domenica 8 novembre 2009

CONSIDERAZIONI DOPO VENT'ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO

Qualsiasi muro costruito per dividere la gente,qualunque interferenza imposta alla libertà personale di un uomo di poter visitare,frequentare,conoscere e comprendere un'altra persona ed un altro popolo è un atto abominevole che va contro tutti i diritti e le dignità umane.
Dopo questa doverosa premessa il caso più famoso e discusso degli ultimi cinquant'anni è stato quello del muro di Berlino la cui caduta è avvenuta il 9 novembre di vent'anni fa,evento celebrato in tutto il mondo come la data ufficiale della caduta del comunismo.
L'enfasi e l'attenzione riportata da tutti i massmedia nostrani ed internazionali di quest'evento,non la caduta in se del muro quanto la fine(presunta)del comunismo,fa pensare che secoli di ghettizzazione,l'ascesa e la(presunta)caduta del nazifascismo ed altre barriere fisiche che ancora oggi dividono popolazioni diverse e non solo per delle linee di geografia politica siano delle barzellette in confronto alla data del 9 novembre 1989.
Sarà il fatto che la memoria storica tenda a svanire dopo molti anni nonostante sia ben presente nell'esistenza quotidiana degli antifascisti per fare un'esempio,o sarà il fatto che a chi ha in mano le redini della diffusione dell'informazione giovi il fatto che l'opinione pubblica la pensi in una determinata maniera,vedo e credo che questo importante avvenimento sia molto strumentalizzato soprattutto in chiave politica.
Tornando alle prime considerazioni limitare i movimenti e la libertà degli uomini tramite barriere ed ostacoli nasce con i ghetti attorno al 1500 dove si relegavano gli ebrei partendo dall'Italia e diffondendosi in tutta Europa fino ad arrivare ai ghetti nazisti(una sorta di anticamera dei campi di sterminio)ed a quelli afroamericani negli Stati Uniti.
Gli stessi massmedia che nel più dei casi non condannano ed anzi approvano la costruzione del muro a difesa di Israele in Cisgiordania in una terra che fa delle diseguaglianze estreme uno dei casi limite in tutto il mondo.
Noi lo abbiamo avuto a Gorizia e uno tutt'ora è presente a Padova,ed anche se si trattano di parti di muro di cemento e recinzione sono pur sempre degli sbarramenti ordinati da un'autorità superiore.
Tornando a Berlino il pretesto o come pensano in molti la"scusa"addotta dalla parte sovietica fu quella di costruire un muro di protezione antifascista contro l'occidente,ma sappiamo benissimo che nessun bastione può impedire alle idee,nel bene e nel male,di fermarsi ed ostacolarne il passaggio:fatto sta che dopo ventotto anni questo muro è crollato sotto i picconi,e la volontà delle persone.
Che poi in molti si siano pentiti,non del fatto dell'abbattimento e della riacquistata libertà,ma dell'approdo al sistema di vita capitalista questo è un dato di fatto e le recriminazioni sono molte,come per dire"si stava meglio quando si stava peggio"senza cadere nella frase fatta.
La deriva verso destra dell'Europa è tangibile e sotto gli occhi di tutti,e ne è la prova la bocciatura avvenuta in questi giorni della proposta bipartisan del governo italiano della candidatura di Massimo D'Alema come alto rappresentante alla guida della politica estera dell'unione europea da parte della Polonia in quanto ex appartenente ad un partito comunista(forse avrebbero preferito personaggi del calibro di Le Pen o di Borghezio).
Si strizza troppo l'occhio verso ideologie che ci hanno fatto sprofondare nel secondo conflitto mondiale e pure se l'ammiccamento non è in certi casi palese anche il solo tacere è segno di debolezza e arrendevolezza verso questi movimenti di chiaro stampo neo-nazifascista.
A conclusione ritengo l'abbattimento fisico del muro un avvenimento di epocale rilevanza anche se non condivido affatto l'affiancamento di questi festeggiamenti al fenomeno della sconfitta del comunismo e di un'economia socialista a favore del capitalismo tanto acclamato ed in troppi casi associato a fenomeni di neo-schiavismo e povertà,privilegiando sempre più pochissimi eletti a scapito della stragrande maggioranza del popolo.

Nessun commento: