lunedì 26 gennaio 2015

VITTORIA NETTA DI SYRIZA MA...

Come da pronostico il partito di Syriza vince ampiamente le elezioni greche pur non riuscendo ad avere la maggioranza assoluta in Parlamento anche se è già stata assicurata da almeno due forze,e non dal Kke come già annunciato dal suo leader nei giorni scorsi(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2015/01/elezioni-in-greciaci-siamo.html ).
La vittoria del leader europeo delle forze di sinistra Tsipras è già al lavoro per annullare i debiti con l'Ue senza farli pagare ai cittadini,ma quest'ultima assieme alla Bce e al Fmi è già al lavoro per vedere come può intervenire per evitare questo che potrebbe rivelarsi un effetto domito in tutta Europa.
C'è da considerare l'allarmante fatto che Alba Dorata sia la terza forza politica nonostante i propri vertici siano tutti in carcere e che la stessa esistenza del movimento neonazista sia accettabile in un paese democratico.
Infine c'è da fare un piccolo rimprovero alle nostre forze politiche di sinistra che stanno esultando anche più dei greci nonostante l'aria che si respiri in Italia sia di tutt'altra consistenza,con Prc in prima linea e con Vendola e Sel che stanno ripensando ancora se uscire o stare nel progetto L'altra Europa con Tsipras visto l'enorme successo che ha ottenuto ieri il suo leader in casa propria.
L'articolo è preso da Senza Soste.

Grecia 1 Germania 0. Ora palla al centro
Come facciamo spesso, lasciamo la retorica e le trombe della vittoria elettorale agli appassionati del genere spendendo qualche parola sui fatti. La vittoria elettorale di Syriza, senza entrare nel dettaglio dei seggi e delle percentuali di voto, è un bel gol subito dalla Germania. Intesa non solo come cancelleria Merkel oppure come Cdu-Csu tedesca. Ma proprio come sistema politico tedesco, compresa naturalmente la SPD che non solo è alleata della Merkel ma nel governo, che dall'inizio della crisi del debito sovrano ha anche lei scommesso sulla vampirizzazione dell'economia greca. Vampirizzazione da praticarsi per favorire le banche tedesche, e francesi, bisognose di un frettoloso rientro dal debito greco dopo che, a suo tempo, si erano scottate le dita con il botto di Lehman Brothers.
Il sistema politico ufficiale tedesco, compresi i verdi che sono responsabili di aver detto cose immonde sul debito greco, ha scommesso di poter vampirizzare le risorse del paese ellenico pure mantenendo un sistema politico locale, fatto di alternanza centrodestra-centrosinistra, in stato di subordinazione coloniale. E' andata male, come immaginabille, auspicabile e giusto.
Ora, conosciamo i limiti di Syriza, sia nelle politiche economiche che nel suo rapporto con i movimenti, e alla gioia per il gol segnato non facciamo seguire certo un ottimismo sconsiderato. Restiamo con i piedi per terra. Sapendo che la rete subita da Berlino, che gioca per l'austerità continentale e il predominio delle banche su tutto, è di quelle pesanti ma che la palla è al centro e la partita comincia solo adesso.
Il punto è che la Grecia, per vincere, non può restare sola. E, per fare in modo che Atene spezzi la subordinazione coloniale verso Berlino (ancora oggi il 25 per cento del debito greco è controllato dalla Germania, secondo fonti tedesche), la partita deve diventare tutta europea. Perchè se vince la Grecia vince un continente e quindi è l'Europa che, dal basso, si deve attivare. Mentre se vince la Germania non è un paese, visto che l'austerità si fa sentire anche a Berlino, che vince ma un sistema di governance monetaria e finanziaria.
I greci possono quindi vincere questa partita se non ci limitiamo a tifare. Anzi, sarebbe auspicabile, persino doverosa, una bella invasione di campo di quelle, come si dice in gergo, old style. Ma, limitiamoci al risultato di stasera, Grecia 1 Germania 0 e palla al centro.

redazione, 25 gennaio 2015

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