venerdì 2 marzo 2018

LA GUERRA DELL'ACCIAIO E DELL'ALLUMINIO


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I dazi promessi in campagna elettorale da Trump verso le importazioni da parte del resto del mondo diventeranno realizzabili in tempi brevi,cominciando da quelle che riguarderanno l'acciaio(25%)e l'alluminio(10%).
L'Ue,ma diciamo la Germania che ha notevoli interessi nazionali anche se parla a voce di tutta l'Europa,condanna queste imposte che colpiranno la produzione e l'esportazione verso gli Usa di queste necessarie materie prime per molti settori industriali,e l'effetto domino ha già colpito le borse europee con netti ribassi.
L'articolo di Contropiano(internazionale-news )analizza questa scelta che oltre essere già nell'aria da mesi vedono alle porte altre nazioni direttamente interessate(soprattutto Cina e marginalmente la Russia),pronte anche loro a battagliare su queste tasse che solo gli Usa vogliono applicare.

E’ cominciata la guerra commerciale tra Usa ed Unione Europea. Borse giù.

di  Stefano Porcari 
La Germania ha bocciato oggi gli annunci di Washington sui dazi su alluminio e acciaio, e ritiene che “questa misura unilaterale non sia la soluzione del problema nel settore” ad affermarlo è il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, in una conferenza stampa a Berlino. Il governo tedesco “valuterà gli effetti sull’economia tedesca e su quella europea”, ha aggiunto Seibert.

Ancora più esplicitamente il Ministro degli Esteri tedesco, Gabriel, ha dichiarato che: “A differenza di quanto accade in altri Paesi, le aziende della Germania e del resto d’Europa” delle industrie in questione “non utilizzano misure di dumping per ottenere vantaggi competitivi iniqui”. Eppure, secondo il funzionario del governo di Berlino, “questo colpo radicale da parte di Washington colpirà principalmente proprio le nostre esportazioni e il nostro mercato del lavoro”.

Ma Gabriel, ha evocato anche le conseguenze sulla Nato, precisando che “i Paesi dell’alleanza atlantica troveranno impossibile comprendere l’adozione di tali misure”, ha aggiunto Gabriel, invitando la Casa Bianca a cambiare idea e a “fare tutto il possibile per evitare di scatenare una guerra commerciale internazionale”.

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha reagito fin da ieri sera alle notizie provenienti dagli Usa: “Siamo rammaricati da questa mossa, un intervento sfacciato a difesa dell’industria americana – ha affermato l’ex primo ministro lussemburghese -. L’Europa non resterà immobile mentre la nostra industria viene colpita da queste ingiuste misure che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro europei. Reagiremo con fermezza e con misura per difendere i nostri interessi”.

L’annuncio dei dazi era stato dato ieri a Washington e dovrebbe concretizzarsi la settimana prossima. Gli Stati Uniti hanno preannunciato per i prossimi giorni l’adozione di dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio, finora però la Casa Bianca non ha specificato se tutti i paesi nel mondo sarebbero stati colpiti allo stesso modo. L’obiettivo dichiarato del presidente Trump è di difendere il settore siderurgico nazionale, una delle sue promesse di campagna elettorale.

La decisione di Trump di annunciare una stretta protezionistica sull’import di acciaio e alluminio, ha colpito oggi tutte le borse europee e a Milano l’indice Ftse cede l’1,97% a 22.005 punti. In netto calo anche il Dax (-2,06%), il Cac40 (-1,69%), l’Ibex (-1,33%) e il Ftse 100 (-0,66%).

Anche la Cina ha già invitato gli Stati Uniti a usare moderazione nell’uso degli strumenti di difesa commerciale. “Se tutti i Paesi seguono l’esempio degli Stati Uniti, questo avrà senza dubbio un grave impatto sul commercio internazionale”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying.

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