giovedì 7 marzo 2013

MAIREAD FARRELL

Venticinque anni fa Mairéad Farrell,appartenente all'organizzazione nata per la liberazione irlandese dal dominio britannico IRA,venne assassinata a sangue freddo da un gruppo dei servizi segreti della regina a Gibilterra assieme ai compagni Daniel McCann e Sean Savage.
La Farrell era la donna che più incarnava lo spirito di ribellione e la voglia di spezzare le catene dell'oppressione inglese su suolo straniero,e con questo la Gran Bretagna volle dare un forte segnale a tutti i volontari appartenenti all'Ira.
Il caso dei militanti morti per un certo periodo fu oscurato da un alone di mistero che venne dissolto da alcune testimonianze che videro la Sas effettuare una vera e propria esecuzione di tre persone disarmate e volendo facilmente arrestabili.
L'articolo è preso da Senza soste.

Mairéad, uccisa a sangue freddo 25 anni fa.
Il 6 marzo 1988, a Gibilterra, le teste di cuoio britanniche del SAS spararono senza preavviso uccidendo tre giovani volontari dell’I.R.A. disarmati. Tra le vittime c’era anche Mairéad Farrell, senz’altro la figura femminile più rappresentativa tra i repubblicani irlandesi. Mairéad è una delle dieci donne martiri per la libertà raccontate ne “L’eredità di Antigone”, Ecco un estratto dal libro:
[...] La prima pallottola la raggiunse al volto e la fece cadere a terra. Poi altri colpi la raggiunsero alla schiena, finendola. Mancavano venti minuti alle quattro e Gibilterra era illuminata da un timido sole di marzo. Una donna del posto aveva assistito involontariamente all’esecuzione. Qualche tempo dopo, scovata e intervistata da una troupe televisiva, raccontò: “quelli (gli uomini delle forze di sicurezza) non hanno fatto nient’altro che avvicinarsi e sparare. Non hanno detto niente, non hanno gridato, non hanno intimato a quelle persone di arrendersi. E loro, quando si sono voltati per vedere cosa stava succedendo, hanno capito di non avere più scampo”. Mairéad Farrell fu massacrata con otto proiettili, tutti andati a segno alla testa e alla schiena, a poco più di un metro di distanza. A terra accanto a lei, nella piazzola del benzinaio diventata un mattatoio, rimasero anche i corpi crivellati di proiettili dei suoi compagni Daniel McCann e Sean Savage. Erano tutti e tre disarmati e potevano essere arrestati facilmente. Invece furono finiti mentre si trovavano a terra, indifesi e feriti, con altri proiettili sparati a distanza ravvicinata. Il governo britannico aveva inviato a Gibilterra le teste di cuoio del SAS col chiaro intento di uccidere e di dare una lezione memorabile all’I.R.A., l’esercito repubblicano irlandese. [...]
pubblicato su:http://www.riccardomichelucci.it

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