUNO!

Non ci crede davvero nessuno che un ragazzo caduto a terra praticamente da altezza zero con uno sbirro abbia la testa rotta e un polmone seriamente danneggiato così come la polizia ha comunicato tramite il personale medico del policlinico di Milano(medici e sbirri a braccetto come al San Paolo caso Dax per sputtanare gente e insabbiare fatti).
Non ci crede davvero nessuno che questo tifoso genoano non sia stato massacrato di botte da un gruppo di merde in divisa che avendo avuto freddo ieri sera non hanno trovato di meglio che scaldarsi picchiandolo selvaggiamente.
L'unica cosa positiva pare che Massimo Moro ora non sia in pericolo di vita e speriamo che possa parlare di questa vicenda e che non possa subire danni permanenti come per il bresciano Paolo(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com/search?q=paolo+tifoso+brescia )pur essendo quasi certo che chi ha sbagliato anche per questa volta non sarà nè processato e quindi tantomeno condannato.
Optando in una giustizia del popolo contro questi infami che spadroneggiano sempre e comunque.
L'articolo riportato cui non condivido molti punti lo posto per mero dovere di cronaca:un tifoso(forse)ubriaco e quindi già colpevole,un allenatore che caga merda dalla bocca e il solito paraculismo di giornalisti che all'estero non firmerebbero neppure cambiali è tratto da Indymedia riprendendo Repubblica.
Vicino al tifoso ferito e a tutta la tifoseria genoana soprattutto con il G.A.V. unitamente ai ragazzi della Certosa auguro una pronta guarigione a Massimo ed una lunga degenza ai colpevoli in divisa.
Sbirri,merde siete e merde resterete.

Rissa con poliziotto durante controllo grave tifoso del Genoa.

Massimo Moro, 38 anni, era ubriaco. Fermato per un controllo, avrebbe dato in escandescenze venendo alle mani con un agente e poi, cadendo, avrebbe battuto la testa. Secondo i sanitari, avrebbe avuto anche una reazione allergica a un sedativo. È ricoverato al Policlinico nel reparto di neurorianimazione, ma non è in pericolo di vita. E' in stato di fermo
MILANO - Un tifoso del Genoa è ricoverato all'ospedale in gravi condizioni, a Milano, al seguito di uno scontro con un agente di Polizia. L'incidente sarebbe avvenuto, secondo la Questura, durante una colluttazione con un agente che cercava di riportarlo alla calma durante un controllo. Ma l'uomo - Massimo Moro, 38 anni di Genova - ha battuto la testa ed è stato ricoverato nel reparto di neurorianimazione del Policlinico.

L'uomo è in stato di fermo. La prognosi, secondo quanto fa sapere la Questura, è riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. I sanitari hanno comunicato al cognato - che era arrivato da Genova con lui in un pullman con altre 25 persone ma ha saputo della colluttazione solo alla fine della partita - che l'uomo era stato sedato allo stadio, ma ha avuto una reazione allergica. Inoltre sarebbe stato intubato perché stava soffocando nel suo vomito.

La ricostruzione. Intorno alle 20.15 Moro, è stato trattenuto al varco 9 dello stadio Meazza, prima dell'inizio della partita, perché ubriaco. Dopo avergli impedito l'ingresso, le forze dell'ordine lo hanno portato a un vicino posto di Polizia mobile per un controllo. Qui è stato separato dal cognato e da due amici, che hanno chiesto agli agenti quando l'avrebbero rilasciato. "Dopo la partita", avrebbero detto i poliziotti.

A quel punto - secondo quanto racconta la Questura - Moro, non si sa se per un motivo in particolare o solo perché aveva bevuto troppo, ha dato in escandescenze cercando di aggredire un agente. Un altro poliziotto è intervenuto per cercare di bloccarlo e durante la colluttazione entrambi sarebbero caduti a terra.

Ad avere la peggio sarebbe stato l'uomo che ha picchiato la testa e ha riportando un trauma. Soccorso in stato di semi-incoscienza, è stato trasportato d'urgenza al Policlinico. Non è chiaro in quale momento gli sia stato somministrato il sedativo che - secondo i sanitari - ha causato la reazione allergica né quando abbia iniziato a respirare il proprio vomito.

L'unica cosa che appare certa è che non è in pericolo di vita. La questura ha assicurato che in mattinata saranno resi noti ulteriori dettagli sulla vicenda.

Le reazioni. All'ospedale, oltre al cognato e ai due amici, è arrivato anche un gruppo di 15 tifosi rossoblu, giunti dopo la fine della partita a San Siro. "Era con noi - hanno raccontato i suoi amici - e forse ha reagito male. Gli agenti lo hanno portato via di peso, strattonato, ma nulla faceva pensare che la situazione degenerasse. Infatti noi siamo entrati comunque dentro lo stadio e abbiamo seguito tranquillamente la partita. In mattinata cercheremo di capire cosa è successo e magari chiameremo un avvocato. Soprattutto vogliamo sapere se ha lesioni interne".

Amaro il commento di Claudio Ranieri, tecnico dell'Inter. "E' il brutto del nostro calcio e della nostra società", dice il tecnico nerazzurro. "Quello di stasera è un episodio che non va bene. Bisogna andare allo stadio come al cinema o al teatro. Chissà se mai ci riusciremo".

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