giovedì 14 luglio 2016

A CREMONA NON CI FU DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO


fascio
La notizia della stralcio tra i reati imputati ai compagni per i fatti del 24 gennaio 2015(madn il-gusto-acre-della-battaglia )di quello di devastazione e saccheggio è sicuramente positiva come era stata auspicata l'indomani della richiesta di condanne pesanti nei confronti di persone provenienti da diverse città e che avevano dato vita a una bella manifestazione contro ogni fascismo e in solidarietà al compagno Emilio che era rimasto in coma per alcuni giorni.
Del resto non so che cosa abbiano fatto realmente gli imputati in quanto molto dopo il termine del corteo vi fu un attacco alla sede dei vigili urbani,e anche durante il corteo vi furono danneggiamenti ad alcune vetrine di banche:nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione pochi di quelli presenti,compresi politici di professione cremaschi e cremonesi,si dimostrarono antifascisti a parole ma non con i fatti condannando quel poco di baruffa che vi era stata a margine difendendo indirettamente i ratti di fogna di Cagna Povnd.
Ma si sa che in Italia per certi reati si possono rischiare pene molto più elevate e l'ultimo esempio è il caso dei tre carabinieri responsabili della morte di Riccardo Magherini(madn riccardo-magherini )che sono stati condannati naturalmente con pena sospesa tra i sette e gli otto mesi mentre i compagni come scritto dall'articolo preso da Infoaut(infoaut cremona)rischiano fino a cinque anni e quattro mesi.

Cremona: cade l'accusa di devastazione e saccheggio!

Dopo la grande giornata della collera antifa del 24 Gennaio 2015 a Cremona, indetta a seguita dell’attacco fascista del 18 gennaio contro il centro sociale Dordoni che mandò in coma Emilio, compagno del Centro Sociale Dordoni, ci furono diverse operazioni di polizia che portarono alcuni antifascisti alla sbarra.
Da subito i pm accusarono i compagn* del reato di Devastazione e Saccheggio, retaggio del codice fascista Rocco e, in questi ultimi anni, usato e abusato da numerose procure d’Italia per reprimere il dissenso politico. Nell'ultima udienza la procura aveva chiesto 4 anni per Sam e Gianmarco e 5 anni e 4 mesi per Filippo del Dordoni.
Questa mattina la sentenza. Il tribunale ha assolto da ogni accusa Filippo, condannando – per resistenza e lesioni, non per devastazione e saccheggio – Gianmarco a 9 mesi (con condizionale) e Sam a 10 mesi (senza condizionale). Filippo e Gianmarco sono quindi liberi: Sam, invece, dovrà presumibilmente attendere ai domiciliari qualche settimana.
La nostra solidarietà va ai condannati, a Cremona c'eravamo tutt*.. e tutt* insieme abbiamo costruito una memorabile giornata di lotta. Nelle nostre città non dobbiamo concedere nessuno spazio ai fascisti e se attaccati dobbiamo essere in grado di mettere da parte paure, politicismi e ipocrisie. Cremona ce l'ha insegnato.. la collera antifa fa paura ai nostri nemici, siano essi fascisti, politicanti, poliziotti o magistrati.
L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA! IL 24 GENNAIO C'ERAVAMO TUTTI E TUTTE!

Di seguito l'articolo di Radio Onda d'Urto con alcuni contributi audio:
Sentenza questa mattina, giovedì 14 luglio,  al Tribunale di per il che riguarda il secondo filone dell’inchiesta sulla giornata della rabbia e della lotta del 24 gennaio 2015 indetta a seguita dell’attacco fascista del 18 gennaio contro il centro sociale Dordoni che mandò in coma Emilio, compagno del Centro Sociale Dordoni.
Decade per tutti e tre i compagni l’assurda accusa di .
Il gup ha riqualificato l’accusa in ‘resistenza a pubblico ufficiale’ e ‘danneggiamento’, condannando Giamarco a nove mesi e 26 giorni di reclusione (pena sospesa) e Sam a dieci mesi e tre giorni di reclusione. Quest’ultimo non ha beneficiato della sospensione della pena e resta ai domiciliari. Per entrambi il pm aveva chiesto quattro anni di reclusione per devastazione. E’ stato invece assolto Filippo che è tornato in libertà e non ha più l’obbligo di dimora.
Sam inoltre, che per l’accusa aveva partecipato all’assalto del comando della polizia municipale di Cremona, è stato condannato a risarcire i danni al Comune da quantificarsi nel separato giudizio civile. Rigettate infine le richieste di risarcimento danni avanzate dagli avvocati di due agenzie immobiliari danneggiate durante la guerriglia.

Da Cremona l’avvocato Sergio Pezzucchi, legale di Filippo e Gianmarco.Ascolta  o scarica.

Il commento  anche di Michele del cs Dordoni.Ascolta o scarica

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