Commento odierno atipico in quanto oltre al contributo preso da Infoaut voglio aggiungere come spunto di ragionamento poco altro di più che questo post di quasi tre anni fa in cui Roma era uscita dalle città papabili per ospitare le Olimpiadi del 2020 con la scelta dell'allora governo Monti(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2012/02/parentopoli-romana-allasciutto-questo.html ).
Visto che quanto scritto qui sopra si è prontamente avverato,con la parentopoli di Alemanno rimasta all'asciutto assieme a quella della Polverini,mi chiedo perché sia necessaria una ricandidatura di Roma ai giochi olimpici del 2024 soprattutto dopo l'esplosione dello scandalo di Roma Capitale della mafia.
A parte l'ovvietà della contrarietà per i motivi già noti,perché Renzi ha proposto questa nuova candidatura di Roma proprio adesso?Ma nemmeno con tutti i miracoli del mondo il Cio sceglierebbe ora come ora non solo la capitale ma l'Italia come sede di una qualsiasi competizione planetaria sportiva.
Suvvia un po' di dignità e meno disprezzo verso gli italiani!
Renzi e l'operazione Roma2024: un nuovo assist per
MafiaCapitale?
Renzi annuncia la candidatura dell’Italia alle Olimpiadi2024. E subito promette: non affronteremo la sfida con l’animo di de Coubertin, non vogliamo partecipare, vogliamo vincere. Ghigno a parte per un “vinceremo!” mancato, in quale disciplina potrebbero competere il premier e i suoi sodali? Almeno che non vogliano, vista la maglietta di Lenny domenica a Las Vegas contro il JobsAct, salire sul ring della boxe dilettante pur di esporre una t-shirt anche loro, lo sport in cui si cimenteranno il premier, Malagò e la loro squadra crediamo sia ben altro da quelli che stanno dietro la fiaccola. Atleti sì, ma della speculazione.
Nei giorni di MafiaCapitale che trasversalmente ha coinvolto destri e sinistri, nei giorni neri delle cooperative rosse, mentre a Poletti non resta che la carta “fratello gemello” pur di continuare a negare di conoscere i suoi migliori amici, dopo le dichiarazioni a caldo di punizione certa (in camicia bianca, come con un ultimo residuo di purezza nel Pd) Renzi non poteva che uscire dall’angolo mediatico e politico con un gran progetto, intanto, solo retorico. Quanto basta, per adesso, a far parlare i quotidiani anche di “buona Italia”, di Italia delle mele marce ma anche e soprattutto delle mele sane, sane come atleti.
Renzi rilancia. Ora che agli occhi di molta sinistra-bene dovrebbe essere finalmente chiaro che la corruzione è strutturale, che il mondo di mezzo non conosce bandiere, che la speculazione sui servizi e infrastrutture (e poi sui corpi dei migranti) sono il sale e l’essenza di un capitale al passo dei tempi, che il sistema cooperativo del Ministro Poletti ha l’unico scopo del lucro (per i padroni), ora Renzi rilancia. Un gran progetto che dovrà pur, qualora fosse il caso, prendere forma.
Cosa aspettarci lo sappiamo già. Un discorso pubblico sulla rispettabilità e grandezza del nostro Paese, sulle Olimpiadi come occasione di vanto e insieme di lavoro per migliaia e migliaia di italiani. E soprattutto, per molti "imprenditori onesti", il momento di dimostrare al mondo che non stavano tutti “cor Libbanese”. Insomma, panacea. Accanto però una ben diversa realtà effettuale. Expo docet. Grandi spostamenti di denaro a vantaggio dei soliti noti e per molti giovani precari e precarie? Lavoro gratuito. E già dal settembre 2024 che ne sarà di tanto nuovo spettacolo e cemento? Probabilmente milioni di metri quadrati destinati all’abbandono.
Mentre avremmo bisogno di case, di servizi a misura di tutte e tutti, che futuro progetta il premier per un bambino di otto anni sfrattato un mese fa? O per un suo amico che si allena, come Renzi stesso ci tiene a ricordare, in una palestra scalcinata di periferia? Non una casa, non la garanzia di un reddito, ma un bello show per quando festeggerà la maggiore età. Vedremo. Intanto non può che venirci il dubbio: chissà che non saranno proprio quelle palestre scalcinate a fare le spese delle nuove infrastrutture olimpiche, chissà che ciò che abbiamo visto quest’estate in Brasile non si riprodurrà proprio in casa nostra, tra dieci anni, qualora Renzi vincesse l’oro.
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