martedì 10 maggio 2011

FC UNITED OF MANCHESTER

Per contrastare l'invasione di denaro straniero nel calcio professionistico inglese sono sempre più i tifosi che si autofinanziano e che fondano società non propriamente satellite ma nate all'ombra(solo per la collocazione di serie)di grandi club:partendo dall'Afc Wimbledon arrivando all'Afc Liverpool ecco l'esempio di alcuni fans del Manchester United che per protesta contro l'ingresso in testa al club della famiglia americana dei Glazer per protesta ma anche per"missione"hanno fondato l'FC United of Manchester(Fcum).
Il football made in England da circa un decennio è nelle mani di magnati americani,russi,arabi ed italiani e tutto ciò anche assieme alla maggior arroganza in campo e fuori,dal distaccamento tra tifosi e calciatori e dall'immancabile profitto cercato e voluto a scapito della passione hanno fatto sì che il Fcum sia una realtà seguita da persone non solamente della città di Manchester,con un'ottima media di spettatori a partita e con un proprio manifesto dove si pongono regole di condotta sia per i giocatori ed i dirigenti che per i tifosi.
Per aver maggiori notizie su questa nuova società che milita nella Northern Premier League(la settima divisione inglese)propongo un articolo di Senza soste e dei links che spiegano meglio quello che i Red Rebels fanno non solo nei campi e sugli spalti ma anche al di fuori dell'ambito calcistico.
http://www.fc-utd.co.uk/
http://www.fc-utd.co.uk/FCWorld/FC%20United%20Information%20-%20ITALIAN.pdf

Il calcio nelle mani dei tifosi: FC United of Manchester.
Ancora FCUM, ancora chi ha il coraggio di riprendersi il calcio.

In un mondo calcistico ormai dominato da logiche economiche e commerciali, è possibile scorgere con difficoltà residui di una cultura sportiva appartenente ad epoche lontane. Esistono vere e proprie deviazioni del calcio moderno che svincolano dai vincoli imposti dal merchandising e dai diritti tv e tentano di riappropiarsi del rapporto”giocatore-tifoso”. Il caso che viene presentato in questo post non può esser considerato come un caso isolato poichè il messaggio è stato recepito anche da altre comunità, e in un futuro prossimo potrebbe anche diventare una delle “alternative” da esportare al resto d’Europa. La squadra in questione è la terza, in ordine di importanza, di Manchester: nè i “red devils” dello United, nè i “Citizens” del City,ma i Red Rebels dell’ FC United of Manchester, squadra militante nella Northern Premier League inglese(settima divisione) che gioca al “Gigg Lane” situato nel cuore di Greater Manchester. Il club, nato nel 2005 da tifosi del Manchester United in protesta al rilevamento del club dagli americani Glazer, è un organizzazione democratica e no-profit, appartenente in toto ai propri membri. Il club nasce come risposta al nuovo corporate football nato con l’arrivo dei nuovi magnati stranieri, gente estranea alle città inglesi e senza alcun legame con le loro squadre; i tifosi della FC United credono che un club di calcio dovrebbe esistere per il vantaggio dei tifosi e delle comunità circostanti e che nessuno dovrebbe trarre vantaggio finanziario dal suo successo.

“Si tratta di costruire un club sostenibile alla sua comunità, ai giocatori e ai tifosi, una squadra di calcio simbolo dell’opposizione alla commercializzazione del gioco. Eravamo stanchi di ciò che era diventato il football: soldi, arroganza, perdita di contatto tra i tifosi e i giocatori” (Andy Wolsh-Chief executive)

FCUM è una società no-profit, meticolosamente organizzata secondo rigidi codici di condotta; per far parte del club, bisogna versare 10 sterline l’anno col corrispettivo di un voto da far valere nell’assemblea. Alla base del club vi è un Manifesto di regole integrate da un codice di condotta per tifosi, dirigenti e giocatori. FCUM dispone di propri media come FCUM TV, radio e web tv.

Il rapporto con i tifosi è un legame viscerale: 12° uomo in campo, atmosfera rumorosa , colorata, spiccatamente originale e british. Insieme ai giocatori e ai dipendenti del club,lavorano con le comunità del luogo e sono impegnati in opere di volontariato. Nonostante la bassa categoria, la media degli spettatori si attesta sui 3500 spettatori per incontro ed è soprattutto il calore dei tifosi a spingere il FUCM per tre promozioni consecutive dal 2005. Ad oggi sono 4000 i membri dell’ FCUM che pagano una sorta di abbonamento spontaneo: un “pagate quel che potete” che parte dalle 90 sterline sperando che i maggiori contribuenti elargiscano somme maggiori.

Il club accetta le sponsorizzazioni ma non permette che il logo venga esposto sulla maglia. FCUM si autofinanzia con un Fondo di Sviluppo ,alimentato dalle offerte spontanee dei membri del club; il fondo viene totalmente utilizzato per il club, la comunità e la squadra giovanile.Il valore del Fondo di sviluppo ha raggiunto le 200000 sterline che verranno utilizzate nella costruzione del nuovo stadio.

L’idea del FUCM è successiva all’esperienza del club AFCWimbledon che, in risposta alla decisione di spostare il club a 100 km di distanza , fondò l’Afc, totalmente autofinanziata dai propri tifosi ,che ripartì dalla nona divisione. Successiva al caso FCUM è l’idea dei tifosi del Liverpool che, in protesta contro l’indebitamento del club da parte dei proprietari stranieri, hanno fondato l’AFC Liverpool. Siamo quindi di fronte a una micro-tendenza inglese a seguire i dettami “puri” della fede calcistica e a mostrare insofferenza nei confronti di un calcio in cui non si riconoscono più. Probabilmente, i troppi interessi in gioco faranno sì che questi continueranno ad esser casi isolati e il calcio moderno non potrà mai regredire in questo senso, ma giù il cappello nei confronti di chi ha ancora coerenzaementalità da vendere.

tratto da:
http://www.dodicesimouomo.net/12uomo/news-amici/2340-il-calcio-nelle-mani-dei-tifosi-fcum.html

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