giovedì 19 gennaio 2012

LA SICILIA TRA FASCISTI,COMPAGNI E MAFIOSI

Cè molta confusione sulla serrata che sta portando la Sicilia in una paralisi di approvigionamenti di carburanti e di beni dovuta allo sciopero di autotrasportatori,agricoltori,pastori e marittimi legati al movimento dei forconi,dove ogni tanto emergono personaggi legati alla mafia,fascisti e compagni.
E probabilmente è tutto un miscuglio di sovracitati che alla faccia dell'apoliticità(presunta)di questa protesta qualcuno voglia mettere lo zampino con dichiarazioni più o meno velate.
In principio oltre ai lavoratori incazzati si sono unite voci di forzauovisti come nel primo articolo riportato da"controlacrisi.org"passando per dichiarazioni di politici che vedono nelle trame del movimento dei mafiosi passando ai centri sociali che partecipano attivamente alla lotta(articolo numero due preso da Indymedia)finendo addirittura a collaboratori dell'Mpa del governatore Lombardo dal quale tutti vogliono le dimissioni.
Intanto di questa protesta passata in sordina nei primi due giorni si sta già parlando maggiormente nei notiziari e sui quotidiani(solo Internet come al solito ha dato da subito rilievo alla cronaca)ed è da sottolineare che come in altri casi(ne cito solo due,Avola e Reggio Calabria)un gesto rivoluzionario parte dal sud Italia:la Sicilia è sempre stata fucina di menti brillanti e di compagni combattivi che dovrebbero prendere in mano le redini della situazione e non lasciarla nelle zampe di qualche ratto come accadde in Calabria nei primi anni settanta.

Ai forconi,siam fascisti!

“La lotta dei contadini siciliani per la sovranità alimentare e il ritorno alla centralità dell'agricoltura, e ai valori del mondo contadino, e la protesta degli autotrasportatori per la defiscalizzazione dei carburanti, non possono non catalizzare l'attenzione e la solidarietà attiva di Forza Nuova". Questo l'incipit della nota stampa del partito fascista di Roberto Fiore. In queste ore, in rete, si fa un gran parlare di quanta vicinanza ci sia tra il Movimento dei Forconi che sta contribuendo a mettere in ginocchio la Sicilia, e il partito Forza Nuova. Vicini, solidali, stessa cosa? Ebbene, controlacrisi.org è riuscita a trovare il nesso che porta direttamente il Movimento dei Forconi tra le braccia di Forza Nuova. Il cognome che lega il tutto è Morsello. Non “quel” Morsello cantautore nero e ideatore di Forza Nuova, ma Morsello Martino, leader del Movimento dei Forconi e segretario di Altra Agricoltura Sicilia. Ebbene il signor Morsello Martino, che si definisce una “vittima dell'usura bancaria” ha una figlia, Antonella Morsello, camerata (e dipendente) di Forza Nuova Terni. Fin qui, si potrebbe obiettare, nulla di male. Un padre non è responsabile dell'attività politica della figlia. Peccato, però, che il legame tra Antonella e papà Martino non sia solo familiare, ma anche politico. Non a caso, in data 28 maggio 2011, Martino Morsello è stato tra i relatori di un convegno sull'usura bancaria, presieduto dal segretario provinciale di Forza Nuova di Terni Marco Petrelli, che si è aperto proprio con il saluto di Antonella Morsello, presentata come "anima e promotrice del convegno". Un convegno che, tra l'altro, è anche stato seguito e registrato da Radio Radicale e di cui si può trovare facilmente traccia sul sito della radio (QUI IL LINK). Ecco, quindi, che continuare a sostenere di essere apartiti, per un Movimento come quello dei Forconi, inizia ad essere quantomeno pretestuoso se al proprio vertice siede una famiglia di forzanovisti doc. Altro che “lontani da ogni volontà di strumentalizzazione” come conclude nel suo comunicato Roberto Fiore.
Palermo : Centri Sociali al fianco dei "forconi" in lotta!
 
