venerdƬ 23 gennaio 2015

DOMANI A CREMONA L'ITALIA ANTIFASCISTA

Come promesso ecco qualche aggiornamento in piĆ¹ sul caso del compagno Emilio aggredito violentemente dai fascisti fuori da Csa Dordoni la scorsa domenica:l'attivista antifascista ĆØ ancora in prognosi riservata anche se ĆØ stato svegliato dal coma farmacologico in presenza della moglie.
Come si vede dai contributi qui sotto presi da ecn.org,Infoaut,e aggiungo questo di Senza Soste,(http://www.senzasoste.it/anti-fascismo/cremona-indagati-gli-aggrediti-intrusione-in-ospedale-sabato-manifestazione-antifascista )gli indagati ufficiali per ora sarebbero tre e tutti appartenenti al Csa Dordoni,mentre altre fonti dichiarano che sarebbero stati denunciati anche quattro ratti di Caga Povnd ma non ci sarebbe al momento nessun fermo.
Addirittura i fascisti provocatori,ancora sotto le tenere coccole della sbirraglia,raccontano che la vittima dell'agguato in realtĆ  sarebbe stata colpita quasi a morte dai loro stessi amici e compagni mentre tentavano d'impedire l'ingresso nello stabile posto vicino allo stadio Zini della marmaglia fascista.
Ovviamente per la loro incolumitĆ  questi personaggi di merda domani dovranno starsene piombati nelle fogne in quanto a Cremona nel pomeriggio saranno attesi centinaia di compagni incazzati provenienti da tutta Italia per una manifestazione antifascista di carattere nazionale,in solidarietĆ  con Emilio e per ribadire la chiusura di tutte le sedi da Ca$$a Povnd e simili oscenitĆ ,che non hanno nulla a che fare con la Repubblica Italiana fondata sulla Resistenza.

Aggressione al centro sociale Dordoni: indagati militanti di Casapound e antifascisti ·

Tre persone del centro sociale Dordoni sarebbero indagate per "rissa aggravata" e "lesioni" dopo gli scontri di domenica a Cremona contro Casapound. Il 49enne del Dordoni, finito in coma dopo essere stato colpito da una spranga, ĆØ stato risvegliato ma la prognosi resta riservata. Tensioni in vista della manifestazione di sabato, alla quale sono attesi collettivi antifascisti da tutta Italia.
C’ĆØ molto fermento in tutta Italia in vista della manifestazione antifascista in programma sabato 24 gennaio a Cremona. Il raduno ĆØ stato organizzato dopo l’aggressione di stampo neofascista al centro sociale Dordoni, avvenuta domenica al termine della gara di Lega Pro tra Cremonese e Mantova. Una partita che, come ĆØ stato chiaro fin da subito, non c’entra nulla con gli scontri, nel corso dei quali un esponente 49enne del centro sociale, Emilio Visigalli, ĆØ finito in coma farmacologico per essere stato presumibilmente colpito con una spranga in testa da militanti di Casapound. Gli ultimi bollettini medici lasciano filtrare qualche speranza: il 49enne, secondo quanto riferito dai militanti del centro sociale, sarebbe infatti stato svegliato dal coma farmacologico in presenza della moglie, anche se la prognosi resta riservata.

Le indagini.

Sul fronte delle indagini, intanto, ci sarebbe una novitĆ . Dal suo account Twitter il centro sociale Dordoni ha infatti fatto sapere che tre suoi esponenti sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati per “rissa aggravata” e “lesioni”.
Secondo il sito Cremonaoggi ci sarebbero degli indagati anche sul fronte di Casapound. MartedƬ in questura erano stati interrogati e identificati alcuni militanti, senza perĆ² procedere ad alcun fermo. Tra gli identifcati non comparirebbe Gianluca Galli, coordinatore provinciale di Casapound, che su un sito web ha ammesso di aver partecipato agli scontri fornendo perĆ² una versione tutta diversa sul ferimento di Visigalli: “Noi non avevamo bastoni e non abbiamo raccolto i loro. L’unica spiegazione ĆØ che gli sia arrivata per sbaglio una bastonata da uno dei suoi compagni. A quel punto noi gli abbiamo urlato di raccogliere il ferito e portarlo dentro, ma loro se ne sono fregati”. Galli sarebbe stato medicato dalle ferite riportate in un ospedale lontano da Cremona, nel Bresciano. Una circostanza che, secondo Andrea Tornago, giornalista di Radio popolare, potrebbe far supporre l’esistenza di una vera e propria rete di protezione nei suo confronti.

In arrivo da tutta Italia

La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati anche degli stessi compagni di Visigalli, seppure come “atto dovuto”, potrebbe esasperare ulteriormente il clima che si respira a Cremona. Un clima che ha spinto il sindaco della cittĆ  lombarda, Gianluca Galimberti, a lanciare un appello alla calma: “Nell’imminenza della manifestazione indetta per sabato 24 gennaio 2015, a seguito dei gravissimi episodi di violenza recentemente accaduti, confidiamo nel senso di responsabilitĆ  di tutti e auspichiamo che la compostezza dei comportamenti, impedisca che ragioni democratiche diventino torti agli occhi dei cittadini che dovessero ritrovarsi la cittĆ  ferita e sfregiata”, ha detto Galimberti, recatosi mercoledƬ mattina a rendere omaggio a partigiani ed ex reduci della Divisione Aqui.
Ma nel frattempo da tutta Italia sono arrivate manifestazioni di solidarietƠ al centro sociale Dordoni. A Milano, mercoledƬ sera, un corteo antifascista ha sfilato per la cittƠ da San Babila a piazza Fontana, anticipando quella che sarƠ la richiesta ufficiale dei diversi collettivi antifascisti in piazza a Cremona il prossimo sabato: la chiusura di tutte le sedi di Casapound in Italia. Autobus con manifestanti sono in arrivo da molte cittƠ, da nord a sud.

http://milano.fanpage.it/aggressione-al-centro-sociale-dordoni-tre-indagati-tra-gli-antifascisti/

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Cremona: per l'aggressione unici indagati i compagni del Csa Dordoni.
  • Oltre al danno anche la beffa, ma d'altronde quando si parla di polizia e fascisti c'ĆØ da aspettarselo.
    Ad oggi sembrerebbe che per l'aggressione al Csa Dordoni gli unici indagati certi siano quattro dei compagni che hanno difeso il centro sociale dall'assalto fascista. Nonostante domenica stessa siano stati identificati una cinquantina di neofascisti vicini a CasaPound (arrivati anche Brescia, Vicenza e Parma) al momento gli investigatori non sarebbero ancora riusciti ad individuare i responsabili dell’aggressione e del pestaggio di Emilio. Ancora una dimostrazione della connivenza della polizia, della responsabilitĆ  delle forze dell'ordine di Cremona in questa storia e dell'impunitĆ  di cui godono i fascisti nel commettere aggressioni, anche quando hanno conseguenze molto pesanti.
    ƈ di ieri sera tardi la notizia del tentativo di intrusione nel reparto di terapia intensiva dove si trova Emilio da parte di due persone non identificate che si spacciavano per militanti del centro sociale (smentito dai compagni del Csa Dordoni). I due si sono dileguati quando il personale ospedaliero ĆØ andato a chiamare la moglie di Emilio per conferma.
    I compagni hanno ribadito nella conferenza stampa di oggi l'invito rivolto a tutti gli antifascisti a partecipare in tanti e determinati al corteo di sabato 24 gennaio.

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