sabato 13 febbraio 2010

AIRONI

Questo testo che parla dell'amicizia vera,quella che numericamente conti sulle dita di una mano,fa parte dell'album"E' bello avere un amico"di Marco Ferradini del 1990 ed ai tempi aveva avuto un discreto passaggio radiofonico.
Il cantautore comasco ma milanese di adozione,dopo la presenza come strumentista in vari gruppi della zona tra cui gli Yu Kung(che scrissero la stupenda"Piazza Fontana"conosciuta e rivisitata dalla Banda Bassotti anche col nome di"Luna Rossa")intraprende la carriera solista raggiungendo la fama col brano"Teorema"ed è tutt'ora in attività.
Il testo è un'ode all'amico cui puoi dire di tutto sapendo di venire compreso anche e soprattutto quando si sbaglia strada e nei momenti di amarezza,proprio una gran bella canzone dimenticata dal panorama italiano che preferisce la canzonetta leggera insipida che fa vendere e stop.

E' bello avere un amico,
un amico e starci a ragionare
essere quello che sei,
senza pudore, paura di starti a sputtanare
magari potergli raccontare
degli insuccessi, o di quando stai per annegare
in questo mare di convenzioni,
che ci costringe a nascondere le nostre emozioni.

Parlare di lavoro,
delle soddisfazioni anche quando non ci sono,
poter dire tutto quello che ti passa per la testa
senza bleffare, fare finta
che per te è sempre festa.

Che bello riuscire a dire,
che ridi, che piangi,
che qualche volta hai voglia di morire,
che ti commuovi ricordando qualcuno;
aprire il cuore
come non hai fatto on nessuno.

Poi raccontarsi le donne
sinceramente senza esagerare,
di quante volte in una notte
sei riuscito a far l'amore
e quante invece avevi finito
prima ancora di cominciare.

Sarà la nostra natura,
questo orgoglio chiuso dentro i pantaloni
o forse il peso di sta' cultura
che ci lascia a terra,
col naso a seguire gli aironi.

Sarà la nostra natura,
questo orgoglio chiuso dentro i pantaloni
o forse il peso di sta' cultura
che ci lascia a terra,
col naso a seguire gli aironi.

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