giovedì 27 aprile 2017

PONTIDA PIENA DI COLORI

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Pontida negli scorsi giorni si è vista invasa pacificamente da migliaia di persone provenienti da tutta Italia ma a differenza della solita carnevalata organizzata dalla Lega questa volta il colore verde non è stato quello predominante(vedi madn il-circo-domenica-si-ferma-pontida )ma piuttosto sono stati tutti i colori i protagonisti oltre che gli slogan e gli interventi antirazzisti nel luogo storico del partito che ha fatto dell'odio e del razzismo(dell'ignoranza soprattutto)il suo punto di forza.
E'stata scelta proprio Pontida come risposta alla visita napoletana di Salvini(madn grazie-napoli )per dare uno scossone all'Italia intera per denunciare le politiche becere ed infami di coloro che hanno scelto questa cittadina del bergamasco sulle ali dell'antica Lega Lombarda come sede dei loro raduni-parate.
L'articolo preso da Infoaut(lorgoglio-antirazzista )parla della giornata di festa vissuta da gente del nord e del sud,antirazzisti e migranti nonostante la presenza massiccia della polizia e la vista di un paese fantasma dove un'ordinanza del sindaco aveva fatto chiudere tutte le attività commerciali e anche Ferrovie dello Stato aveva osteggiato l'iniziativa.

L'orgoglio antirazzista invade la roccaforte leghista di Pontida.

Migliaia di persone da tutta Italia, da nord a sud, hanno invaso la cittadina di Pontida (BG), sede, dal 1990 dell'annuale ritrovo del partito leghista. Meridionali, antirazzisti e migranti, i destinatari della propaganda di odio del partito di Salvini, si sono ritrovati a Pontida riprendendosi la scena con una festa. “Ci hanno raccontato che Pontida è la capitale del razzismo, ma noi sappiamo che le roccaforti del razzismo non esistono e siamo qui per dimostrarlo”. Più di trenta artisti hanno partecipato al grande concerto che ha animato la giornata accompagnato da numerose iniziative tra cui un torneo di calcio organizzato dalle polisportive popolari.
Dal palco tanti gli interventi che hanno sottolineato il carattere della giornata: una festa per ribadire che il razzismo non può avere cittadinanza in alcun luogo, soprattutto a un mese di distanza dalla cacciata di Salvini da Napoli. Dal palco hanno preso parola studenti, migranti, centri sociali, movimenti territoriali come il No dal Molin e il movimento No Tav che ha ricordato come da sempre la Lega, in Val Susa, ha rappresentato un elemento ostile e divisivo nei confronti della resistenza popolare al TAV. La marcia del 6 maggio lo

Massiccia la presenza di polizia e sorvegliare la festa con blindati e forze in antisommossa, impegnate a mantenere alta la pressione contro l'iniziativa boicottata dall'amministrazione comunale di Pontida, dalle autorità locali e dalle forze politiche del territorio. Il pratone, sede del ritrovo, era stato negato fino a due giorni fa Ferrovie dello Stato mentre il sindaco ha fatto chiudere gli esercizi commerciali del paese e i luoghi di interesse pubblico nel tentativo di alimentare un clima di tensione attorno al concerto.  

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