martedì 16 febbraio 2010

LA CACCIA SDOGANATA A"PORTA A PORTA"

Incuriosito stamattina da una nuova trasmissione targata Mario Giordano su Mediaset("Jekyll,la vera faccia della tv"condotta da Gianluca Nicoletti)e memore di una passatina su"Porta a porta"di ieri sera ho seguito dapprima la vicenda della sospensione Bigazzi per aver suggerito di cucinare gatti e poi lo sdoganamento della caccia sul programma del leccaculo Bruno Vespa.
Nel salotto che praticamente è la terza camera del Parlamento italiano ieri si è visto Vespa per la prima volta portare qualcuno al guinzaglio senza che sia lui ad essere legato al collare(in questo caso più unico che raro un cane da caccia,un bracco)ed approvare pienamente le nuove norme proposte in materia di caccia in Italia girando con un fucile per lo studio esaltandone le qualità e la bellezza"di un prodotto d'eccellenza del lavoro italiano"con tanto di pubblicità esplicita verso una marca produttrice di strumenti di morte.
Il famigerato disegno di legge del senatore Orsi è stato difeso a spada tratta dal conduttore che a volte sbeffeggiava e toglieva la parola a chi era contro tale proposta legislativa,e fornisco qui sotto tratto da Toscana.Indymedia un post che contiene una petizione on-line del Wwf(dello scorso 6 febbraio).
Successivamente propongo un articolo di sabato scorso relativo alla registrazione della trasmissione mandata in onda ieri sera che già aveva creato polemiche tratto dal sito"Pianeta verde"http://natura.forpassion.net/2010/02/13/anche-arcicaccia-contesta-il-governo-e-il-pd-attacca-vespa-solo-cacciatori/ a firma di Giovanni Gagliardi.
In ultimo vorrei soffermarmi sui soliti luoghi comuni per difendere i cacciatori come"...con tutte le tasse che pagano..."oppure"...amano tanto la natura..."o"...mantengono l'equilibrio naturale...",i cacciatori sono e restano assassini che per il gusto di uccidere(da decenni non c'è più la necessità di procurarsi il cibo perchè si muore di fame)sterminano centinaia di migliaia di animali indifesi.
Non ho trovato altri materiale oggi riguardo quello trattato odiernamente su questo blog e ho dovuto arrangiarmi sulla mia memoria,spero che esca qualcos'altro in altri siti e blog successivamente.

Petizione on line contro la Caccia Selvaggia.

firma la petizione on line del WWF!
CACCIA, FERMIAMO LA LEGGE SPARATUTTO!FIRMA CON NOI LA PETIZIONE.
Diciamo No ai fucili in mano ai ragazzi di 16 anni, No ai richiami vivi, No alla caccia aperta tutto l’anno, No all’aumento delle specie cacciabili… NO ALLA LEGGE SPARATUTTO!Firma la petizione contro il disegno di legge OrsiAl Senatore Franco OrsiXIII Commissione territorio, ambiente, beni ambientaliA tutti i membri della CommissioneOggetto: ritiro del Disegno di legge sulla modifica della legge n. 157 del 1992È stato depositato in Commissione ambiente del Senato il disegno di legge della modifica della legge sulla protezione della fauna e per il prelievo venatorio che, da oltre 16 anni, è considerata il punto di equilibrio tra gli interessi dell’ambiente, dell’agricoltura e dell’attività venatoria regolamentata.Oggi però, con la presentazione di questo disegno di legge, le regole che fino ad ora hanno consentito la convivenza dei diversi interessi stanno per essere stravolte e con esse le regole basilari della conservazione della natura nel nostro Paese.
Questo disegno di legge, che se approvato porterebbe l’Italia indietro di trent’anni e ci porterebbe davanti alla Corte di Giustizia europea, presenta delle proposte davvero inaccettabili e tra queste:
* la possibilità di aprire la caccia tutto l’anno a certe specie,
* calendari venatori differenziati per regione,
* la possibilità di avere un numero illimitato di uccelli da richiamo, comprese le specie protette
la possibilità dei prefetti di aprire la caccia,
* la licenza di caccia a 16 anni,
* il nomadismo venatorio per le specie migratrici
* la caccia alle specie migratrici fino a un’ora dopo il tramonto…
Il rischio è dunque gravissimo. Questa è una proposta che non prende in considerazione la scienza, che non rispetta le norme comunitarie e neanche la stessa Costituzione italiana che dà allo Stato la competenza esclusiva sulla protezione dell’ambiente.Se questa è la situazione, bisogna evitare che venga approvato e chiedere che vi sia l’immediato ritiro dello stesso disegno di legge.Sottoscrivo la petizione alla paginahttp://www.wwf.it/client/PetizioneCacciaOrsi.aspx
Related Link: http://www.wwf.it/client/PetizioneCacciaOrsi.aspx

Anche Arcicaccia contesta il governo e il Pd attacca Vespa: “Solo cacciatori”.
Roberto Della Seta (Pd) critica Porta a Porta: “Perché nel ‘pollaio’ di Vespa solo ‘galli’ armati di fucile?”.

