mercoledì 24 febbraio 2010

PDL FUCINA DI CRIMINALI

Ieri ennesimo putiferio scatenato dal sempre più corrotto sistema politico-imprenditoriale italiano con la scoperta di un'evasione fiscale abissale che ha visto coinvolta in primis la società di comunicazione Fastweb ed ancora Telecom con una sua associata,Sparkle,ree di aver frodato il fisco italiano per ben 400 milioni di Euro.
Tutti soldi che secondo la divisione investigativa antimafia di Roma sono stato riciclati in diverse società italiane ed estere,e a margine di questo ci sono stati 56 indagati(di cui 52 già agli arresti)tra cui il presidente Fastweb Silvio Scaglia e l'ennesimo politico del Pdl,il parlamentare Nicola Di Girolamo(entrambe non ancora arrestati perchè il primo all'estero ed il secondo polito di regime)il quale è al centro di fatti ben più gravi in quanto eletto come senatore all'estero grazie ad un giro di voti comprati alla n'drangheta operativa nella mitteleuropa e soprattutto in Germania,territorio d'eccellenza d'esportazione del made in Italy criminale nostrano.
Il primo commento è della redazione di"Senza Soste"e la cronaca successiva è tratta dal sito dell'agenzia"Adn Kronos".

Fastweb e 'ndrangheta, le nuove alleanze del capitalismo italiano.

La madre di tutte le privatizzazioni italiane, quella del settore comunicazioni voluta da Massimo D'Alema, non cessa di produrre frutti velenosi anche nella seconda e nella terza generazione di aziende.Dopo che la Telecom ha perso decine di migliaia di posti di lavoro in questi anni, dopo che si è infilata in uno scandalo intercettazioni immenso (messo a tacere all'epoca dell'ultimo governo Prodi), adesso la capofila dello scandalo è Fastweb. Una delle aziende di nuova generazione cresciuta grazie ad un settore completamente privatizzato.Fastweb, assieme ad una controllata di Telecom Italia, secondo le accuse mosse ha organizzato un giro di riciclaggio di denaro e di false fatturazioni da due miliardi di euro. Con la attiva collaborazione della 'ndrangheta e di un senatore del PDL (partito che produce un indagato eccellente al giorno).E così il settore che dovrebbe essere quello strategico per il futuro di un paese, grazie alle privatizzazioni, è diventato il terreno di saccheggio di un robber capitalism alleato con la 'ndrangheta. Qui non è tanto questione di frode fiscale o di grave episodio. E' la natura stessa delle privatizzazioni che è in discussione in questi fatti.
Girolamo e Scaglia. Il Gip: "Gravissima frode all'erario".
Il riciclaggio attraverso una rete di società appositamente costituite in Italia e all'estero
Riciclaggio, arresti per il senatore Di Girolamo e Scaglia. Il Gip: "Gravissima frode all'erario"

Roma - (Adnkronos/Ign) - Maxi operazione antiriciclaggio: 56 ordinanze (VIDEO). Al momento il fondatore di Fastweb risulta latitante. In una nota spiega: "Sono all'estero per lavoro". Indagato anche l'ad Parisi. Il crollo in Borsa: -7,55%. Misura cautelare nei confronti dell'esponente del Pdl: ''Spiegherò tutto''. Coinvolta anche Telecom Italia Sparkle. Chiesto il commissariamento delle due aziende di tlc.

Roma, 23 feb. (Adnkronos/Ign) - "Un danno patrimoniale di eccezionale gravita' per l'Erario". E' quanto scrive il gip della Procura di Roma Aldo Morgigni nell'ordinanza relativa all'operazione Phunchards-Broker condotta dei Carabinieri del Ros e dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza che ha portato alla scoperta di un giro di riciclaggio di denaro per due miliardi di euro e un'evasione dell'Iva per 400 milioni di euro.

