mercoledì 4 agosto 2010

UN FEDE O UN MINZOLINI QUALUNQUE A CONTROLLO DELLA GIUSTIZIA

Altra nomina scandalosamente appoggiata dal Pd che si rivela sempre meno degno di considerazione da parte della sinistra vera italiana dove in questi ultimi giorni in cui scossoni decisi stanno squotendo la politica italiana con l'improvvisa nascita di quello che potrebbe essere il terzo polo in Italia,un'altra destra con i finiani,Udc e Rutelli in un'orgia cui non vorresti mai partecipare!
Michele Vietti eletto a vice presidente del Csm è un poco come aver eletto Minzolini o Fede a tale carica,un servo del padrone giullaresco che ha appoggiato il legittimo impedimento,la depenalizzazione del falso in bilancio,che sembra un emissario del Vaticano e che è fortemente omofobo.
Proprio grazie al sito di Arcigay ho potuto aderire ad un appello firmando una petizione affinché i membri del Csm si avvedano da tale scelta che metterebbe alla guida della giustizia il premier mafioso,che già in ambito giudiziario alla faccia di quel che dice sulle persecuzioni l'ha sempre fatta franca ed ha evitato più volte la galera solo per la decorrenza dei termini dei reati ascrittigli.
Questo è il link per poter firmare http://www.arcigay.it/appellocsm mentre il secondo contributo più contro il Pd è tratto da Indymedia.Lombardia,grazie ad Andrea per la segnalazione.

Appello ai componenti del Consiglio Superiore della Magistratura.

Illustrissimi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura,lunedì prossimo vi accingete ad eleggere il vostro Vice-Presidente, carica importante che deve garantire quella separazione e indipendenza dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) posta a fondamento della nostra Costituzione e a salvaguardia della nostra Repubblica.Per questo, come cittadini, ci sentiamo in dovere di porre alla Vostra attenzione la richiesta di non eleggere l’Avv. Michele Vietti.Il neo consigliere - al quale va la stima e il rispetto che si deve portare per tutti i componenti di un organo sì fondamentale – non possiede le necessarie caratteristiche istituzionali per rivestire il suddetto ruolo.Michele Vietti è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi II e sottosegretario all’Economia nel Berlusconi III. E’ uno dei padri della depenalizzazione del falso in bilancio, legge grazie a cui il premier ha evitato una condanna per i processi “All Iberian” e “Consolidato Fininvest”, in quanto “il fatto non costituisce più reato”. E’ stato altresì il promotore del ripristino dell’immunità parlamentare, nel giorno in cui Marcello Dell’Utri veniva condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ l’ideatore del legittimo impedimento, norma che blocca i processi per il Presidente del Consiglio dei Ministri e per i Ministri tutti.Il Michele Vietti deputato è stato il primo firmatario della pregiudiziale di costituzionalità che ha affossato la legge Concia contro l’omofobia. Nella pregiudiziale, l’orientamento sessuale viene esplicitamente confuso con pratiche sessuali quali l’incesto, la pedofilia, la zoofilia, il sadismo, la necrofilia e il masochismo. In base a tale illegittimo accostamento, l’introduzione di un’aggravante per i reati motivati dall’orientamento sessuale della vittima avrebbe significato, secondo Vietti, dare il via libera ad una protezione speciale delle suddette pratiche (incesto, pedofilia, etc). A qualunque persona, anche priva di nozioni giuridiche, non sfugge la falsità e l’offensività verso milioni di cittadini italiani di questa posizione. Essere omosessuali è una condizione personale; commettere un abuso sessuale su un minore è un crimine giustamente punito dalla legge.Oltre a non sapere e/o voler distinguere tra orientamenti sessuali e reati, Michele Vietti s’è dimostrato incapace di rispettare il diritto di manifestazione sancito dalla Carta Costituzionale, laddove ha espresso una totale contrarietà a che si tenesse il corteo nazionale dell’orgoglio lgbt (lesbica, gay, bisessuale e trans) nella città di Torino, nel 2006.Infine – e non meno importante – d’impedimento alla sua nomina è l’internità politica di Vietti e dell’UDC alle pretese egemoniche di uno stato estero, la Città del Vaticano. A più riprese s’è fatto portavoce della contrarietà della Chiesa Cattolica verso il riconoscimento delle unioni omosessuali. Nel suo profilo politico è dunque assente la laicità, ovvero quella distinzione tra Italia e confessioni religiose sancita dalla nostra Repubblica.Per questi ragioni, Vi chiediamo di garantire il Consiglio Superiore della Magistratura, la Costituzione e tutti i cittadini, non eleggendo Michele Vietti quale suo Vice-Presidente.Vorremmo che in tal modo il Consiglio si riappropriasse in pieno della sua autonomia, non facendosi imporre dai partiti, dall’esterno, il suo Vice-Presidente.
I cittadini e le cittadine.
Csm, l’inciucio vergognoso del Pd.

