venerdì 6 novembre 2009

ABBUSI DEI CARABBINIERI

L'arma benemerita dei carabinieri si è resa protagonista negativa per l'ennesima volta di un grave atto di abuso di potere con la denuncia di un'autista della Compagni Trasporti Pubblici napoletana fermato,picchiato e portato in caserma un paio di giorni addietro.
L'unica sua colpa quella di non aver visto una pattuglia dei carabinieri ad un semaforo e non aver dato loro la precedenza(senza lampeggianti nè sirene):ciò è costato un pugno in faccia,l'interruzione di un servizio pubblico(portare a destinazione la gente seduta su un pullman)e una denuncia per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Questa vicenda di soprusi è spiegata nell'articolo de"La Repubblica"nella cronaca di Napoli a firma di Irene De Arcangelis tratta da Indymedia Napoli e la riporto senza la controparte in quanto inutle e menzognera come tutti i comunicati di queste merde dove loro non hanno mai colpa e anche se ce l'avessero mica chiedono scusa o la paghino in termini civili(in quanto loro stessi incivili)o penali.
Questi episodi fanno sì che l'opinione sia pubblica che mia tracci un giudizio molto negativo sul loro operato a scapito della parte non marcia dell'arma(pochissimi eletti)che vengono accostati ai loro colleghi che del rispetto e del servire la gente,che dovrebbe essere il loro pane,se ne fregano apertamente.
Invece sia in Italia che all'estero la democrazia che"difendono"ed esportano è fatta di episodi criminosi,uccisioni,corruzioni,pestaggi ed un continuo abuso di potere.
Autista di un bus denuncia "Picchiato dai carabinieri".

Ultima corsa, ore 22.25, della linea A4R sulla tratta Napoli-Afragola della Compagnia Trasporti Pubblici. Il signor Pasquale C., ventisette anni di lavoro inappuntabile e un encomio per la sua professionalità, è appena partito da piazza Garibaldi con otto passeggeri a bordo. Corso Garibaldi, via Don Bosco, largo del Pianto. Qui si ferma sulla metà sinistra della corsia, in attesa di girare per viale Maddalena, perché il semaforo è rosso. È lui stesso a proseguire nel racconto: «Quando il semaforo diventa verde imbocco viale Maddalena, e in quel momento vengo affiancato da una gazzella dei carabinieri. Il militare lato passeggero apre il finestrino e mi fa segno, come a dirmi: "Guarda dove vai, accosta". Così ubbidisco, anche se non avrei mai potuto vedere la gazzella dei carabinieri arrivare. Erano dietro di me e non avevano la sirena accesa. Ma quando ho accostato mi hanno ordinato di scendere».
Il signor Pasquale scende, ma è perplesso: non capisce perché deve lasciare il posto guida. Ma fa quello che gli viene detto e intanto prende il cellulare per avvertire i superiori di quanto sta accadendo. Spiega ai militari (mentre arrivano altre due gazzelle): «Devo avvertire, non posso lasciare il mezzo». E loro di rimando: «Salga in auto». «Questo è arbitrio, non posso credere che questo sia il comportamento dell´Arma», ribatte l´autista. «È stato allora che ho detto che li avrei denunciati, ma uno di loro mi ha sferrato un pugno in pieno volto - ricorda il signor Pasquale - mentre io ho cominciato a urlare chiedendo aiuto ai passeggeri. Intanto però mi hanno fatto salire con la forza sulla gazzella, mi hanno portato in caserma. Mi hanno lasciato solo in una stanza con un carabiniere che ha cominciato a chiedermi se ero stressato, se avevo problemi e perché avevo inveito contro i carabinieri. Ma io non avevo fatto niente, così ho aspettato l´arrivo dei miei superiori. E alla fine sono uscito dalla caserma con una denuncia».
«L´autista - dicono i carabinieri limitandosi alla lettura degli atti - è stato denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale». Il signor Pasquale è però ben conosciuto in azienda. Si sa che è un dipendente modello. Così sulla vicenda interviene la Filt Cgil. «Lo hanno accusato di aver intralciato il passaggio dei carabinieri mentre ciò era dovuto esclusivamente a problemi di viabilità e lunghezza del mezzo - si legge nella nota -. Ed è stato interrotto il servizio pubblico. Può un lavoratore da tutti riconosciuto come onesto, riflessivo, altruista e professionale trasformarsi improvvisamente in persona che offende i carabinieri senza motivo?». Per ora sono stati rintracciati per testimoniare a favore del signor Pasquale due dei passeggeri di quella sera.

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