Oggi per tutta la giornata una trentina di compagni/e dei centri sociali palermitani Anomalia e Laboratorio Arrigoni hanno partecipato e sostenuto il presidio del Movimento dei Forconi e degli autotrasportatori, svoltosi all’altezza di via oreto - rotonda di via regione siciliana - imbocco dell’autostrada, dove i manifestanti circa centocinquanta, hanno piu’ volte attuato dei blocchi stradali a singhiozzo mandando in tilt l’intero traffico in entrata e in uscita da Palermo.
La protesta popolare che si sta diffondendo in Sicilia come tutte le proteste di questo tipo sono complesse, di massa e contradditorie, ma di sicuro parlano il linguaggio della lotta contro la globalizzazione, contro equitalia e lo strozzinaggio legalizzato che sta mettendo in miseria larghe fasce della societa’ siciliana , contro la casta politica di destra e di sinistra che sta mettendo in ginocchio i lavoratori e le loro famiglie , contro l’aumento dei prezzi della benzina . Soprattutto il movimento dei forconi quello che richiede lo vuole conquistare con la lotta. Blocchi stradali, fermo di tutti i tir che entrano ed escono dalla citta’, e momenti di propaganda contro i governi regionale e nazionale che incontrano a differenza di cio’ che dicono i media ufficiali la gran simpatia della popolazione.
Serve un po’ di chiarezza su alcuni punti, secondo noi, determinanti.
Tante critiche sono state fatte ai soggetti promotori di queste manifestazioni.
Una di queste è che sarebbero gestiti e organizzati in maniera strumentale da alcuni personaggi vicini al partito di Lombardo (Mpa). Senza voler fare del becero moralismo o inviti alla comprensione pietistica rispondiamo col potere dei dati empirici e non della retorica: chi ascolta i soggetti protagonisti dei blocchi e delle manifestazioni a cui stiamo assistendo; chi legge i loro cartelli e volantini; chi incrocia i loro megafoni sa quanto peso abbia nei loro linguaggi la competa sfiducia verso tutta la classe politica (tutta!). Se poi a parlare per loro sono stati anche quel politicante dell’Mpa o quell’altro di Forza sud non ci stupisce più di quando assistevamo alle becere vetrine costruite attorno a presunti portavoce di altri movimenti (gli studenti in primis) che altro non erano che la "cattura partitica" di lotte e vertenze. Eppure, anche in questi anni di lotte studentesche e universitarie, qualcuno si costruiva legittimità per provare successivamente a vendere i movimenti al partito di "sinistra" o al sindacato di "sinistra".Questo ci ha mai impedito di stare dentro tali movimenti? Di provare a portare in essi i contenuti di una lotta antisistemica e autonoma? Quante volte dietro battaglie (in molti casi figlie dello stesso qualunquismo che ora si imputa ad altri) in difesa di "cultura e formazione" abbiamo dovuto convivere con le più fantasiose manovre elettoralistiche senza mai perdere di vista ciò che più ci interessa – soggetto, pratiche, linguaggi - ? Per fortuna abbiamo avuto ragione.
Una risposta veemente va data a chi agita lo spauracchio "fascista" a proposito delle lotte in questione. Il fatto che in alcuni contesti venga dato spazio a certe forze di estrema destra – crediamo sia "biologico", nella origini di questi movimenti, che venga ricercato supporto in chiunque lo conceda - non è forse più significativa la colpa di chi, non riconoscendo tutto quello cui abbiamo già accennato, rimanendo distante dalla materialita’ dei rapporti sociali, lascia spazio di agibilità a costoro che, ovviamente (e dove sta la novità?), cercano di agire questo spazio attraverso il loro sporco populismo? Non è forse il solito esercizio retorico di "sinistre da salotto" in attesa di momenti messianici già pronti e confezionati e mai pronta a "sporcarsi le mani" in dinamiche che vanno irradiate di contenuti, non certo tenute a distanza…eppure tanti di questi "manifestanti"erano venuti a bussare alle porte dei nostri centri sociali e delle sedi della sinistra "radicale": sono fascisti? Non crediamo!
Noi, militanti di centri sociali e di spazi occupati dellla citta’ di Palermo, sosterremo la lotta di "forconi" e autotrasportatori perchè frutto di una giusta battaglia e perchè ricca di positive e "incompatibili" energie; per questo, come sempre, saremo al fianco di chi lotta contro la crisi e questo intollerabile sistema.
Studentato Autogestito Anomalia
Laboratorio Vittorio Arrigoni
PALERMO
http://www.infoaut.org/index.php/nodi/palermo/item/3720-palermo-centri-s...

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