giovedì 8 marzo 2012

SOLIDARIETA' CON LO STATO ED IL POPOLO INDIANO

Email appena inviata all'ambasciata indiana a Roma.

SOLIDARIETA’ CON LO STATO ED IL POPOLO INDIANO.
Gentili rappresentanti del popolo indiano in Italia,ho sentito la necessità di inviarVi questa missiva in quanto sono venuto a sapere che più quotidiani ed associazioni fasciste del mio paese hanno invitato i propri lettori e camerati a spedirVi email di protesta per l’ormai nota vicenda dei due assassini italiani in divisa che hanno provocato la morte di due pescatori nel mare antistante le coste del Kerala.
Dovete,e certamente lo sapete pure Voi,che certe manifestazioni di protesta provocano reazioni come quelle auspicate dai suddetti personaggi in numero discreto,e che comunque la maggioranza delle persone che giustamente la pensano come il Vostro governo stanno zitte proprio per il fatto d’essere convinte di stare nella ragione e nel frattempo si vergognano di essere rappresentati all’estero da simili personaggi che infangano il nome dell’Italia nel resto del mondo.
Mi sono sentito di scrivere queste poche righe credo anche a nome di molti miei connazionali che s’indignano di essere rappresentati da politici e burocrati ottusi che fanno del populismo e del falso onor di patria uno slogan per mettersi in evidenza davanti a televisioni e giornali,e che negano l’evidenza dei fatti anche se penso sia giusto che i due assassini abbiano diritto ad un regolare processo e se colpevoli ad una condanna,ovviamente in India e non in Italia!
Sono persuaso del fatto che chi commetta un reato in un paese straniero debba essere giudicato e nell’eventualità perseguito secondo i canoni del paese ospitante:sono sicuro,facendo un esempio,se nel caso che una persona venga trovata con qualche grammo di eroina in Iran(dove in tale circostanza si verrebbe quasi certamente condannati a morte)se la possa cavare con un processo in Italia dove per lo stesso crimine non verrebbe nemmeno arrestata.
Per il motivo cui Vi ho scritto se la giurisdizione passasse nelle mani della (in)giustizia nostrana non solo i due marò verrebbero rilasciati,ma ce li troveremmo con promozioni militari e a far presenza in vari salotti televisivi.
Sono stato ospite del vostro magnifico paese,sia dal punto di vista naturalistico e anche tramite tutti gli abitanti conosciuti sempre disponibili e cordiali,due volte, sempre rispettando la Vostra cultura e le Vostre regole com’è giusto che sia:se un paio di quelli che dovrebbero essere i nostri “delegati” abbiano sbagliato è giusto che paghino e mi scuso per loro che di certo non rappresentano me e nemmeno la maggior parte degli italiani.
Vorrei concludere e onestamente penso di aver dimenticato qualcosa nell’impeto dello scrivere,che se proprio dovreste accettare di riportarceli a casa che sia(non so se c’è in India e nel Kerala la pena di morte)solo in una bara ammantata dal tricolore.

Nessun commento: