giovedì 11 settembre 2014

LE MINACCE DI OBAMA ALL'ISIS

Nel giorno dell'anniversario degli attentati che hanno sconvolto gli Usa ed il mondo intero,ecco un altro proclama del sempre più guerrafondaio Presidente Usa Obama che promette l'annientamento dell'Isis in qualunque parte essi si trovino con massicci bombardamenti aerei,suscitando scalpore e preoccupazione nel vicinato in prossimità degli uffici della Cia.
Il breve articolo preso da Radio Onda d'Urto parla del comunicato che come già annunciato permette l'armamento di varie etnie e di Stati tra cui i curdi,considerati ancor oggi un popolo di terroristi:dato per scontato che come Al Qaeda l'Isis in un primo momento ha avuto una così forte espansione e potenza grazie proprio agli aiuti economici statunitensi,ed in questo caso oltre alla Cia pure il Mossad israeliano è un pezzo forte del disegno,è davvero incredibile che la super potenza mondiale abbia in pochi anni sbagliato completamente la propria strategia atta al dominio del mondo per ben due volte.


11 SETTEMBRE 2001-2014: RISPOLVERATA LA GUERRA GLOBALE PERMANENTE DELL’OCCIDENTE.


Nell’anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001 il presidente degli Stati Uniti Obama nel discorso alla nazione pronunciato nella notte (orario italiano) ha annunciato la strategia contro l’Isis, messa a punto all’ultimo vertice della Nato: nessun invio di truppe a terra ma raid dal cielo in Siria. Obama ha paragonato la strategia che verrà adottata contro l’Isis come quella già portata avanti in Yemen e Somalia, cioè una “campagna sistematica fatta di massicci bombardamenti aerei, quelli che ora colpiranno gli uomini del califfo al Baghdadi ovunque essi siano, anche in Siria. Raid che avranno l’obiettivo di sostenere l’azione delle truppe che combattono contro gli jihadisti sul campo: iracheni, curdi e i gruppi di ribelli siriani considerati più moderati che riceveranno aiuti militari”.
Stati Uniti in prima fila quindi contro Isis, che però in passato è stato armato e usato in favore degli interessi occidentali sia in campo petrolifero sia in campo militare, come spiega l’analista collaboratore de “Il Manifesto” Manlio Dinucci. Ascolta
La guerra contro l’Isis è la versione aggiornata della “War on terror” scatenata all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001. La riflessione con Lucio Manisco, per anni corrispondente dagli Usa per la Rai. Ascolta

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