venerdì 29 novembre 2013

I "MODERATI"

La farsa della manifestazione indetta per difendere l'ex premier magnaccia ormai decaduto è stata infarcita di personaggi a volta irreali,alcuni quasi simpatici per la loro ingenuità e ignoranza,altri lugubri e degni di studi lombrosiani,ha subito strascichi vergognosi per palesi presenze fasciste che hanno aggradito giornalisti e che hanno inquinato l'aria della capitale con i loro miasmi mefitici.
L'articolo preso da ecn.org che è tratta da"Il fatto quotidiano"parla di uno di questi pezzi di merda arrivati direttamente dalle fogne del periodo di Neanderthal,tale Salvatore Lezzi da Napoli,che ha spaccato in testa all'inviato del programma"Servizio pubblico"di La7 un quadretto con la croce celtica raffigurata alla maniera dei ratti neri.
Sul sito di Giornalettismo vi è un relativo articolo con video:http://www.giornalettismo.com/archives/1239947/servizio-pubblico-laggressione-alla-troupe-di-servizio-pubblico/ .
Già il giorno precedente l'inviato di un altra trasmissione de La7,"La Gabbia",era stato aggredito da un altro moderato con tanto di Mussolini sull'avambraccio che a modo suo esprime il suo dissenso dal suo intervistatore,come si può vedere nel video You Tube qui sotto dopo un ora e ventiquattro minuti circa.
Si è riusciti a vedere durante i servizi televisivi gente che ha ammesso di essere stata spinta su un pullman da diverse zone d'Italia e cacciate a Roma dietro compenso,rimbambiti totali che non sapevano bene che cosa ci facevano lì con la bandiera di Forza Italia e pure immigrati cui era stato insegnato dire solo"Silvio Silvio"...e questi comunque erano i migliori rispetto a quelli che lì a manifestare sapevano bene quello che facevano,sapevano bene di essere i moderati di estrema destra nuovi adepti del partito dell'ex premier pagliaccio.

Roma Servizio Pubblico, chi c’è dietro all’aggressione alla troupe? ·
 
di Arnaldo Capezzuto
28 novembre 2013

“Perché ha la croce celtica?” Chiede Luca Bertazzoni di Servizio Pubblico – La 7 – mentre staziona nei pressi di Palazzo Grazioli per seguire la manifestazione in solidarietà di Silvio Berlusconi. All’improvviso l’energumeno prende il quadro con il simbolo fascista e lo scaraventa sulla testa del cronista gridandogli contro “Sono io la croce celtica. Non devo darti spiegazioni”. Una scaricata di parolacce e la minaccia: “Ti uccido”.

Quel personaggio è noto e conosciuto bene dalla Questura di Napoli e dalla Procura. Si chiama Salvatore Lezzi, napoletano, ex mazziere fascista, un passato da consigliere alla circoscrizione Avvocata nelle fila di Forza Italia, deluso è poi passato con Forza Nuova. Poi aderisce al Pdl e transita successivamente con La Destra di Francesco Storace. Noto come leader dei disoccupati di destra, ma soprattutto famoso per le aggressioni, occupazioni e irruzioni nelle sedi istituzionali. Salvatore Lezzi, infatti, è stato più volte denunciato e fermato per tafferugli, intemperanze e blocco stradale con relativo incendio di cassonetti. Non solo. Salvatore Lezzi è stato al centro di diverse inchieste sulla camorra. Nel 2003 è stato arrestato nel corso di indagini che l’accusavano di incassare tangenti sui disoccupati con la regia del boss Giuseppe Misso, capo del clan del rione Sanità.

Nel 2006 denuncia una strana storia di pizzo ai Quartieri Spagnoli. Ne scaturiranno degli arresti dove saranno coinvolti anche dei candidati alle elezione della municipalità. Si legge in un rapporto del Viminale del 1998 “…e’ il delegato referente della famiglia Mariano dei Quartieri Spagnoli. Lezzi ha un atteggiamento di vero e proprio masaniello con grandi capacità di aggregazione popolare e un forte grado di pericolosità”. Quella della bandiere con la croce celtica è una fissazione di Lezzi. Dicevamo leader dei disoccupati e capobastone. Crea “Civiltà Nuova”, una delle tante sigle che entrerà nel mercato della contrattazione dei senza lavoro partenopei poi costituisce un’autonoma lista di disoccupati denominata “Comitato Disoccupati Organizzati“, diventa capo di un cartello, “Forza Lavoro Disponibile“, a cui si rifanno varie altre liste di disoccupati (Disoccupati Secondigliano, Area, Cooperativa l’Alternativa, Uniti per il lavoro, in tutto 800 “organizzati”).

Si accompagna con un altro volto storico e professionista della cosiddetta lotta per il lavoro Aminto Cesarini insieme fonderanno gli “Euro Disoccupati Napoletani“. Ragioni di ordine pubblico e sottomissione dei vari assessori al Lavoro Regionale, Provinciale e Comunale negli anni riescono a ottenere corsi di formazione, attestati, qualifiche. Assistenzialismo mascherato. La minaccia è sempre la stessa: creare disordini. Specializzato nel bypassare i rigidi cordoni della sicurezza e trovarsi a tu per tu con rappresentanti istituzionali: presidenti della Repubblica, premier, ministri. Spesso ha dialogato con Silvio Berlusconi quando era capo del governo. Ultimamente lo si è visto orbitare attorno all’ex sottosegretario Nicola Cosentino. Ieri era a Roma in sostegno del decadente ex premier e si accompagnava con una nutrita delegazione dei Cub (Consorzio unico di bacino), una scatola vuota nata nel corso della scellerata e finta emergenza rifiuti per drenare soldi pubblici. Una collocazione per tenerli buoni. Adesso il collega Luca Bertazzoni e Servizio Pubblico conoscono il nome e il cognome dell’aggressore.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/28/aggressione-alla-troupe-di-servizio-pubblico-chi-ce-dietro/793997/
 
 

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