ROMA - Non si placano le polemiche sul caso caccia e sull’emendamento all’articolo 38 della legge comunitaria approvato al Senato, che ha reso, di fatto, possibile usare le doppiette tutto l’anno. Dopo la levata di scudi di tutte associazioni animaliste e del ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo che lo definisce un “colpo di mano”, ora arriva anche il sospetto di incostituzionalità. Ad accendere ulteriori critiche arriva anche la puntata di Porta a Porta, che dovrebbe andare in onda lunedì prossimo: “In studio ci saranno solo ‘galli’ armati di fucile”, dichiara il senatore del Partito democratico Roberto Della Seta, capogruppo in commissione Ambiente.
Arcicaccia. A formulare l’ipotesi di una norma incostituzionale e quindi impugnabile è il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano, che, in relazione alla ripresa della discussione alla Camera sull’articolo 43 - quello che al Senato era l’articolo 38 - della legge Comunitaria, ha inviato una lettera ai parlamentari in cui auspica “un ruolo del governo e del Parlamento affinché la norma futura sia rispettosa delle indicazioni dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca scientifica) per evitare al Paese ulteriori polemiche sul tema dell’attività venatoria”. La preoccupazione di Veneziano è “per le conseguenze negative sull’attività venatoria che potrà produrre una normativa ambigua e impugnabile”.
I ministri come i parlamentari, continua la lettera, interessati all’emendamento “prospettato” dovrebbero “tener conto che in sede scientifica è stata riaffermata l’inapplicabilità delle aperture differenziate per la caccia ai migratori nel mese di febbraio”, mentre il rimedio del “parere vincolante da parte dell’Ispra, non è proponibile perché inciderebbe sulla potestà legislativa delle Regioni”. L’articolo 117 della Costituzione, si legge nella missiva, “obbliga il legislatore a rispettare il principio che equipara la forza della legge regionale a quella dello Stato e sottopone la potestà legislativa, sia dello Stato che delle regioni, al rispetto della normativa comunitaria”.
Secondo Veneziano “il vero rimedio è costituito dall’abrogazione dell’articolo 43 oppure del suo rinvio in commissione per adeguare il contenuto”. Quello che servirebbe, conclude, è “un provvedimento, non ambiguo e che, di contro, dia certezza di diritto e scongiuri la possibilità del moltiplicarsi dei ricorsi ai Tribunali amministrativi regionali”.
Porta a Porta. Della questione caccia si sta occupando in queste ore anche Porta a Porta. Nel pomeriggio Bruno Vespa ha registrato la puntata che dovrebbe andare in onda lunedì prossimo. Ma la scelta degli ospiti ha fatto irritare il naso al senatore del Pd Roberto Della Seta, capogruppo in commissione Ambiente: “Nel ‘pollaio’ di Vespa si parla di caccia - spiega il senatore facendo riferimento alla battuta di Berlusconi sui talk show televisivi - ma viene escluso il Pd, che guida in Parlamento l’opposizione ai tentativi di introdurre una deregulation dell’attività venatoria. In studio ci saranno solo ‘galli’ armati di fucile”, dice riferendosi ai due parlamentari Franco Orsi del Pdl e a Gabriele Cimadoro dell’Idv presenti in studio.
“È grave - spiega Della Seta - che nella puntata di Porta a Porta dedicata alla caccia siano presenti due parlamentari entrambi cacciatori, ma nessun parlamentare del Partito Democratico che al Senato come alla Camera sta cercando di impedire il ritorno a una caccia senza regole e senza limiti”.
“Forse Vespa - prosegue il parlamentare Pd - vuole, come si dice a Roma, ‘buttarla in caciara’, facendo credere che sia il centrosinistra che il centrodestra siano divisi al loro interno. Ma questa è una evidente falsità: in tutte le occasioni in cui si è votato su proposte di deregulation della attività venatoria, i deputati e i senatori dell’opposizione si sono espressi in maniera compatta per difendere il necessario equilibrio tra tutela della fauna e l’esercizio della attività venatoria”.
E la presenza di una intervista registrata alla collega di partito Roberta Pinotti non migliora il giudizio di Della Seta sulla puntata: “Hanno realizzato tre interviste ad altrettante donne parlamentari, facendo domande del tipo: ‘Lei sposerebbe mai un cacciatore?’, e senza coinvolgerle nella discussione di merito. Non mi sembra che questo permetta di dire che il Partito democratico, e più in generale i parlamentari contrari a questa dereguletion della caccia, abbiano potuto illustrare la propria posizione”.
Il ministro dell’Ambiente. “Il blitz al Senato non mi è piaciuto e non fa il bene della caccia e dei cacciatori. Avevamo concordato un testo diverso che invece è stato modificato”, ha detto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, durante la registrazione di Porta a Porta. Per il ministro ci troviamo di fronte ad “una deregulation che è incostituzionale e in contrapposizione con la normativa comunitaria”. Per la Prestigiacomo “è vero che la caccia è di competenza delle Regioni, ma la tutela dell’ecosistema e dell’ambiente è dello Stato e non si può derogare dalla legge quadro”. Oltretutto secondo il ministro siciliano “la caccia è una barbarie culturale” e “oltre l’80% degli italiani la abolirebbe”.

Nessun commento: