sabato 28 novembre 2009

CROCI E BESTEMMIE

Com'è prassi ormai ben consolidata ecco uno scivolone tra i tanti che un deficiente della Lega Nord ha effettuato nel scivoloso territorio genovese da sempre territorio di grande memoria partigiana ostentando da un lato la presunta religiosità del popolo padano riscoperta per l'occasione visto le polemiche nate dal crocefisso sì e crocefisso no.
Da un lato il"fervore"ecclesiastico contrapposto nella stessa persona alla bestemmia eresia per i cristiani osservanti e praticanti!
Il crocefisso di per sè è un simbolo tra i più belli che un'icona voglia poter rappresentare identificando nel Cristo l'unione e la fratellanza di tutti i popoli,l'essere tutti sullo stesso piano dell'umiltà e dell'uguaglianza,l'amore verso il prossimo che trascende tutto ciò che di cattivo e ingiusto l'attualità ci pone davanti.
Peccato che poi tutto di questo rimanga per la maggior parte dei casi,dei comportamenti delle persone cattoliche,solo teoria che mal s'accompagna alla pratica di tutti i giorni,un'ipocrisia confusa e totale che devia gli insegnamenti buoni di un pensiero verso un nulla di fatto che fa ricadere nell'utopia tutti i buoni propositi di parole cadute nel vuoto.
Essendo un simbolo religioso come molti altri(intendiamoci che tutte le dottrine almeno sulla carta abbiano valenze positive)è però un compromesso col libero pensiero e la libera capacità dell'uomo di potersi legittimare attraverso un persorso che rifiuti l'idea che esista un essere supremo cui sacrificarsi con preghiere e offerte pronti all'idea che tutte le disgrazie che accadono al mondo abbiano un senso legato a uno o più entità superiori.
L'articolo proposto è tratto da Indymedia Lombardia(presa dall'Ansa)e narra una storia zeppa di menzogna,bigotteria,razzismo ed ignoranza,ovvero la solita favola leghista.
Crocifisso: leghista fa volantinaggio ma litiga e bestemmia.

Crocifisso: leghista fa volantinaggio ma litiga e bestemmiaGenova, movimentata campagna per la raccolta di firme.
GENOVA- Con in mano i volantini per difendere il crocifisso, un attivista della Lega Nord Liguria si é fatto scappare una serie di bestemmie stamani a Genova durante una animata discussione con un passante che la pensava diversamente. E' accaduto nella centrale Piazza De Ferrari, dove la Lega Nord ha allestito un gazebo per raccogliere firme per mantenere i crocifissi nelle scuole.
Verso le 11.20, un attivista del partito che distribuiva volantini ha iniziato a discutere animatamente con un passante che la pensava diversamente. In pochi secondi si è passati agli insulti e l'attivista, un uomo sui cinquant'anni, ha dato uno spintone all'altro, un uomo sui 60 anni. Sono intervenuti alcuni attivisti che hanno cercato di dividere i contendenti ma a quel punto il leghista ha perso il controllo e ha iniziato a urlare bestemmie tra lo stupore dei passanti. Sono intervenuti due agenti della Digos ai quali l'uomo ha spiegato di aver agito così perché da poco aveva perso il lavoro e l'altro gli aveva detto di "andare a lavorare".
L'episodio ha seguito un altro concitato scambio di opinioni in piazza stamani tra il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, e alcuni attivisti della Lega Nord, tra cui il segretario provinciale Edoardo Rixi, impegnati anche loro a distribuire crocifissi e a raccogliere firme a favore della loro presenza nelle scuole.
All'esterno di un gazebo era appeso un cartello con scritto che la Vincenzi è "molto legata alla comunita' islamica" e l'accusa di "non curarsi del suo popolo, ma dei nomadi e dei clandestini". Passando per la piazza il sindaco lo ha visto, si é diretta decisa verso il gazebo e ha detto: "fate le petizioni che volete, ma non dite falsita'".
Ne' e' nata una discussione molto animata con Rixi e alcune persone che si erano fermate a firmare e che l'hanno a loro volta accusata di "dare le case agli immigrati che rubano e di combattere contro il crocifisso". "Mettere poveri contro poveri è la cosa peggiore che si possa fare" ha replicato il primo cittadino, che sul crocifisso ha aggiunto: "io mi batto a favore della laicità dello Stato, ma non ho mai fatto battaglie 'contro' il crocifisso". Mentre era in corso la discussione sono arrivati anche una ventina di attivisti dei centri sociali che hanno intonato cori contro la Lega. E' intervenuta la polizia, che si è frapposta tra gli attivisti e il gazebo per evitare incidenti. Nel frattempo, il sindaco Vincenzi ha lasciato la piazza.

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