giovedì 29 marzo 2018

ANCORA MORTI SUL POSTO DI LAVORO


Il silos crollato (Novi), i soccorsi, (Lanari) e le due vittime
L'ennesima morte di due operai deceduti per un'esplosione al porto di Livorno è l'ultimo fatto di cronaca in ordine cronologico che colpisce l'Italia in ogni suo dove,uno stillicidio più o meno silenzioso o che non suscita clamore se non nell'immediatezza dell'evento come per dire tanto ormai ci siamo abituati.
Un certo giornalismo meschino o di comodo fa balzare la notizia in secondo piano e praticamente ormai è già scivolata dai palinsesti dei notiziari mentre la morte di Frizzi,e della signora ebrea a Parigi,pace alle loro anime(left la-francia-rivive-lincubo-dellantisemitismo )sono,per motivi differenti,di più spessore ed attrattiva.
Per non parlare della notizia dell'incendio del centro commerciale in Siberia dove 64 persone tra le quali 41 bambini sono morti(il post bambini-morti-incendio-centro-commerciale ),o volendo allungare la lista sulle stragi di Damasco e le autobomba che quotidianamente mietono vittime in Medio Oriente,morti di seconda classe solo da news quando se ne parla.
L'articolo proposto(iltelegrafolivorno )parla della tragedia,o disastro annunciato o altro,ci saranno indagini senza responsabili comunque,che ha fatto fermare oggi per lo sciopero generale di otto ore un'intera città per ricordare le due vittime e solidarizzare con le loro famiglie e dire basta a queste morti assurde.

Esplosione, morti operai a Livorno, indagini per omicidio colposo. Sciopero e fiaccolata.

La tragedia del porto. Fascicolo aperto dalla procura. Esplosione e incendio.

Livorno, 29 marzo 2018 - Un dolore senza fine per una città sconvolta. Livorno piange due lavoratori, morti mentre svolgevano la loro mansione, travolti da un'esplosione al porto di Livorno, al deposito dei Costieri Neri. Un boato, le fiamme, il silo che si accartoccia e quasi si affloscia su sé stesso. Immagini tremende quelle raccontate dai colleghi dei due uomini morti, Lorenzo Mazzoni, 25 anni, e Nunzio Viola, 52 anni.

Per loro non c'è stato niente da fare. I colleghi nell'immediatezza della tragedia e il 118 pochi minuti dopo hanno provato a rianimarli. Ma l'onda d'urto è stata troppo forte. Un'altra persona è ferita in ospedale. Immediato il fuggi fuggi e l'evacuazione. C'era il pericolo che ci fossero altre esplosioni. Tutto è accaduto intorno alle 14 di mercoledì 28 marzo. Da capire le cause della tragedia.

Gli operai stavano maneggiando acetato di etile, una sostanza volatile ma molto infiammabile, usata per pulire le cisterne. Qualcosa non ha funzionato. Forse è rimasta una sacca di gas. E' bastato un innesco banale per incendiare tutto. Il tam tam della notizia si è sparso in un batter d'occhio. C'è ancora terrore negli occhi di chi ha visto l'incidente. I camionisti in particolare, che stavano caricando nei pressi del deposito, e che sono stati testimoni del rogo. 

La città piange altri due morti sul lavoro. E ha organizzato tra l'altro una fiaccolata, che partirà alle 21 nella serata di giovedì 29 marzo da piazza della Repubblica, per toccare l'autorità portuale e poi tornare in piazza della Repubblica.

La procura è intanto al lavoro. Si procede per omicidio colposo plurimo, ma al momento non ci sono indagati. La città rimane profondamente turbata. I sindacati hanno indetto uno sciopero sul porto per la giornata di giovedì 29 marzo. Giorni di profondo lutto.

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