martedì 23 ottobre 2012

BOLOGNA NON CAGA-POUND


L'appuntamento con la protesta che si terrà a Bologna il prossimo mese per chiudere la sede di Cagapound nel quartiere Murri è ancora lontano,ma è importante avere questo lasso di tempo per poter informarsi bene,per chi non lo sappia,chi sono e che cosa fanno questi autoproclamati"fascisti del terzo millennio"che sotto altri nomi e mascherati da fantomatiche"associazioni culturali"promouvono l'ideologia fascista e razzista in Italia.
Questi ratti neri che agiscono sotto la protezione di polizia e di certi politici malavitosi con raid e incursioni stanno assaltando immigrati,antifascisti e chi secondo loro sia diverso e non conforme al cameratismo fascista che in maniera confusa e vana vanno predicando.
L'articolo preso è un comunicato redatto dal Coordinamento antifascista Murri che per la data di sabato 24 novembre prossimo hanno organizzato una manifestazione popolare per far sì che la fogna bolognese di Ca$$a Pound aperta con coperture(si vergognano pure loro credo)sia chiusa.
[BO] sab 24 nov h.15: corteo: “Chiudiamo Casapound!”
Mentre in giro per l’Italia si susseguono i raid squadristi di CasaPound, a Bologna il Coordinamento Antifascista Murri lancia un appello per una manifestazione “popolare e  determinata” contro la sede neofascista aperta in via Malvolta, sabato 24 novembre 2012 alle 15 da Piazza Carducci.
Alcuni mesi fa i fascisti di CasaPound hanno aperto una loro sede in via Malvolta 16/d, nel quartiere Murri a Bologna, di nascosto, dietro la copertura di una fantomatica associazione culturale, dal nome sinistro: “Sole e acciaio”. Come residenti nel quartiere abbiamo sentito l’esigenza di tenere monitorate le loro attività, come prima forma di autodifesa. Pur provenendo da esperienze e realtà diverse siamo oggi unite dall’ideale antifascista e da una necessità non rimandabile: togliere qualsiasi agibilità alla propaganda dei fascisti e chiudere la sede di via Malvolta 16/d.
I cosiddetti fascisti del terzo millennio (come si definiscono pubblicamente) utilizzano le armi del mimetismo che hanno ereditato dai loro “padri” di Terza Posizione e mostrano un volto affabile e giovanile per cercare di imbonirci. Nella loro demagogia vogliono rifarsi a un supposto “fascismo delle origini”, venato di vitalismo e irrazionalismo, vicino a D’Annunzio, Fiume e al “diciannovismo” (dal 1919, anno di fondazione dei fasci di combattimento).
Dietro c’è la violenza squadrista: bastonate agli studenti che protestavano contro la controriforma Gelmini nel 2008 a Piazza Navona, coltellate ai gay e agli “alternativi”, infinite aggressioni a compagni o semplici dissidenti su e giù per l’Italia, fino all’assassinio: nel dicembre 2011 un militante di CasaPound, Gianluca Casseri, spara a bruciapelo ad alcuni venditori ambulanti senegalesi, a Firenze; ne ammazza due e ferisce altri tre, in quella che è una vera e propria esecuzione razzista.
Questi sono i pericoli. Per contrastare tutto ciò abbiamo iniziato un’attività pubblica nel quartiere e nella città: con regolari volantinaggi e affissioni, e attuando due iniziative simboliche, intitolando una rotatoria all’antifascista Emilio Bassi e dando vita a un presidio partecipato di fronte alla targa che ricorda il ruolo delle donne antifasciste nella Resistenza, presso il parco Renata Viganò, opera sfregiata con un fascio littorio la notte subito precedente alla nostra iniziativa.
Noi crediamo anche che i veri nemici siano i padroni, gli speculatori e tutti quegli apparati statali e sovrastatali che ci stanno facendo pagare con lacrime e sangue una crisi finanziaria di cui hanno l’esclusiva responsabilità., per questo ci siamo dati tre parole d’ordine: internazionalismo, libertà e giustizia sociale. Questi sono i nostri valori.
I fascisti di via Malvolta costituiscono un ostacolo nell’affermazione di questi valori perché sono, come tutti i loro camerati, a fianco dei padroni contro i lavoratori e al fianco della polizia contro chiunque si ribelli a un ordine ingiusto. Lo dimostra ad esempio il recente appoggio di CasaPound alle politiche del padrone dell’Ilva di Taranto Riva, noto sfruttatore ed affamatore, assassino inquinatore di una popolazione e del suo intero territorio.
La nostra netta percezione oggi è che i fascisti di via Malvolta tentino di allargare la propria sfera d’azione: adesivi, scritte, manifesti, aperitivi sul marciapiede, una sede aperta diversi giorni a settimana e la prima iniziativa pubblica il 13 ottobre scorso, conclusasi lungo la strada al grido di “Duce Duce”, sotto l’occhio protettivo carabinieri.
Tutto ciò è ostacolato spontaneamente dalla gente del quartiere che rimuove gli adesivi, copre le scritte, appende striscioni antifascisti e si riprende le strade (come è avvenuto lo stesso 13 ottobre), ma avviene anche nel silenzio assordante delle istituzioni, dal quartiere al comune.
Noi non resteremo a guardare: l’attività spontanea degli abitanti del quartiere merita l’appoggio di tutti-e. Proponiamo quindi alle donne e agli uomini liberi, e alle loro associazioni, una manifestazione, popolare e determinata, nel pomeriggio di sabato 24 novembre.
Sabato 24 novembre manifestazione ore 15 piazza Carducci
Chiudiamo le sedi dei fascisti! Chiudiamo Casa Pound!
Coordinamento Antifascista Murri

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