martedì 21 ottobre 2014

RENZI E L'UOMO QUALUNQUE

Breve commento all'articolo di Contropiano(http://contropiano.org/politica/item/26988-tecnica-della-presa-per-i-fondelli-il-renzi-style )che potrebbe far venire alla memoria illustri precedenti che hanno avuto l'onore e l'onere di rappresentare la Presidenza del Consiglio italiano e che mediaticamente hanno avuto l'hanno tutt'ora come nel caso di Renzi,la capacità di essere onnipresenti ed il modo di sparar talmente tante cazzate da farle sembrare vere.
Ovvio che mi sto riferendo soprattutto a Berlusconi che ha fatto dell'impressionante mole di presenza televisiva una parte importante del proprio successo,sul modo in cui le cazzate di cui sopra,diciamo pure le balle anche grossolane che se ripetute possono diventare verità in un paese come l'Italia e non solo.
La tendenza di Renzi di immedesimarsi come scritto qui sotto nella "gente" e nell'uomo qualunque,il famoso italiano medio solitamente abbastanza rincoglionito e coatto da prendere per buono tutto quello che gli viene proposto alla televisione,è una grande fortuna per l'ex sindaco fiorentino che da questo trae giovamento e consenso.

Tecnica della presa per i fondelli,il Renzi-style.

Può sembrare stucchevole soffermarsi ogni tanto sulle tecniche retoriche usate da Renzi, ma è purtroppo utile e necessario. Limitarsi, ogni volta che spara una cazzata, a dire "menzogna! vergognati!" dopo un po' diventa inutile (fa conto anche su questo "effetto ripetizione"); e chi prova ad anzare i toni inevitabilmente finisce per scadere nell'insulto o nella "stecca", come accade al cantante che prova a salire oltre i suoi limiti fisiologici.
Prendiamo una delle ultime uscite: "Per la prima volta il premier non va in tv a dire dove prende i soldi ma decide 18 milioni in meno, stiamo restituendo ciò che la gente ha diritto di avere. E' da 20 anni che pagano solo le famiglie e ora che paghino anche Comuni e Regioni".
Parlava al Tg1, ha confuso i milioni con i miliardi (è una banale lapsus, per uno che tratta soldi non suoi), ma la tecnica esce fuori chiara lo stesso.
Lui è "innovativo" per definizione, quindi è sempre "la prima volta che...". Se si dovessero rileggere i suoi discorsi da quando veste indegnamente i panni del premier potremmo probabilmente scoprire che è una delle sue  frasi più frequenti.
In secondo luogo, lui è "la gente", si sostituisce integralmente alle persone reali; cerca di incarnare "l'uomo qualunque" alle prese con burocrazia, fisco, maneggi, complotti, ruberie. E indica al suo simile il "nemico" contro cui indirizzare tutta la propria frustrazione. In questo caso sono le Regioni (un carrozzone immondo, indifendibile sotto quasi ogni aspetto; ma che forniscono servizi pubblici essenziali come la sanità, una parte consistente del trasporto locale, ecc); prima erano state le provincie, i lavoratori pubblici e i funzionari dello Stato, tutti sbrigativamente racchiusi sotto la definizione insultante di "burocrati" (come se l'infermiera e il manager avessero identiche responsabilità e "privilegi"). Di volta in volta può esserlo chiunque: il lavoratore coperto da un contratto a tempo indeterminato e art. 18 rispetto ad un precario (che non è necessariamente un "ggiòvane", anzi...), chi risiede in un alloggio pubblico rispetto a chi paga un affitto o un mutuo. Ecc.
I ruoli di "nemico privilegiato" e "figura sociale da compensare" sono intercambiabili. Il punto è che il governo, o meglio: la figura del premier, deve restare "al di sopra" della ressa, come un angelo custode che si posa di fiore in fiore.
Si dirà: però è bravo a comunicare, riesce a convincere... Certamente. Però si dovebbe sottolineare altrettanto il monopolio di fatto che esercita su tutti mezzi di comunicazione. Nessun altro soggetto - e men che mai d'opposizione - si avvicina minimamente al suo livello di occupazione dei media.
E altrettanto si deve sottolineare il fato che la sua "comunicazione" è priva di contenuto, quindi non criticabile mai nel merito. Banalità e diversivo verso un nemico di comodo, tutto qui. Per provare a contestare le sue cifre, ad esempio, bisogna chiamare Crozza che imita una sua conferenza stampa.
Si dirà: ma llora dovrebbe essere facile rovesciare l'ordine del discorso e dimostrare che ci sta prendendo per il culo. Sì, certo. Basta convincere tutti i media mainstream a darti una settimana di seguito per il tuo discorso....
E' una questione di "potenza di fuoco", non di intelligenza, "bravura", "capacità di comunicare". Un regime si vede anche da questo. O soprattutto.

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