mercoledì 17 febbraio 2010

CURVA DI MERDA PER POLITICI FASCISTI

Due piccioni con una fava per questo post,ovvero due ratti di fogna con un pezzettino di formaggio a dire il vero con un contorno di centinaia di topastri che fanno da corollario a questo bel quadretto di degrado sociale italiano.
Procediamo con ordine:i due ratti in questione sono la candidata Pdl alla regione Lazio Renata Polverini ed un candidato della sua lista tal Luigi Celori,mentre la nidiata di roditori sono gli ultras Lazio che minacciano ritorsioni contro la società nel caso che il presidente Lotito non faccia le valigie e se ne torni a casa.
Questo è l'ennesima prova che in molte curve italiane l'ideologia di estrema destra influisca enormemente in politica,casi analoghi si sono verificati a Milano,sia sponda rossonera che neroazzurra,e dalla parte Roma nella capitale,con candidati proposti all'interno delle tifoserie.
La Polverini,vicinissima al fascismo vecchia maniera in quanto segretario generale dell'Ugl(il sindacato di destra voluto dall'Msi)ed indagata per aver gonfiato di parecchio il numero dei suoi iscritti per avere più potere ai tavoli sindacali e per evasione fiscale(chi di loro non lo e?).
Invece Celori è passato alla ribalta della feccia umana in quanto ha proposto come gadget personale un calendario del Dux me lo sux pieno di motti del ventennio.
Il primo contributo è di"Senza Soste"(dal Manifesto)e narra la vicenda dei piagnucolosi ultras Lazio che sono pronti a barattare il loro voto con decisioni prettamente calcistiche che includono pure personaggi(fascistoidi)come il fratello di Gabriele Sandri.
Il secondo articolo è tratto da Roma.Indymedia che cita"Repubblica"e racconta le gesta eroiche del candidato consigliere Celori che altri non è che un classico nostalgico uomo di merda.

Storie di miserie fra ultras laziali ed elezioni regionali.

Il fratello di Gabo non ci sta, Polverini perde la curva Nord.
I guai di Lotito coinvolgono anche Renata Polverini. La candidata del Pdl alla regione Lazio è stata costretta ieri ad esprimersi sulla vicenda che, in questi giorni, ha visto protagonisti Il presidente Lotito, i tifosi laziali e Francesco Storace leader della «destra», che ha deciso si sostenere il nome della Polverini alla corsa per le elezioni regionali 2010. Era da giorni, infatti, che, nell'etere romano, i tifosi più irriducibili della Lazio avanzavano l'ipotesi di un possibile voto di protesta alle elezioni regionali del prossimo 28 marzo, proprio a danno della Polverini. Smascherando così, quel connubio fra politica e calcio che troppe volte è passato sotto silenzio. Esasperati ed arrabbiati per il rischio di una retrocessione in serie B della loro squadra, i tifosi che da tempo invocano la cacciata del presidente Lotito, avevano ricordato, tramite le radio locali, l'antica amicizia dell'imprenditore romano con l'allora presidente della regione lazio, Francesco Storace.
Preoccupata di perdere una parte del suo elettorato più irriducibile, la candidata ha fatto sapere tramite un comunicato stampa che «il problema Lazio non esiste». Invece, le indiscrezioni di questi giorni dicono che esiste eccome, tanto da far riflettere Renata Polverini su un possibile inserimento nella lista civica a lei vicina, di Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, il tifoso biancoceleste ucciso da un poliziotto l'undici novembre 2007. Cristiano Sandri, interverrà probabilmente oggi nella trasmissione radiofonica «La voce della nord» per comunicare il suo rifiuto alla canditatura proposta. Renata Polverini ha visto materializzarsi l'ipotesi di perdere voti, a quanto pare importanti, e ciò l'ha spinta ad un colpo a sorpresa per riacquistare consensi, tanto che in merito alla questione Sandri aveva risposto con un «vedremo». A confermare il tutto Gianluca Tirone, laziale e conduttore della trasmissione radiofonica dove interverrà Sandri: «Ci hanno contattato forze politiche di tutti gli schieramenti . Non solo da destra ma anche da sinistra. Abbiamo massimo rispetto per la Bonino e per la sua storia politica ma la candidatura di Cristiano Sandri non c'entra nulla, e domani sarà lui a chiarire la sua posizione. Il messaggio è comunque arrivato, i tifosi hanno espresso uno spontaneo "voi avete messo Lotito presidente, voi lo togliete"-continua- noi chiediamo che la politica abbia attenzione per le vicende della Lazio perché coinvolgono migliaia di appassionati». A nulla dunque, sembra essere servito il comunicato di ieri della Polverini che conclude con : «E come cittadini e tifosi, sia riguardo al passato sia al presente, non possiamo non avere a cuore il destino della Lazio. Ogni nostra scelta e ogni nostro pensiero deve essere, infatti, unicamente volto al bene della squadra, che in questo momento è in oggettiva difficoltà». La candidata del Pdl sembra subire un altro goal dai tifosi dal momento che l'uomo scelto per calmare le acque, non sembra disposto a inserire il suo nome tra le file dei candidati che la sostengono. E' stato probabilmente l'ennesimo tentativo della candidata del centro-destra di raccogliere consensi nelle frange più estreme del suo elettorato. E' di ieri, infatti, la notizia dei gadgets «revisionisti» utilizzati, da un altro candidato del Pdl alla regione Lazio che è proprio nella lista per la Polverini presidente.
Nicola Mastrangelo.
Nostalgia fascista, il gadget del candidato Luigi Celori Pdl.

