Due articoli proposrti oggi che riguardano il medesimo ed ennesimo scandalo che ha colpito l'integerrima(per i fatti suoi)Lega nord che è stata scoperta ad investire fondi pubblici(nostri soldi)all'estero alla faccia dei"padroni a casa nostra"e"soldi in padania".
Infatti nella settimana natalizia i marcioni del carroccio hanno elargito attendendosi molti interessi in fondi,titoli di Stato(naturalmente non italiani)e in valuta estera una decina di milioni di Euro,una gran parte in Tanzania ed il resto a Cipro ed in Norvegia.
Piuttosto che darli a quei caproni di artigiani ed imprenditori in camicia verde che il dio Capitale non abbia avvelenato anche il puro sangue degli eroi senza macchia nè paura in salsa celtica?
Per non bastare i muri delle città(almeno di Crema)sono stati tappezzati da merda padana con le solite scritte di"governo ladro"(è da poco che non fate parte più dell'esecutivo e non avete combinato un cazzo quando siete stati su)e la solita"Roma ladrona"cui non crede più nessuno nemmeno i ratti verdi visto le ultime boiate e ladrate.
Il primo articolo è preso da Infoaut e parla più che altro della falsa moralità della lega mentre il secondo di Senza Soste ha un taglio più economico-finanziario fornendo delucidazioni sulle somme che sono state investite.
Se la Lega investe in Tanzania...
O, della quintessenza della globalizzazione.... e del potere corrompente del denaro.
Sulla Lega e le sue miserabili performance barricadere delle ultime settimane ci eravamo già espressi con metodo e puntigliosità non più di una decina di giorni fa. Ma la notizia uscita ieri merita qualche considerazione in più. Mentre i padani ben insediati a Roma fanno finta di opporsi ad uno status quo che hanno ben contribuito a creare - tanto per dare il contentino di una misra rappresentazione di un'improbabile 'ritorno alle origini' per un esercito straccione di camicie verdi - scoppia un nuovo scandalo tra le mani del senatur. Dopo la già poco onorevole candidatura del Trota, promosso per lignaggio familiare (raddoppiata dalle recenti intercettazioni sui festini a base di cocaina e altri servigi) un nuovo pasticciaccio brutto ci conferma che La Lega Nord è in tutto e per tutto uguale a qualunque altro partito. Né il suo personale politico brilla per spiccate qualità morali..
Scopriamo così che, proprio come tutti gli altri attori della politica e dell'imprenditoria che conta italiota, i Padani investono in paradisi off-shore... decisamente fuori portata. Già una volta commenttammo che il vecchio adagio ("Francia o Spagna...") ben si addiceva alle avventure ciociare dei nostalgici di un'inesistente passato mitico celtico. Oggi potermmo aggiungere "Francia, Spagna... o Tanzania... basta che se magna!".
Qualcuno si scandalizza perché i soldi investiti sarebbero - tra le alte cose - denari provenienti dal finanziamento pubblico ai partiti, quindi soldi cui in qualche modo abbiamo contribuito tutt* a versare. A noi ci sembra che la lezione sia un po' da scorgersi su un altro livello. I campioni a parole del localismo e della territorialità, i nemici giurati dei tecnocrati oggi al governo, i difensori integerrimi della padanità che non vuole mischiarsi e che per questo s'inventano leggi razziste e disumane, sono in fondo ben disponibili, per fare un po' di soldi in più, di andare ad investire nell'Africa più profonda e lontana...
La vera lezione di questa ennesima figuraccia è piuttosto la conferma della compiuta finanziarizzazione e globalizzazione del Capitale, altro che interramento padano... Quello che in fondo Bossi dovrebbe rispondere ai sui detrattori sarebbe un: "E' la globalizzazione, baby"... ma lui no, lui proprio non può!