Sono "sconcertanti" le modalita' attraverso le quali, secondo gli inquirenti, gli accusati "hanno realizzato una fitta rete di relazioni con appartenenti alla criminalita' organizzata ed ad associazioni di tipo mafioso e prestanomi stranieri al fine di frodare centinaia di milioni di euro al fisco realizzando una stabile struttura criminosa".
Tra i destinatari delle 56 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Roma, Aldo Morgigni, anche nomi noti: dal senatore del Pdl Nicola Di Girolamo, eletto nella quota europea alle ultime elezioni, al fondatore di Fastweb, Silvio Scaglia. Nessuno dei due e' pero' ancora stato arrestato.
"L'abituale collaborazione di appartenenti alla 'ndrangheta anche per l'intestazione di beni di lusso e ad attivita' economiche degli associati posiziona definitivamente l'associazione contro la quale si procede tra le piu' pericolose mai individuate", dal momento che, prosegue il gip "unisce all'inusitata disponibilita' diretta di enormi capitali e di strutture societarie apparentemente lecite l'eccezionale capacita' intimidatoria tipica degli appartenenti ad organizzazioni legati da vincoli omertosi, la cui violazione - si legge nell'ordinanza - e' notoriamente sanzionata da intimidazioni e violenze che, spesso, giungono a cagionare l'uccisione sia di quanti si oppongano ai progetti delittuosi che degli stessi appartenenti al sodalizio criminale ritenuti non piu' affidabili".
"Le attivita' delittuose del gruppo criminale - viene rilevato - risultano talmente macroscopiche che era sostanzialmente necessario per i membri del sodalizio associarsi con pubblici ufficiali e in particolare ufficiali di polizia giudiziaria, al fine che venissero svolte indagini sui reati commessi o che comunque fosse possibile avere informazioni e notizie sullo stato delle indagini ostacolandole ove necessario".
Nell'inchiesta ci sono anche Fastweb Spa e Telecom Italia Sparkle , contrallata al 100% da Telecom, in persona del legale rappresentante pro tempore. Il reato ipotizzato è quello di associazione per delinquere. Lo stesso è stato ipotizzato nei confronti dell'amministratore delegato di Fastweb Stefano Parisi che però non è stato colpito dal provvedimento di arresto. Sono complessivamente 12 gli esponenti delle società Telecom Sparkle e Fastweb indagati nel procedimento.
Non solo. E' stata avanzata nei confronti delle due società una richiesta di misura interdittiva dell'esercizio dell'attività. A renderlo noto è lo stesso gruppo. La richiesta sarà valutata dal giudice il 2 marzo prossimo. In una nota ufficiale Fastweb sottolinea che "l'azienda garantisce la continuità dell'attività ai clienti e ai 3.500 dipendenti e alle oltre 8mila persone che lavorano per Fastweb".
La società, inoltre, si dice "estranea e parte lesa". "I fatti contestati - precisa il gruppo operante nel settore telecomunicazioni - riguardano una presunta evasione Iva derivante da attività truffaldine di terzi che si sono avvalsi della rete di Fastweb e di altri operatori tlc italiani". Inoltre, sottolinea la società, "la vicenda giudiziaria riguarda fatti accaduti anni fa (relativi ai periodi d'esercizio 2005-2006), già oggetto di contestazione agli allora indagati, e rispetto ai quali la società si ritiene estranea e parte lesa".
Anche Telecom Italia, in una nota della società emessa su richiesta della Consob, si definisce ''parte lesa".
Quanto al senatore del Pdl, Nicola Di Girolamo, "è accusato di essere la mente finanziaria del gruppo che ha commesso gli illeciti" ha spiegato il magistrato Giancarlo Capaldo. Nelle indagini appaiono anche collegamenti con la famiglia della 'ndrangheta di Isola Capo Rizzuto, Arena. E' emerso dalle indagini che in occasione delle elezioni politiche dell'aprile 2008, nel corso della campagna elettorale si sono svolte a Isola Capo Rizzuto alcune riunioni con esponenti della 'ndrangheta per la raccolta di voti tra gli emigrati calabresi in Germania. Il senatore ha annunciato: "Spiegherò tutto quanto nella conferenza stampa che terrò domani alle 10 all'hotel Minerva".
Tra gli arrestati anche un ufficiale della Guardia di Finanza.
I provvedimenti restrittivi scaturiscono dalle indagini condotte nell'ambito di due distinti e autonomi procedimenti penali che sotto la direzione della Procura distrettuale antimafia di Roma hanno consentito di delineare ''una struttura transnazionale dedita al riciclaggio di ingenti somme di denaro, tramite una rete di società appositamente costituite in Italia e all'estero''. Le indagini hanno accertato come i capitali illeciti, riciclati attraverso un sofisticato circuito internazionale finanziario e bancario, provenissero da una serie di operazioni commerciali fittizie di acquisto e vendita di servizi di interconnessione telefonica internazionale, per un valore complessivo di oltre due miliardi di euro. ''Il riciclaggio - secondo quanto accertato dagli investigatori - veniva realizzato attraverso la falsa fatturazione di servizi telefonici e telematici inesistenti''.
Alcuni indagati sono raggiunti da un provvedimento restrittivo in Usa, Inghilterra e Lussemburgo.

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