martedì 7 gennaio 2014

BUON ANNO?

ggodyear
I telegiornali oggi hanno parlato della protesta insolita ma non una novità,dei lavoratori in sciopero della Goodyear di Amiens che hanno sequestrato due manager all'interno della fabbrica con l'intenzione di proseguire ad oltranza fino a quando non abbiano rassicurazioni sul loro posto di lavoro più che in bilico.
Infatti questa azienda,che nonostante la crisi gode di buona salute,rischierebbe la chiusura totale solo per convenienza borsistica,ed i milleduecento operai francesi si ritroverebbero a fine mese a culo a terra senza nessuna possibilità,per ora,di mantenere il posto.
L'articolo preso da Infoaut parla della cronaca ancora in evoluzione e aggiungo un altro contributo che risale all'ottobre scorso dell'Ansa(https://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/industriamercato/2013/10/22/Torna-Titan-patata-bollente-sito-Goodyear-Amiens_9499099.html ).


Francia, operai Goodyear sequestrano due manager contro i licenziamenti.


Gli operai della fabbrica Goodyear di Amiens, nord della Francia, hanno deciso di reagire in maniera forte all'annunciata chiusura dello stabilimento. Sulla scorta di una pratica già messa in campo negli scorsi anni in diverse altre fabbriche d'Oltralpe, hanno deciso di sequestrare due dirigenti in una delle sale conferenze dell'impianto; dichiarando di voler continuare il “sequestro” fino a quando non sarebbero arrivate rassicurazioni sui loro posti di lavoro, minacciati nella loro stabilità dalla chiusura della fabbrica.
La porta della sala dove sono stati sequestrati i manager, che sono il direttore di produzione e quello delle risorse umane, è stata bloccata con un grosso pneumatico per trattori, mentre solo alcuni giornalisti hanno avuto il permesso di accedere alla stanza. Più di 1000 sono le persone impiegate nella ditta, mentre nei prossimi giorni dovrebbero arrivare le prime lettere di licenziamento: fatto che ha spinto i lavoratori a iniziare la “trattativa” in maniera decisa sin da oggi. Il management aveva annunciato il 31 gennaio scorso la chiusura dell'impianto, e da quel giorno non si è trovato nessun accordo tra padroni e lavoratori.
Secondo Repubblica, “gli operai chiedono 80mila euro in cambio della liberazione dei capi, più 2.500 euro per ogni anno lavorato, oltre a un tavolo di confronto con il prefetto e il direttore delle risorse umane”. Per il Corriere invece, “La vicenda della Goodyear di Amiens è diventata un caso importante per molti motivi: proprio qui l’allora candidato presidenziale François Hollande promise in campagna elettorale una legge contro i cosiddetti licenziamenti di convenienza borsistica, quelli decisi non perché una fabbrica non è redditizia ma al puro scopo di fare salire le azioni (la Cgt sostiene che i ricavi di Amiens negli ultimi mesi sono aumentati del 51%).”
Mentre scriviamo intanto i due dirigenti sono tuttora bloccati dai lavoratori, in attesa di domani, quando dovrebbe esserci un incontro tra dirigenza e lavoratori che dovrebbe fare il punto su quanto riguarda il futuro occupazionale e di reddito di questi ultimi.

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