Maelzel
Per la Lega Nord gli immigrati di colore devono semplicemente sparire dal paese. Non è così per il soldi leghisti che, invece, in Africa ci devono andare approfittando di condizioni speculative. La Tanzania è un paese con alti tassi di mortalità infantile e altrettanto alti tassi di interesse. La speranza è che decida di trattenere i soldi leghisti magari al grido di "padroni a casa nostra". (red) 10 gennaio 2012
I soldi del finanziamento pubblico dello Stato, incassati dal Carroccio come "rimborsi elettorali", sono investiti in quote di fondi, titoli di Stato, valuta straniera. Nell´ultima settimana di dicembre, tra il 23 e il 30, da un solo conto bancario, sono partiti una decina di milioni, almeno sette verso l´estero. La fetta più grossa è stata stanziata per un fondo basato in Tanzania da 4,5 milioni. Quindi 1,2 milioni per un altro fondo a Cipro e poco più di un milione di euro investiti in corone norvegesi.
«È un movimento vorticoso di denaro quello che gestisce il segretario amministrativo federale Francesco Belsito, appena sceso dalla poltrona di sottosegretario alla Semplificazione. Il respiro delle operazioni è nazionale, ma la centrale operativa è Genova, dove Belsito vive. E tutto ruota attorno al Banco popolare. I movimenti-base sono gestiti attraverso diversi conti correnti ordinari nelle varie filiali; i movimenti straordinari sono invece coordinati da Banca Aletti, il capillare sistema di private e investment banking dello stesso Banco popolare.
I movimenti-base sono vistosi spostamenti, in entrata e in uscita: nell´ultimo semestre dai soli conti liguri sono stati trasferiti almeno 700 mila euro ad altri conti della Lega Nord, sono stati emessi almeno 450 mila euro in assegni circolari e lo stesso Belsito ha ritirato in contanti almeno 50 mila euro. Più sostanzioso il programma di investimenti gestito per la Lega Nord attraverso Banca Aletti tra Natale e Capodanno. Anzi, gli spostamenti di massa di denaro sono cominciati a metà del mese scorso: un investimento in 7,7 milioni di corone norvegesi (poco più di un milione di euro) vincolato per sei mesi a un interesse del 3,5%. Il fatto curioso, che emerge immediato, è che in quegli stessi giorni investire in Bot o Btp era più conveniente. Il primo, in ordine di tempo, porta a Cipro: 1,2 milioni di euro dalla Lega Nord per l´acquisto di quote del fondo "Krispa Enterprise ltd". Il fondo è basato a Larnaca, città turistica della costa meridionale, vicina al confine con Cipro Nord. Più coraggioso, senza dubbi, il collocamento dei 4,5 milioni di euro per un´operazione in Tanzania».
Giovanni Mari, I soldi della Lega emigrano all´estero, «Secolo XIX», 8 gennaio 2012.
«È un movimento vorticoso di denaro quello che gestisce il segretario amministrativo federale Francesco Belsito, appena sceso dalla poltrona di sottosegretario alla Semplificazione. Il respiro delle operazioni è nazionale, ma la centrale operativa è Genova, dove Belsito vive. E tutto ruota attorno al Banco popolare. I movimenti-base sono gestiti attraverso diversi conti correnti ordinari nelle varie filiali; i movimenti straordinari sono invece coordinati da Banca Aletti, il capillare sistema di private e investment banking dello stesso Banco popolare.
I movimenti-base sono vistosi spostamenti, in entrata e in uscita: nell´ultimo semestre dai soli conti liguri sono stati trasferiti almeno 700 mila euro ad altri conti della Lega Nord, sono stati emessi almeno 450 mila euro in assegni circolari e lo stesso Belsito ha ritirato in contanti almeno 50 mila euro. Più sostanzioso il programma di investimenti gestito per la Lega Nord attraverso Banca Aletti tra Natale e Capodanno. Anzi, gli spostamenti di massa di denaro sono cominciati a metà del mese scorso: un investimento in 7,7 milioni di corone norvegesi (poco più di un milione di euro) vincolato per sei mesi a un interesse del 3,5%. Il fatto curioso, che emerge immediato, è che in quegli stessi giorni investire in Bot o Btp era più conveniente. Il primo, in ordine di tempo, porta a Cipro: 1,2 milioni di euro dalla Lega Nord per l´acquisto di quote del fondo "Krispa Enterprise ltd". Il fondo è basato a Larnaca, città turistica della costa meridionale, vicina al confine con Cipro Nord. Più coraggioso, senza dubbi, il collocamento dei 4,5 milioni di euro per un´operazione in Tanzania».
Giovanni Mari, I soldi della Lega emigrano all´estero, «Secolo XIX», 8 gennaio 2012.
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