Luigi Celori propone un nostalgico omaggio per il 2010 "ottantottesimo anno dell´Era Fascista". "Dovete mantenere nel cuore la fede"
Il duce in marsina, cilindro e posa gladiatoria campeggia sulla copertina. Affianco, stampato in caratteri cubitali, il titolo del lunario distribuito in centinaia di copie a ogni appuntamento elettorale: "Calendario storico 2010 - LXXXVII E.F.". Ovvero ottantottesimo anno dell´Era Fascista: iniziata nel 1922 con la marcia su Roma ed evidentemente mai finita per il candidato Pdl in consiglio regionale Luigi Celori, autore del nostalgico cadeau destinato a militanti che come lui non rinnegano. Né il passato né le gloriose origini. Riassunti nel distico riportato in basso: «Dovete sopravvivere e mantenere nel cuore la fede. Il mondo, me scomparso, avrà bisogno ancora dell´idea che è stata e sarà la più audace, la più originale (...). La storia mi darà ragione». Firmato: Benito Mussolini. Il suo lascito morale, l´eredità politica. Che l´ex capogruppo di An alla Pisana, in corsa per un terzo mandato, non ha alcuna intenzione di ripudiare.
Alla faccia di Gianfranco Fini e del suo giudizio sul Ventennio «male assoluto». Di Berlusconi e dei forzisti che camerati non lo sono stati mai. E persino di Renata Polverini, che dopo aver ottenuto il ritiro di Adriano Thilgher (già condannato per ricostituzione del partito fascista) dalle liste della Destra, si ritrova ora sotto lo stesso tetto un appassionato supporter del duce. Talmente fiero di quel che pensa, il consigliere Celori, da tradurlo in materiale elettorale. Il suo indirizzo internet stampato su ogni pagina per evitare confusioni o errori: l´idea è sua, e se ne vuol vantare.
Sfogliare il calendario, summa apologetica di Benito Mussolini e relative gesta, è come fare un salto indietro nella storia. Per ogni mese un fascio littorio, una ritratto in bianco e nero, uno slogan fascista: «I lavoratori devono amare la Patria. Come amate vostra madre...». «Molti nemici molto onore». «Credere, obbedire, combattere». A gennaio ecco il Duce in divisa, accanto ai contadini; appare di profilo e con l´elmetto, ad aprile, intento a leggere un dispaccio; in abito scuro e bombetta a luglio; a dicembre col braccio teso, insieme a tre ragazzini che lo imita nel saluto romano. Quasi tutti i giorni scanditi da un avvenimento del Ventennio: l´11 febbraio si segnala che nel «1929 Mussolini e il cardinal Gasparri firmano i patti lateranensi»; il 12 marzo che nel «1940 Mussolini annuncia l´intervento dell´Italia a fianco della Germania»; il 28 aprile - evidenziato in verde - che nel «1945 viene assassinato a Giulino di Mezzegra». E via così. L´esaltazione del fascismo che non muore perché «è l´idea, la storia mi darà ragione».
http://roma.repubblica.it/multimedia/home/23089029

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