Csm, l’inciucio vergognoso del PdL'accordo siglato ieri dal Pd che porterà Michele Vietti alla vicepresidenza del Consiglio Superiore della Magistratura supera in gravità perfino le nefandezze della bicamerale. Ferrara esulta e ha tutte le ragioni per farlo.micromega
“L’accordo tra le maggiori formazioni politiche, con l’esclusione dell’Italia dei valori, per l’elezione di Michele Vietti al Consiglio superiore della magistratura rappresenta una pagina di buona politica, piuttosto rara di questi tempi e quindi ancora più apprezzabile”. Il merito va a “Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani” che hanno respinto le “pressioni che volevano indurli a pretendere una soluzione estremistica”. E’ Giuliano Ferrara che scrive, anzi che gongola. Ne ha ben donde. L’inciucio consumato ieri dal Pd, che porterà Vietti alla vicepresidenza del Csm, supera in gravità perfino le nefandezze della bicamerale. Ieri, infatti, i Bersani e i Veltroni, i Franceschini e i D’Alema, hanno consegnato nelle mani del regime l’organo di auto-governo dei magistrati.
Con questa logica, ben presto accadrà la stessa cosa per la Corte Costituzionale, visto che il presidente del Tribunale del riesame di Roma, nell’ordinanza con cui conferma la custodia cautelare per la P3, sottolinea la “ingerenza [che] venne esercitata su almeno 6 giudici costituzionali”, i quali “anticiparono a un soggetto come il Lombardi la loro decisione”. Ne bastano altri due di analoga tempra e la foia totalitaria del ducetto di Arcore non avrà più argini che ne impediscano il compiuto appagamento.
Vietti è stato al governo sotto Berlusconi due volte. Un habitué, dunque. Da integerrimo “paladino della legalità” ha sguainato la durlindana per depenalizzare il falso in bilancio, permettendo al suo “sovrano” di non finire in galera. Berlusconi il reato lo aveva commesso, hanno stabilito i giudici, solo che nel frattempo – grazie a Vietti - non era più un reato. Vietti è perciò l’uomo giusto al posto giusto, se si vuole un Csm ancora peggiore di quello dell’era Mancino. Nella quale, lo sappiamo grazie alle intercettazioni, sono accaduti inqualificabili episodi che hanno infangato l’immagine della magistratura, e spinto il presidente della Repubblica a parlare di “squallore”.
Il nuovo Csm dovrebbe “fare pulizia”. Sarà grasso che cola se non peggiorerà la rotta. Perché, come assicura Giuliano Ferrara fregandosi le mani, Vietti “ha sempre dimostrato saggezza ed equilibrio, doti che gli saranno utilissime quando dovrà cercare di contenere e se possibile far regredire gli antagonismi che hanno reso finora impossibile un dialogo costruttivo tra mondo giudiziario e politica”. Tradotto: quando si tratterà di far piegare la magistratura ai diktat del Caimano.
Dopo questa scelta, tanto varrebbe che il Pd cambiasse nome in PdV: Partito della Vergogna.

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