domenica 7 febbraio 2010

DANIELE CAPEZZONE MARIONETTA DI MERDA

Articolo al vetriolo quello di Paolo Collo postato da Toscana.Indymedia contro Daniele Capezzone reo di risultare a ragione uno dei personaggi politici più antipatici dell'intera scena italiana,non solo per l'infame e ingrato ruolo di portavoce del Pdl ma per l'atteggiamento che mostra davanti alle telecamere.
Da ex delfino di Pannella a triglia di Berlusconi(citazione da Cornacchione)questo personaggio imbalsamato è passato dagli scioperi della fame con i radicali agli scioperi dei neuroni coi fascisti,come dimostrato da alcune sue dichiarazioni sempre basate sulla cattiveria e dell'acidità umana,Capezzone sei proprio un fantoccio di merda!
Ecco alcune frasi del portavoce Pdl tratte da Wikiquote e successivamente l'articolo di Indymedia.

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Daniele Capezzone (1972 – vivente), politico italiano.
La pedofilia al pari di qualunque orientamento e preferenza sessuale, non può essere considerata un reato. (dall'intervista a Radio Vaticana, 5 dicembre 2001)
A noi non sta bene questo Berlusconi, quello dei pasticci, della sudditanza a Bossi. Vorremmo un Berlusconi diverso, quello che nel '94 prometteva la riforma all'americana delle istituzioni, dell'economia, della giustizia. Se tornerà quello si potrà discutere, altrimenti affonderà e peggio per lui. (da Il Gazzettino, 19 ottobre 2003)
Berlusconi, a parole e a chiacchiere, minaccia la guerra civile contro D'Alema e la sinistra, ma nei fatti sta già preparando, e praticando, il "soccorso azzurro". [...] Ci saranno liberali di destra e di sinistra desiderosi e capaci di opporsi a queste manovre? (da Radio Radicale, 7 maggio 2006)
Berlusconi doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo Tremonti che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate. (da Corriere della Sera, 4 febbraio 2006 pagina 8)
Berlusconi è come Vanna Marchi e Tremonti è come il suo Mago do Nascimento. (da L'omonimo, CARTA CANTA, 31 marzo 2006)
Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice "Io sono Mosè e Iddio mi ha dato le tavole della legge" e l' altro, offeso "Ma guarda che io non ti ho dato niente!". Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede. (da Corriere della Sera, 12 febbraio 2006 pagina 8)
L'annuncio del ministro Tremonti è importante e positivo, ed è un ulteriore passo su una linea di saggezza tenuta dal Governo, che prima ha messo al sicuro i conti dello Stato con la finanziaria triennale, poi ha adottato misure concrete per le famiglie con la manovrina di dicembre (penso, in particolare, al bonus e alla social card), e ora potenzia le risorse per gli ammortizzatori sociali". (da L'omonimo, CARTA CANTA, 21 gennaio 2009)
L'Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". [...] Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello. (dal sito internet de La Rosa nel Pugno, 10 marzo 2006)
La legislatura che si è aperta ha il carattere di un'occasione storica per il nostro Paese, che va assolutamente colta: è vero, si parte da una situazione economica delicatissima, ma il Governo è determinato ad assumere decisioni nette e tempestive, come ha chiaramente dimostrato il Consiglio dei Ministri di ieri. (da Decidere.net, 22 maggio 2008)
La mitica devolution di Bossi è il nulla: la sanità è già di competenza delle Regioni, per la polizia locale non ci sono soldi, per la scuola facciamo gli esami in dialetto? (da Il Gazzettino, 19 ottobre 2003)
[Sul IV governo Berlusconi] Per l'Italia questo governo è l'ultimo treno, non so se dopo ci saranno altre chance. [...] Grazie all'attuale legge elettorale, molto meno peggio rispetto a come viene descritta, e grazie alla saggezza degli italiani è iniziata una nuova fase politica [...] Con l'opposizione bisogna discutere di cose concrete, tematizzare i dibattiti e abbandonare l'atteggiamento da vergini violate dai cattivi berlusconiani. (da Omnibus – LA7, 14 maggio 2008)
[Sul governo Berlusconi] Sarebbe un'eresia dirsi d'accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica. (da Corriere della Sera, 30 ottobre 2003, p. 13)
Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5 mila miliardi di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo; oggi vanta 29 mila miliardi di attivo e figura tra i sette uomini più ricchi del pianeta. (da Repubblica, 30 ottobre 2005, p. 13)
Dopo il cieco di Sorrento, la muta di Portici, e lo smemorato di Collegno, arriva lo sciancato di Arcore. Berlusconi è patetico. (da Repubblica, 19 marzo 2006).


Citazioni su Daniele Capezzone.


Capezzone, lei prima era il delfino di Pannella: ora è la triglia di Berlusconi! (Antonio Cornacchione)
Tu non sei il padrone, tu sei il maggiordomo... Il padrone è un altro! È Berlusconi il padrone. [...] Ma vedi che parla come il suo padrone. [Capezzone ha appena dato del coglione a Travaglio] Gli ha insegnato anche il vocabolario... [...] Ma che rispetta gli altri?! Se ogni elezione stai dall'altra parte rispetto a quella precedente! Dai, su... Rispetta gli altri! (Marco Travaglio)
Capezzone è un robot o esiste davvero?

Ma Capezzone esiste veramente? O è un’immagine virtuale?

Sempre uguale, sempre in giacca e cravatta in qualsiasi stagione, sempre con la stessa espressione tra lo sprezzante, lo schifato dell’umanità tutta e sempre con un evidente rigurgito di acido gastrico a fior di labbra. Probabilmente è un’immagine di cartone (come quelle che mettono nelle librerie o nei negozi di musica per pubblicizzare l’autore di un nuovo libro o l’interprete di un nuovo disco) con dietro qualcuno – tipo Cicchitto o Bonaiuti o qualche altro domestico del Capo – che parla al posto suo. E lo spero per lui, sinceramente, perché se invece è “vero” ci fa proprio una ben meschina figura.Sempre con la sua espressione plastificata e ricoperta dal termoretraibile di rigore, ha tuonato (si fa per dire) contro la scarcerazione del povero Tartaglia, cioè di quel povero demente che ha lanciato la statuetta del Duomo di Milano in faccia al capo del governo del Bel Paese, riuscendo così a farne anche un martire (“anche” nel senso che dopo il Presidente Operaio, Industriale, Marito Perfetto, Canterino, Puttaniere, Imputato e via dicendo, adesso ci troviamo anche un Presidente Martire: complimenti!)Il povero Tartaglia è stato così trasferito dalle patrie galere ai patri arresti domiciliari in comunità terapeutica (certo non paragonabile a Villa Certosa o a Palazzo Grazioli, almeno così parrebbe). Apriti Cielo. Ecco dunque l’ira funesta dell’acido Portavoce – come sempre ospitato dall’ineffabile Minzolini – scagliarsi sul Terribile e Pericolosissimo Attentatore Tartaglia. Probabilmente il plastificato Capezzone – dimentico dei suoi trascorsi nel Partito Radicale – lo avrebbe voluto veder marcire in qualche gulag della Brianza, o incatenato a una triremi alla fonda in Sardegna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Capezzone è in gran pezzo di merda e un leccaculo degli no yamky assassini