domenica 27 aprile 2014

EVENTO CANONIZZAZIONE,SOLDI E SPETTACOLO

Spaghetti Pope Spaghetti Popes (3D)
Oggi è il grande giorno della canonizzazione dei due papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II,e come contributo scelgo quello ironico di Don Zauker(http://donzauker.it/2014/04/26/gp2-e-g23/ )e mantenendo la stessa linea non giudico più di tanto questo evento per rispetto dei credenti,ma un paio di puntualizzazioni è giusto farle.
Innanzitutto sono due figure antitetiche l'una all'altra,perché se il papa bergamasco più volte era stato tacciato di aver avuto idee socialiste se non comuniste il secondo,il polacco,è stato uno dei personaggi più anticomunisti in assoluto dello scorso secolo.
Fermandomi solo su questo e comunque già seguendo il filo di molti loro discorsi passati alla storia si riesce a capire la differenza sostanziale di carattere,di umiltà e di spessore tra due dei massimi esponenti della chiesa cattolica,che verranno presentati allo show da papa Francesco e da papa Nazinger.
Un secondo ed ultimo punto che vorrei sottolineare è il grande movimento di denaro che circola attorno a questo avvenimento,con gadgets di svariata natura il tutto con le effigi dei due nuovi santi e che non si ferma alla giornata di oggi ma che guarda sia al passato ed al futuro,milioni di Lire prima e di Euro poi che arricchiscono le persone speculando sulla fede.
Per non parlare del denaro necessario per l'organizzazione della giornata di oggi,per l'accoglienza e la sicurezza dei fedeli cui il Vaticano ha contribuito in minima parte mentre per il resto sono soldi pubblici di tutti i contribuenti,cattolici e non.

GP2 E G23


In queste ultime ore, in rete, è tutto un fiorire di commenti e critiche circa la canonizzazione di Papa GP2 – KW e Papa G23 – AGR, anche da parte di nostri amici o di persone che comunque stimiamo.
E altrettanti sono i lettori e i conoscenti che ci invitano ad esprimerci e dire qualcosa contro questa carnevalata che andrà in scena domani, in piazza San Pietro (e su Sky, anche in 3D… a proposito della difficoltà di riuscire a dire qualcosa di grottesco quando la realtà supera la più assurda fantasia…).
Ma noi non diremo una parola contro queste canonizzazioni.
E non tanto perché non ce ne importi una sega, cosa peraltro vera e scolpita nel marmo, ma perché riconosciamo alla Chiesa Cattolica il pieno diritto di nominare santo chi cazzo le pare.
Criticare la canonizzazione di questo o quel personaggio, adducendo come motivazione che era amico dei dittatori fascisti, che non ha fatto niente contro i pedofili, che appiccicava le caccole sotto il davanzale, che era tifoso del Pisa etc… vuol comunque dire accettare di ragionare secondo le loro regole e le loro logiche (o assenza di esse).
Vuol dire farsi dettare, ancora una volta, le regole da questi ridicoli gonnelloni.
Che valore ha, in una società mediamente evoluta e laica, la nomina di santo?
Più o meno la stessa di Stregone, Hobgoblin, Cavaliere dello Zodiaco, X-Men o Jedi.
Certo, un santo andrà sui calendari senza doversi spogliare, ma non ci sembra un grande privilegio. Certo, intorno a alla sua figura fioriranno attività commerciali, come intorno a Prezzemolo è fiorita Gardaland, ma nessuno ci obbliga ad andarci.
Contestare questa o quella nomina, dicendo: “No, quello era una carogna, non è giusto farlo santo” equivale a riconoscere ed accettare un mondo dove esistono santi, madonne che piangono, Padripii e chi più ne ha più ne metta.
Equivale ad accettare di giocare secondo le loro regole.
Ma noi quelle regole non le riconosciamo e non crediamo di essere anticlericali o anti niente, siamo solo persone ragionevoli.
Sono loro che sono anti qualcosa: antiragione, anticritica, antilogica, anticonoscenza, etc…
E finché stanno nel loro mondo di fantasia, nel loro gioco di ruolo, possono fare quello che vogliono, ci mancherebbe altro.
Noi non vogliamo semplicemente giocare, grazie.
Anche per questo, facciamo un nuovo Don Zauker.

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