mercoledì 6 luglio 2016

LA SINISTRA DEI SALOTTI


Non le manda certo a dire Aldo Giannuli nel suo intervento post Brexit che condanna la sinistra radical chic che non ha solo i suoi rappresentanti nel Pd ma anche nei suoi sostenitori,in attesa di che cosa farà Sinistra Italiana-Sel visto che come a Crema appoggia pienamente l'operato Pd mentre esprime malumori ben calendarizzati altrove,e che a sua detta(che condivido su parecchi temi)è più spregevole della Lega e dell'Ukip.
La sinistra di salotto o da terrazze romane,riunite all'ora degli aperitivi e che fanno dell'elitarismo autoreferenziale la propria forza e vergogna,sta disgregando la classe e la sua lotta,sta facendo sì che fette sempre più ampie della working class possano venire sedotte dalla destra che vomita sull'immigrato e sull'Europa unita.
Si parla di Monti e Napolitano che guardano la plebe dall'alto in basso e che secondo loro non è consapevole e capace di poter decidere su di un tema come quello proposto in Gran Bretagna,si citano Saviano e la Melandri che spesso quando aprono bocca non si sa bene se le loro siano provocazioni o proprio i lori intenti.
L'articolo è preso da Contropiano(la-sinistra-elitaria )cui aggiungo quest'altro(romero-gli-zombie )che parla anch'esso dell'intellettualismo di salotto e di parole al vento mentre non si parla più di fatti concreti e di lotta sociale.
Metto anche questo che parla di un raduno renziano alla Leopolda nell'ottobre del 2014 che era pieno per l'appunto di radical chic,starlette,imprenditori e finanzieri(leopolda-vs-piazza-san-giovanni )ovvero la nuova classe dirigente del Pd.

Contro la "sinistra" elitaria.

di Aldo Giannuli
Fra gli effetti positivi ed imprevisti del referendum sulla Brexit c’è un certo effetto di “cartina di tornasole” che ci rivela quel che pensa effettivamente una certa sinistra, che in Italia possiamo identificare nel  Pd e nei suoi alleati.

Ha iniziato un alleato come Monti (quello che Renzi, in un momento di baruffa, si lasciò andare e definì “illuminato”, ecco… appunto) che ha rimproverato Cameron del delitto di lesa maestà per aver dato la parola al popolo con il referendum, un vero “abuso di democrazia” (parole testuali dell’illuminato uomo politico e statista).
Poi ci si è aggiunto anche Giorgio Napolitano, altro illuminato progressista, che ha sentenziato che su argomenti così complessi non si può interpellare il popolo che evidentemente non ha gli strumenti per capire. In effetti la stessa cosa si può dire della Costituzione, del nucleare, del codice penale o civile, della responsabilità dei magistrati, e, in fondo anche divorzio, aborto o, diciamola tutta, anche decidere fra Repubblica e Monarchia non sono temi semplici alla portata del popolo bue.  Magari questo lo pensò, nel giugno 1946, Umberto II di Savoia e, si sa, il sangue non è acqua.
Poi è giunto il verbo dell’eccelso storico e politologo Roberto Saviano che, dall’alto dei suoi studi, ha decretato che quelli che hanno votato Brexit sono tutti fascisti e nazisti! E Saviano è una delle teste più lucide dell’intellettualità di sinistra, anche se dovrebbe perdere ancora un po’ di capelli per giungere alla lucidità integrale.
Poi la Melandri ha ritwittato con simpatia la massima di un tale: “Ma perché anziché negare il voto nei primi 18 anni non lo togliamo negli ultimi 18 di vita?”. Giusto, solo che c’è un problema: fissare il termine a quo calcolare i 18 ultimi, visto che la gente si ostina a morire a casaccio nelle età più disparate. Certo, si potrebbe fissare per legge il “fine vita” (e l’evoluzione ideologica del Pd va in questa direzione “giovanilistica”), però non credo converrebbe tanto all’on Giovanna Melandri che, insomma, proprio una ragazzina non è più ma solo una ex bella donna. Potremmo proseguire con gli esempi.
Sta venendo fuori tutta l’anima ferocemente classista, elitaria, antipopolare di questa sinistra dei salotti.
Io appartengo ad un’altra sinistra, che sa perfettamente di dover affrontare le sfide del mondo della globalizzazione, ma che non dimentica il Psi che organizzava le scuole di alfabetizzazione per insegnare agli operai a legge e scrivere per conquistare quel diritto di voto che questi oggi vorrebbero togliere; che non dimentica il “cafone” Peppino Di Vittorio, che un titolo di studio non lo prese mai ma che insegnò ai braccianti a non togliersi il cappello davanti ai “signori” e che a questi intellettuali di “sinistra” avrebbe potuto insegnare molte cose; che non dimentica le scuole delle repubbliche partigiane come quella organizzata nell’Ossola da Gisella Floreanini; non dimentica intellettuali dome Umberto Terracini, Antonio Gramsci, Concetto Marchesi, Vittorio Foa, che erano veri grandi intellettuali (non come questi cialtroni della gauche caviar) che non nutrivano nessuna spocchia intellettuale e la vita l’hanno spesa per emancipare culturalmente, economicamente e politicamente le classi popolari.
La mia sinistra non ignora i problemi dell’oggi, ma non si piega all’idea che la migliore sinistra è … la destra elitaria e classista.
Lo confesso, questa sinistra al chachemire, la sinistra delle terrazze romane , ebbene si, mi fa schifo non solo politicamente, ma più ancora moralmente ed umanamente, perché la “sinistra” neoliberista ed elitaria non esiste: è solo una ignobile truffa. Il Pd? E’ più spregevole della Lega e dell’Ukip, credetemi.

Aldo Giannuli
da http://www.aldogiannuli.it/contro-sinistra-elitaria

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