sabato 19 luglio 2014

I MISTERI DEL VOLO MALESE ABBATTUTO

L'abbattimento del Boeing malese partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur sopra i cieli dell'Ucraina e il conseguente scambio d'accusa tra le milizie di Kiev e quelle filorusse hanno creato scenari diversi in tutto il mondo.
Dal cordoglio olandese che ha visto il più alto numero di vittime sulle 298 totali col proprio governo che chiede verità e giustizia al sicuro verdetto di Obama che ritiene le truppe del Donbass certe colpevoli dell'attacco aereo finendo all'Italia che come al solito in politica estera è scarsa cosa anche se alla guida del semestre europeo.
Snocciolando alcune analisi e dati presi qua e la si potrebbe pensare che le milizie russofone non abbiano in dotazione armamenti che possano raggiungere ed abbattere un obiettivo a 10000 metri di altezza e che c'è un forte sospetto che l'aereo di linea malese sia stato colpito proprio per errore.
Come evidenziato dalla foto il velivolo abbattuto somiglia molto agli aerei presidenziali russi e proprio quel giorno l'aereo con a bordo Putin è passato a pochissimi minuti di distanza da quello malese,che addirittura si sono incrociati sopra i cieli polacchi.
Putin stava tornando dalla missione di Stato nei Caraibi e ciò rimanda alla memoria al nostro caso di Ustica dove nel 1980 fu abbattuto per errore un volo di linea Douglas DC-9 in volo da Bologna a Palermo venne colpito da un missile(si pensa francese)che doveva invece colpire l'aereo presidenziale libico con a bordo il presidente Gheddafi.
Sappiamo tutti che ancora ad oggi quella strage è ancora senza colpevoli con gli Usa che più volte sono stati accostati a quelle 81 vittime civili,quindi consiglio ai governanti olandesi molta pazienza se le indagini dovessero seguire l'iter italiano.


Aereo malese. Abbattuto per errore, l'obiettivo era Putin?


L'ipotesi è agghiacciante, ma plausibile. Che senso ha abbattere un aereo civile a 10.000 metri di quota? Chi ha i mezzi per farlo?
Nella zona del Donbass in cui è caduto l'aereo malese sono in corso da tempo combattimenti tra l'esercito dei golpisti di Kiev e le milizie russofone che vogliono rendersi indipendenti da Kiev e riunificarsi con la Russia. Ma soltanto le trupe fasciste ucraine, avendo "ereditato" i vecchi arsenali forniti dalla stessa Russia ai precedenti governi, possiedono i missili Buk capaci di raggiungere quella quota. I ribelli non ne possiedono, almeno ufficialmente; ed è difficile che possa essere altrimenti, visto l'ingombro che rappresentano e lo stoccaggio necessario, obbligatoriamente presso basi militari già note e di facile identificazione per l'aviazione ucraina (guidata dai satelliti spia statunitensi). Gli insorti dichiarano: "siamo in possesso solo di missili portatili Manpad, che hanno un raggio d’azione massimo di 3/4 mila metri. Con queste armi, nei giorni scorsi, hanno abbattuto diversi caccia e cargo ucraini che volavano a bassa quota.
Ma non è detto neppure che sia stato un missile terra-aria. L'ipotesi pià pericolosa è riportata da Repubblica, giornale che certo non può essere considerato filo-russo. Riprendendo un lancio d'agenzia Interfax e il rapporto proposto da Igor Strelkov, leader indiscusso dei ribelli russofoni della zona, l'inviato Nicola Lombardozzi racconta che "l'aereo sarebbe comparso sui cieli di Donetsk con in coda due caccia ucraini che lo seguivano fin da quando era passato su Kiev. Uno di questi avrebbe sparato raffiche di mitragliatric contro la carlinga. Ci sarebberostate due piccole esplosioni e poi una definitiva che avrebbe fatto a pezzi l'aereo".
Il movente? Qui interviene la notizia, peraltro confermata, secondo cui su quella stessa rotta - pochi minuti prima - era passato l'aereo presidenziale che riportava a casa Vladimir Putin, di rientro dalla sua vista di stato ai Caraibi (al termine di un lungo giro sudamericano, tra il Brasile e Cuba). Aereo che "ha gli stessi colori, bianco rosso e blu, della sfortunata compagnia asiatica". Mezz'ora prima i due aerei si "eranno incrociati sui cieli di Varsavia".
Se le cose sono andate in questo modo, significa che al mondo c'è gente che pensa di poter eliminare uno dei governanti più importanti del pianeta (qualsiasi sia il giudizio che si può dare su di lui), a capo di una potenza nucleare, così come era avvenuto sui cieli di Ustica, nel 1980, tentando di abbattere l'aereo su cui volava Muammar Gheddafi. Vi sembra rassicurante?

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