giovedì 5 gennaio 2012

BRACCIA CORTINE


Quanto clamore e indignazione hanno provocato i dati forniti dalla Guardia di Finanza che ha reso pubblici i primi risultati dei controlli effettuati a cavallo tra il 30 ed il 31 dicembre a Cortina d'Ampezzo,meta vacanziera chic dell'alta borghesia italiana.
Dati sballatissimi se confrontati a quelli dell'anno precedente con aumenti fino al 400% degli incassi con tanto di ricevuta in tutti gli esercizi commerciali,ristoranti ed alberghi:decine di personaggi con redditi al di sotto dei 30mila Euro che possiedono automobili di lusso.
Tutti i conti fiscali di questi finti poveri ed evasori cronici che operano nel commercio ora verranno(spero)spulciati da chi di dovere e convinto che sia estremamente giusto che vengano puniti,spero in sanzioni esemplari anche molto più alte di quello che dovrebbero all'erario.
Perché tutti questi lavoratori in proprio,piccoli e grandi professionisti ed imprenditori sono una delle cause prime della povertà del lavoratore dipendente che si fa il culo e sa già che ciò che guadagna è fin troppo tassato e non ci può far niente.
Per me si dovrebbero rendere pubblici i nomi di questi criminali,perché di illecito e anche grave si tratta,e pubblicare su giornali e manifesti delle proprie città e paesi di residenza la loro faccia e quello che hanno rubato in modo che il proletariato sappia chi sono.
Articolo preso dal"Corriere della sera".

Cortina, in vacanza con l'auto di lusso
42 dichiarano meno di 30mila euro

I dati dell'Agenzia delle Entrate dopo il blitz del Fisco il 30 dicembre. Incassi di alberghi, bar e negozi: più 400 per cento rispetto all'anno prima.

VENEZIA- Controllate a Cortina le dichiarazioni dei proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata: su 133 intestate a persone fisiche, «42 appartengono a cittadini che hanno dichiarato 30.000 euro lordi di reddito». Lo comunica l'Agenzia delle Entrate del Veneto che il 30 dicembre ha inviato 80 ispettori ed effettuato controlli in 35 esercizi commerciali. Gli incassi di alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, saloni di bellezza, nel giorno dei controlli, sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010. In particolare, i ristoranti hanno registrato incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+ 110% rispetto al giorno prima), i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+106% rispetto al giorno prima), i bar fino al 40% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+104% rispetto al giorno prima).

BENI E AUTO DI LUSSO - Non sono mancati singoli episodi particolarmente significativi: un commerciante deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale. I dati più interessanti sono emersi dai controlli sui possessori di 251 auto di lusso di grossa cilindrata. Su 133 auto intestate a persone fisiche, 42 appartengono a cittadini che hanno dichiarato meno di 30 mila euro lordi di reddito sia nel 2009 sia nel 2010, mentre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi. Gli altri 118 superbolidi sono intestati a società che sia nel 2009 sia nel 2010 hanno dichiarato in 19 casi di essere in perdita, mentre in 37 casi hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi.

LE POLEMICHE - L'operazione aveva sollevato un mare di polemiche. In primis tra gli albergatori, impegnati, il 30 dicembre, nei preparativi del veglione di San Silvestro. «Sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci minuti dopo la mezzanotte, ho firmato il verbale che ero già in camicia da notte - aveva detto a Massimo Spampani un'albergatrice di un noto hotel del centro - un blitz del genere in queste date è un attentato per chi lavora. Da mesi aspettiamo queste giornate, visto che la stagione è cominciata in ritardo e abbiamo incassato poco, i miei clienti hanno detto che se ne vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole accettare».

VIP E POLITICI - Il sindaco Andrea Franceschi aveva parlato di «operazione mediatica», aggiungendo che «non c'è rispetto del lavoro se si va a controllare carte e registri nei giorni in cui alberghi e bar sono sotto pressione». Aveva rincarato la dose Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera: «Controlli a tappeto sull’intera area perché presumibilmente popolata in queste vacanze da ricchi, sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate a una concezione ideologica del controllo fiscale». Dello stesso parere era l’ex sottosegretario Daniela Santanchè, abituale ospite della Regina delle Dolomiti: «Non trovo giusto colpire Cortina che è un simbolo del nostro turismo per fare controlli fiscali». Anche se, di fronte ai risultati, ha detto che la «lievitazione degli scontrini durante i controlli del Fisco a Cortina è un fenomeno sul quale è giusto andare a fondo», ma condanna il metodo: «adesso, cosa dobbiamo aspettarci, che qualcuno metta i cartelli con il commerciante disonesto e la scritta Wanted?». Mentre il capitano Leonardo Landi, comandante della Compagnia di Cortina d'Ampezzo (Belluno) della Guardia di Finanza, smentisce, in una nota, di aver rilasciato dichiarazioni critiche riguardo alle attività svolte dall'Agenzia delle Entrate nella località turistica veneta.

IL PARROCO: POVERI ANCHE A CORTINA - Don Davide Fiocco, parroco del capoluogo ampezzano, parlando di Cortina, ha detto all'agenzia Ansa che «c'è un paese che fa i conti come tutti con le ristrettezze economiche nel quale, ogni tanto, arrivano i vip». Don Davide in un'omelia ai parrocchiani del novembre scorso - che, ricorda il sacerdote, «suscitò molte polemiche» - aveva sollevato il problema delle nuove povertà, raccontando di aver aiutato con i fondi della Caritas tre famiglie in difficoltà.

04 gennaio 2012(ultima modifica: 05 gennaio 2012)

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