Sia infatti il governo Monti che i parlamentari,ivi compresi quelli che dovrebbero essere maggiormente progressisti,ultimamente"prendono le distanze"da chi nel suo più o meno piccolo alza la testa per protestare e per mandarli tutti a casa.
Si prendono le distanze dai No Tav,dai sindacati,dalla classe operaia e dai lavoratori precari e i disoccupati perché si fanno sentire,e lorsignori temono che queste voci arrivino al di fuori dell'Italia,hanno paura che da noi si scatenti un'Atene o peggio,e allora accantonano queste categorie tacciandole come classi di violenti e terroristi.
Emblematica questa frase presa dal pezzo e che dovrebbe essere stimolo per tutti:"...a forza di prendere le distanze, ci sembra che certi personaggi, soprattutto delle cosiddetta sinistra, si siano allontanati un po’ troppo dalla realtà e dalla gente.
Per questo ci sembra sia giunto il momento di prendere le distanze da loro.
Noi prendiamo le distanze da chi non si schiera, da chi non s’incazza...".
Così è e cosi dovrebbe essere,chi è indifferente rimarrà sempre nella merda e poi deve stare zitto e non lamentarsi.
Mind the Gap
27 marzo 2012
Da qualche tempo va di moda prendere le distanze.
Specialmente in tv e sui giornali.
Prima ancora di ascoltare quello che hanno da dire, si invitano politici, opinionisti e semplici commentatori a prendere le distanze.
Dobbiamo prendere le distanze:
Ecco, a forza di prendere le distanze, ci sembra che certi personaggi, soprattutto delle cosiddetta sinistra, si siano allontanati un po’ troppo dalla realtà e dalla gente.
Per questo ci sembra sia giunto il momento di prendere le distanze da loro.
Noi prendiamo le distanze da chi non si schiera, da chi non s’incazza, da chi non lotta e non bestemmia il Cristo Re.
Perché ora più che mai è il momento di schierarsi, di incazzarsi, di lottare e di bestemmiare la Virgo Fidelis.
Non potete chiederci di restare indifferenti.
Noi odiamo gli indifferenti.
Specialmente in tv e sui giornali.
Prima ancora di ascoltare quello che hanno da dire, si invitano politici, opinionisti e semplici commentatori a prendere le distanze.
Dobbiamo prendere le distanze:
- Dalla Cgil che sa solo scioperare;
- dai No-Tav che sono contro il progresso;
- da quelli che tirano i sassi, perché sono violenti;
- da quelli che salgono sui tetti e sulle torri, perché sono estremisti;
- dalla Fiom, che non capisce le ragioni degli imprenditori;
- dalla signora con la maglietta contro la Fornero, perché istiga al terrorismo;
- dai pastori sardi, che in fondo non son mica produttori di latte lombardi;
- dai terremotati dell’Aquila che ancora protestano, perché il loro momento di gloria è ormai passato;
- dai precari, perché sono tutti sfigati o bamboccioni;
- dall’operaio sardo che mandò in culo Castelli, perché istiga alla maleducazione;
Ecco, a forza di prendere le distanze, ci sembra che certi personaggi, soprattutto delle cosiddetta sinistra, si siano allontanati un po’ troppo dalla realtà e dalla gente.
Per questo ci sembra sia giunto il momento di prendere le distanze da loro.
Noi prendiamo le distanze da chi non si schiera, da chi non s’incazza, da chi non lotta e non bestemmia il Cristo Re.
Perché ora più che mai è il momento di schierarsi, di incazzarsi, di lottare e di bestemmiare la Virgo Fidelis.
Non potete chiederci di restare indifferenti.
Noi odiamo gli indifferenti.
Nessun commento:
Posta un commento