sabato 26 novembre 2011

SAREMMO ALLE COMICHE SE...

Il"se"che è posto alla fine del titolo del post odierno è dovuto alla drammaticità che lo stalking diciamo vero e proprio(questo mi sembra una buffonata ma è solo un mio parere personale)comporta alla realtà quotidiana dei nostri tempi e che non merita nemmeno di essere messo al confronto di ciò che il sito cremasco"Crema on-line"posta oggi(http://www.cremaonline.it/articolo.asp?ID=15473) sulle pagine del proprio sito.
Passato il reciproco amore il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso ha denunciato stamani l'ex consigliere comunale ed ex candidato sindaco della città Luigi Dossena,leghista della prima ora che ultimamente non sa nemmeno lui da che parte politica pende per il motivo che riporto ora.
La cronaca riporta ciò che è accaduto nel giro delle ultime settimane,con le insistenti provocazioni verbali del Dossena culminate con una aggressione con calci al sindaco che sentitosi minacciato ha denunciato il responsabile alle autorità competenti.
I calci in culo Bruttomesso se li sarebbe meritati da molto tempo,ma che a darglieli fosse stato proprio un suo compare anche se allontanatosi negli ultimi tempi è tutto un altro dire!
Seguiremo gli sviluppi della querelle tutta interna alla politica di destra cremasca e vedremo se le risate continueranno.

Stalking, la polizia ha arrestato Luigi Dossena. Ieri il parapiglia all'esterno della farmacia del sindaco Bruno Bruttomesso, oggi al tribunale di Crema il processo per direttissima
di Andrea Galvani
(direttore@cremaonline.it)
Crema - E' stato arrestato stamattina con l'accusa di stalking e sarà processato per direttissima oggi pomeriggio alle 15 presso il tribunale di Crema. Luigi Dossena, classe 1952, candidato sindaco durante la passata tornata elettorale per la Lista Gerundo era stato denunciato martedì scorso per stalking. Il sindaco Bruno Bruttomesso ripercorre la vicenda: "negli ultimi giorni Dossena sostava continuamente sotto le finestre del mio ufficio a insultarmi. Molti dipendenti erano impauriti, il segretario generale Cattaneo doveva addirittura uscire da una porta posteriore. Dossena la fa passare come propaganda politica, ma qui si è andati ben oltre".

I calci nel sedere
Ieri il sindaco, il figlio e un dipendente avevano fatto un sopralluogo al cantiere del nuovo studio medico di piazza Marconi. Di ritorno alla farmacia di via Verdi hanno incrociato Dossena: "ha preso a insultarmi come fa di solito. Mio figlio è intervenuto in mia difesa, gli ha detto 'per favore adesso piantala, finiscila', ma lui niente. Mio figlio nel frattempo è rientrato in negozio e Dossena a questo punto mi ha sferrato un calcio dicendo 'ooh.. finalmente son riuscito a darti un calcio nel culo'". Il figlio del sindaco, avvertito da una commessa, è uscito di corsa: tra lui e Dossena sono volati degli sputi, poi gli spintoni, con Dossena che sarebbe cascato sopra una bicicletta lamentando poi di essere stato malmenato.

Il pronto soccorso
"Fuori dalla farmacia - prosegue Bruttomesso - c'era un signore che ha visto la scena e ha chiamato la polizia. E' stato chiamato il commissariato, la polizia è arrivata in due minuti ma Dossena non c'era già più, era già scappato". Gli agenti hanno raccolto le testimonianze, mentre Bruttomesso, che era molto agitato, è stato accompagnato al pronto soccorso. "Dossena mi ha dato due calci, sinceramente non mi ha fatto male ma ho dovuto prendere dei tranquillanti. Sono mesi che mi ha preso di mira. Si presenta in consiglio comunale con insulti e cartelli, mi aspetta fuori dalla farmacia. Insomma, dico io: la situazione ora è insostenibile. Cosa facciamo, aspettiamo che venga con un coltello?"

L'arresto
Stamattina alle 8.30 il sindaco era in farmacia quando gli è stato detto che all'esterno si era ripresentato Dossena. "Credevo che dopo la giornata di ieri non si sarebbe più ripresentato. Invece.. ma io non sono neanche uscito, ho alzato la cornetta e ho avvertito il commissariato". In breve Luigi Dossena è stato preso in consegna dalla polizia e trasferito in commissariato, dove si trova ora in stato di arresto. Alle 15 il processo per direttissima.

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