giovedì 2 giugno 2016

ANCHE STAVOLTA IL MENO PEGGIO?

A pochi giorni delle elezioni amministrative di domenica 5 giugno una buona parte dell'elettorato che si appresta a scegliere il proprio sindaco anche in città molto importanti come Milano,Roma,Torino e Napoli,non ha ancora deciso chi o cosa votare e lo farà scegliendo ancora il meno peggio.
Che a questo punto è una cosa molto difficile in quanto è davvero un grandissimo rospo da ingoiare,e mi riferisco all'elettorato della sinistra,scegliere il Pd come il meno peggio in quanto a livello sia locale che nazionale hanno fatto più danni che Berlusconi & co.
L'articolo di Aldo Giannuli(http://www.aldogiannuli.it/nemico-da-battere-pd/ )è un'esortazione a votare la sinistra vera,anche se in diversi casi è già pronta ad allearsi poi in prospettiva ballottaggio proprio con il Pd,ma comunque scelta non obbligata e scontata,e soprattutto non votare il Pd.
A parte le simpatie del giornalista con il Movimento 5 Stelle mai nascoste,ha comunque colto nel segno affermando che ormai il partito della nazione di Renzi sostenuto da Alfano e Verdini,due nomi indegni per la politica italiana assieme a quello del giullare fiorentino,le opzioni differenti di scelta sono scarse,poco pubblicizzate e quindi quasi senza speranza di vincere subito o anche di passare per il ballottaggio,a parte De Magistris a Napoli.
Perché Airaudo a Torino,Rizzo a Milano e Fassina a Roma hanno avuto già troppo a che spartire col partito che sta attuando politiche di destra ormai da troppo tempo.
 
Amministrative: ancora una volta, il nemico da battere è il Pd.
 
Non è sui sindaci che stiamo votando, ma sul governo e sulla sua riforma istituzionale.
Il risultato avrà una influenza inevitabile sull’uno e sull’altra. Rispetto a questo i nomi dei candidati non hanno rilevanza.
Qui si tratta di individuare il nemico principale da battere e la risposta non può che essere una: il Pd che sta operando per mutare la forma di governo nel nostro paese ed instaurare un regime illiberale.
D’altro canto, la natura sociale del Pd (al di là della residua quota di iscritti illusi che vogliono credere ancora di stare nel Pci) è ormai più che chiara dopo “riforme” come il job act, il nuovo assetto di Bankitalia, l’ordinamento delle banche popolari o di credito cooperativo, la 2buona scuola”, eccetera eccetera.
E’ arrivato il momento di presentare il conto
Da un ventennio siamo afflitti da un eterno ricatto: votiamo la “sinistra” (cioè il Pds-Ds-Pd) perché altrimenti “vince la destra”. Ed abbiamo sempre ceduto votando così per “non far vincere la destra” con il risultato di far vincere la destra nel Pd che ormai è molto peggiore di Forza Italia. I voti, il Pd se li faccia dare dai verdiniani, dagli alfaniani, da piduisti, camorristi e uomini della Magliana. La sinistra non c’entra nulla con tutto questo.
Per una persona che si ritenga sinceramente di sinistra, il voto al Pd è un disonore di cui vergognarsi per il resto dei propri giorni. E questo vale anche per i ballottaggi. Invito a sostenere i candidati del M5s e quelli della vera sinistra (Airaudo, Rizzo, Fassina, De Magistris).
NON UN VOTO DI SINISTRA VADA AL PD.
Aldo Giannuli

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