giovedì 19 maggio 2011

I PRIMI FRUTTI DEL FEDERALISMO FISCALE A CREMA

La colossale balla del federalismo fiscale municipale ha creato la prima vera e tangibile conseguenza a Crema,che grazie all'avvallo del sindaco leghista Bruttomesso e tutta o quasi(visto che ormai non si ferma la conta degli assessori e dei collaboratori che sono usciti dalla giunta comunale)la coalizione di centro-destra,vede ora i risultati di questa ennesima stronzata del governo.
Già puntellato e traballante ora il bilancio della città di Crema vede tagliati di ben 3 milioni di Euro i fondi di finanziamento per il comune,con il conseguente aumento degli aumenti tariffari,in soldoni le famigerate tasse che dovevano calare grazie al fantomatico alleggerimento dell'oppressione fiscale annunciata da Tremonti(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com/2011/04/lasse-tremonti-marchionne.html)che in realtà è un incitamento ad aumentare l'evasione fiscale da parte dei soliti noti imprenditori e ricconi in generale.
Articolo tratto da"Crema on-line",sperando che il prossimo anno Bruttomesso torni a fare il suo mestiere di farmacista o vada in pensione.

La presentazione del bilancio alle 23, il sindaco s'infuria. Confermati gli aumenti tariffari. Lo Stato taglia 3 milioni in due anni. In allegato le relazioni di Longhino e Bruttomesso.

di Andrea Galvani.
Crema - Come ampiamente preannuciato, lo Stato ha tagliato i finanziamenti al Comune di Crema per 1 milione e mezzo di euro. Questo per quanto riguarda il 2011, perché nel 2012 i tagli raggiungeranno i 2 milioni e mezzo di euro. Il bilancio di previsione - dopo una lunga gestazione - è stato presentato ieri sera in consiglio comunale. La presentazione del bilancio è arrivata al termine di 2 ore e mezza abbondanti di discussione sull'operato della commissione patrimonio, incaricata di valutare quali immobili fossero da ristrutturare e quali da mettere in vendita.

Commissione patrimonio.

La settimana scorsa s'è dimesso il presidente della commissione patrimonio, Federico Pesadori perché la giunta comunale - in particolare l'assessore ai lavori pubblici Simone Beretta - non avrebbe tenuto conto delle indicazioni fornite e men che meno partecipato ai lavori. Come ribadito dal presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi "le commissioni hanno carattere consultivo, quindi il loro parere non è da ritenersi vincolante". Apriti cielo: Pesadori ha confermato le proprie dimissioni, l'opposizione pure.

La strigliata del sindaco.

Chiusa la disputa sulla commissione patrimonio, i consiglieri comunali si sono beccati un vero e proprio 'cazziatone' dal sindaco - il primo che si ricordi, seppur le occasioni non siano certo mancate - per aver buttato al vento tre ore di assise, per giunta condite da quelle che ha definito "una serie di falsità".

Bilancio per pochi.

Rimessi in riga tutti, seppur con qualche mugugno, attorno alle 23 - un orario che non consente un grande pubblico - ha avuto inizio la relazione dell'assessore al bilancio Walter Longhino, ammettendo - come previsto - i vari aumenti. O meglio, per dirla con Longhino, per ovviare ai tagli imposti dal governo centrale il bilancio cremasco ha fatto "uso della leva tariffaria, l'unica attualmente disponibile" per quanto concerne le concessioni cimiteriali, i parcheggi, il settore dei servizi sociali e dell'istruzione. Anche il sindaco Bruno Bruttomesso, nelle settimane scorse, aveva messo le mani avanti, preparando i cremaschi al salasso.

Provvedimenti condivisi.

La maggioranza ha bloccato sul nascere la prevedibile sommossa dell'opposizione: "L'aumento delle tariffe si è reso necessario per mantenere e garantire la continuità dei servizi. Si tratta di provvedimenti presi di comune intesa. Nonostante tutto non abbandoneremo chi ha più bisogno". In allegato le relazioni integrali del sindaco e dell'assessore al bilancio.

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