mercoledì 25 maggio 2011

DI CANIO A TESTA IN GIU'

Degno rappresentante di un neurodelirio il pezzo di merda fascista Paolo Di Canio è tornato alla ribalta mediatica non per un suo altro saluto romano ma per la durissima reazione di protesta degli sponsor della squadra dello Swindon Town,società inglese che dovrebbe avere alla sua corte l'allenatore ex Lazio.
L'articolo tratto da"Virgilio sport"narra la vicenda che vede oltre alla rescissione della partecipazione attiva di uno dei partner finanziari,il sindacato Gmb,il dissenso da parte della popolazione di questa cittadina a 130 chilometri da Londra.
Questo stronzo di Di Canio,che lo sa la Madonna ha militato nella Ternana,nel Celtic e nel West Ham,oltre che a far vedere nuovamente la sua faccia di merda in programmi sportivi della piattaforma Mediaset,un giorno dichiarò di essere fascista ma non razzista,un poco come dire che ad un anarchico va benissimo vivere in una monarchia.
E poi fu più volte difeso dal neoduce che lo definì "Un ragazzo per bene,non è un fascista.Lo fa solo per i tifosi,non per cattiveria.Un bravo ragazzo,ma un pò esibizionista",soprattutto nelle vicende dei suoi saluti alla tifoseria laziale tipo dopo il derby,a Siena e Livorno,multato di soli 10000 Euro da parte della Federazione,mentre il buon Riccardone Zampagna ebbe lo stesso trattamento(più ammonizione)per aver mostrato il pugno chiuso ai tifosi livornesi quando militava nelle file del Messina!
E' vero,persone come Zampagna non sarebbero nemmeno da mettere nella stessa frase assieme ad un fascista come il cojone di Quarticciolo ma l'equità della punizione è veramente vomitevole(anche il solo fatto di ritenere passibile di ammenda il saluto dei compagni!).

Swindon Town contro Paolo Di Canio: "Via i fascisti dal club"L'ex laziale è il nuovo manager della squadra, ma la comunità locale è in rivolta.
"I fascisti non li vogliamo". Così la cittadina di Swindon, a 130 chilometri da Londra, sta facendo la guerra a Paolo Di Canio. L’ex laziale è stato ingaggiato come allenatore dal Swindon Town, club che milita in League One, ovvero la terza divisione inglese. Ma gli sponsor locali non l’hanno presa bene. E uno ha deciso di rescindere il contratto con la squadra. Il sindacato Gmb ha tagliato il finanziamento di 4.000 sterline che ogni stagione versava per sostenere il club locale.

La ragione della decisione non è un mistero: Di Canio è dichiaratamente fascista e non avrà i nostri soldi, è il pensiero di Gmb, che raccoglie circa 600.000 iscritti. "Abbiamo deciso di fermare la sponsorizzazione perché siamo un sindacato di lavoratori, non possiamo avere una relazione finanziaria con una squadra allenata da un fascista - ha spiegato al Daily Mail uno dei segretari, Andy Newman - Non abbiamo scelta. Purtroppo non c’è via di uscita".

La cittadina, pur avendo oggi un consiglio comunale a maggioranza conservatrice, ha una lunga tradizione operaia grazie all’arrivo della ferrovia intorno al 1840. Vedere un simpatizzante di Mussolini in panchina deve essere un sacrilegio. Nessuno dimentica la faccia rabbiosa e i denti digrignati di Di Canio mentre fa il saluto fascista verso i tifosi dopo il derby romano del gennaio 2005 (vinto dalla Lazio). E pensare che in Inghilterra, dove nonostante tutto è molto amato, aveva persino vinto il premio Fair Play della Fifa nel 2000. La presentazione ufficiale è attesa per lunedì. Se sarà rimandata nessuno si chiederà il perché.

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