sabato 17 marzo 2012

LA FUCINA DI ASSASSINI

Breve articolo che parla nuovamente degli interventi"umanitari"e che sono in realtà vere e proprie invasioni e guerre,facendo riferimento sempre al soldato americano impazzito che ha massacrato sedici civili(e ora si pensa che prima dell'eccidio si sia macchiato pure di uno stupro),vedi il link http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2012/03/missione-di-incapace.html .
La caserma che ha forgiato il pluriomicida in divisa è indicata come una fabbrica di assassini e che molti veterani di queste missioni abbiano sviluppato enormi problemi comportamentali con picchi di suicidi spropositati.
La Joint Base Lewis-McChord di Tacoma vicino a Seattle è una fucina di macchine da guerra che nella vita spesso sono diventati assassini,stupratori,tossicodipendenti e criminali:il cinema statunitense e non solo riporta alla memoria i noti metodi di addestramento a dir poco duri sia dal punto di vista fisico e soprattutto mentale,che sommato a quello che si vive in guerra provocano questi stati di tracollo umano,quindi c'è solo da ribadire che tutte queste missioni mascherate con motivazioni di pace e create per motivi economici terminino al più presto.
Articolo preso da Senza Soste.

La fabbrica dei criminali in divisa.
Il sergente dell’esercito americano responsabile (unico?) della strage di civili afgani a Panjwai non proviene da una caserma qualsiasi, ma dalla più malfamata base militare degli Stati Uniti: la gigantesca Joint Base Lewis-McChord di Tacoma, nei pressi di Seattle.
E’ la stessa caserma da cui provenivano i soldati del ‘Kill Team’ del sergente Calvin Gibbs: quelli che nel 2010 se ne andavano in giro, sempre nella provincia di Kandahar, a uccidere civili afgani a sangue freddo per poi scattarsi foto sorridenti vicino ai loro cadaveri ai quali strappavano i denti per tenerseli come trofei. “Come si fa con le corna di un cervo che hai abbattuto”, spiegò freddo il sergente Gibbs al processo.
Dall’inizio delle guerre post-11 settembre, la Lewis-McChord – definita dalla rivista militare Stars&Stripes “la caserma più problematica dell’esercito Usa” – è diventata una vera e propria fabbrica di reduci di guerra psicopatici, regolarmente rispediti al fronte: qui si registra il più elevato tasso di suicidi e di sindromi mentali post-traumatiche (Ptsd) degli Usa e una lista di violenze e crimini commessi da veterani che non ha confronti.
L’ultimo caso, di gennaio, sembra ricalcato sulla trama del primo Rambo: il soldato semplice Brandon Barnes, reduce dalla guerra in Iraq, ha uno scontro a fuoco con dei ranger tra i boschi nei pressi della base, ne uccide uno e si dà alla fuga tra le montagne, fino a morire di freddo affogando in un ruscello.
In altri casi, i reduci della Lewis-McChord hanno ucciso agenti di polizia, commilitoni, mogli e figli.
L’autore del massacro di domenica, reduce da tre missioni in Iraq e in Afghanistan da dicembre, “non è un soldato canaglia: è la Lewis-McChord a essere una caserma canaglia”, ha commentato Jorge Gonzalez, direttore di GI Voice (organo dell’associazione di veterani anti-guerra Coffee Strong). “Da tempo chiediamo un’inchiesta parlamentare su quella base, teatro di così tanti episodi negativi”.
“In dieci anni – ha aggiunto Gonzales – la Lewis-McChord ha prodotto la strage di Panjwai, il Kill Team, un’epidemia di suicidi e di tossicodipendenza, omicidi e abusi sessuali, violenze domestiche contro le donne, compresa una figlia annegata con waterboarding e molto altro ancora. Tutto questo non è opera di qualche mela marcia, ma prodotto della sistematica disumanizzazione dei soldati di questa caserma. Tutto ciò continuerà fino a quando continueranno le guerre”.
Enrico Piovesana
tratto da http://www.eilmensile.it

Nessun commento: