giovedì 4 settembre 2014

LO STATO ESPROPRIA COMUNI E REGIONI


Per dare continuità ad un articolo di giugno riguardo la privatizzazione dei beni comuni in mano ai privati(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2014/06/beni-comuni-in-mano-alle-gestioni.html ),ecco un'interessante e breve intervento di Senza Soste dove il pezzo forte è il link del video You Tube che riprende un passo del programma "La gabbia" dove l'intervistatore riesce a far dire la verità sulle modalità di questa operazione ad alcuni pezzi grossi del tesoro e dell'economia italiana.
Le svendite di Eni,Enel e Finmeccanica comporterebbero a portare a casa solo pochi miliardi di Euro mentre il vero affare sarebbe l'esproprio da parte dello Stato delle utilities dei comuni e delle regioni degli introiti dovuti ad acqua luce e gas.
Per far questo nei prossimi tempi il governo Renzi attuerà la modifica e la riforma del titolo V della Costituzione Italiana che ora come ora non permetterebbe un tale scempio,pratica che comunque sarebbe compiuta da un esecutivo illegittimato,già il terzo di fila non eletto dagli italiani.

Svendere acqua, luce e gas: ecco perché la riforma del titolo V della Costituzione. Il video shock .


Ecco il video shock mandato in onda dal programma di LA7 "La Gabbia" che svela perché Renzi stia cercando di fare in fretta e furia la riforma del titolo V della Costituzione.
In poche parole, siccome la (s)vendita delle quote statali di Eni, Enel e Finmeccanica farebbero racimolare solo 12 miliardi di euro, il governo e i tecnici dei ministeri hanno individuato nelle utilities, cioè le società di proprietà di comuni e regioni che gestiscono beni comuni e vitali come acqua, luce e gas, come la vera miniera d'oro da vendere ai privati per fare cassa. Con la riforma del Titolo V della Costituzione in poche parole lo Stato scipperebbe i territori della gestione di questi beni da poter poi vendere. Tutto questo sarà fatto da un governo illegittimo formato da persone non elette,  grazie a  Napolitano.
Guardare questo video di appena 3 minuti e mezzo è un dovere di ogni cittadino.
Redazione - 10 agosto 2014

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