venerdì 18 febbraio 2011

TEST ANTIDROGA:PER TUTTI O PER NESSUNO?

Si riapre,o almeno io voglio farlo,il dibattito sui test antidroga in ambito lavorativo e su chi  debba esserne sottoposto o meno:personalmente io lo proibirei a prescindere visto la forte invasione nella sfera privata della vita.
Ma se i nostri politicanti impongono a certe categorie che svolgono mestieri di alta responsabilità non vedo perché le forze dell'ordine non siano coinvolte in tali accertamenti medici al contrario di autisti di mezzi pubblici,piloti di aerei,macchinisti di locomotrici ed altri.
Se durante la mansione di un lavoro una persona è nel pieno delle sue facoltà psicofisiche e se nel proprio tempo libero piace sbevazzare o fumarsi una canna è il bero di farlo.
Il problema sta nel fatto che se al mattino del giorno dopo una serata di svago incappa in un test antidroga sta certo che la positività sarà certa,poichè le sostanze proibite rimangono in circolo nel sangue,urina e capello da alcuni giorni a qualche mese.
Anche se quando all'atto dell'accertamento potresti essere la persona più sana,felice e tranquilla al mondo.
Articolo tratto da Indymedia Lombardia cui fornisco pure il link per la lettura dei commenti:http://lombardia.indymedia.org/node/36434.

Test antidroga dopo medici e infermieri, tocca agli insegnanti: e GLI SBIRRI??
A breve medici, infermieri, ostetriche e anestesisti, dovranno sottoporsi a periodici controlli antidroga. Così come avviene per i piloti di aeroplani, gli autisti di mezzi pubblici, compresi i tassisti, e i macchinisti e operatori ferroviari (quelli sottoposti ai test e ai controlli antidroga più stringenti), ecco che anche i camici bianchi dovranno periodicamente dimostrare di essere puliti, di non fare uso di alcool, hashish, marijuana, eroina e cocaina anche dopo il caso del ginecologo napoletano che non andava in sala operatoria senza prima essersi fatto una dose di cocaina.Qualche tempo fa era circolata anche la voce che, giustamente, anche gli appartenenti alle forze dell'ordine fossero obbligati a sottoporsi a periodici test antidroga a sorpresa. Non essendo affatto rari i casi in cui poliziotti o carabinieri siano stati pizzicati invischiati in giri di droga, non si capisce come mai ancora gli appartenenti alle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, capitaneria di porto, polizia stradale, polizia penitenziaria, ma anche vigili del fuoco) non siano chiamati a questo atto di responsabilità. Se si cerca on-line sull'argomento non si trova nulla. Dove sono finiti, dunque, i test antidroga per le forze dell'ordine? Gli uomini in divisa non sono uomini come gli altri? E perchè non vengono controllati su droga e alcol visto il delicato ruolo che ricoprono? Intanto, dice il capo del Dipartimento nazionale politiche antidroga Giovanni Serpelloni, dopo i medici si metterà nel mirino del controllo un'altra categoria: gli insegnanti. Ma di poliziotti e carabinieri non se ne parla.

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