Oggi c'è stata l'attesissima sentenza per i quattro giovani attivisti No Tav Chiara,Mattia,Niccolò e Claudio imputati con accuse gravissime come quella di terrorismo per aver in pratica danneggiato un compressore,una piccola opera di sabotaggio ad un cantiere presente per costruire questa opera inutile.
L'articolo di Infoaut(http://www.infoaut.org/index.php/blog/no-tavabenicomuni/item/13533-respinta-laccusa-di-terrorismo-condannati-a-3-anni-e-mezzo-chiara-claudio-mattia-e-niccolò )parla della notizia principale del decadimento proprio dell'accusa di terrorismo voluta dai piemme torinesi Rinuaudo e Padalino:un atto certamente atteso con ansia perché nonostante l'irrazionalità della richiesta non era del tutto scontata la derubricazione del reato.
Comunque restano tre anni e mezzo di condanna,i ragazzi sono detenuti da un anno circa in attesa di giudizio,e ora come ora non so se la pena già scontata con la detenzione preventiva possa venire contata e quindi con l'indulto possano uscire da subito.
Vedremo nei prossimi giorni puntualizzando il fatto che questi ragazzi e tutti quelli che hanno la sfortuna di essere stati indagati non dovrebbero fare nemmeno un giorno di reclusione.
Respinta l'accusa di terrorismo, condannati a 3 anni e mezzo Chiara, Claudio,
Mattia e Niccolò.
E' arrivata poco prima di mezzogiorno l'attesa sentenza di primo grado del
processo che vede imputati Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò per il sabotaggio
del cantiere di Chiomonte avvenuto nel maggio 2013.
La Corte d'Assise di Torino ha respinto l'accusa di
terrorismo formulata dalla Procura (e già
bocciata dalla Cassazione nel mese di Giugno), condannando i 4 No Tav per i
restanti capi d'imputazione, ovvero danneggiamento, violenza a pubblico
ufficiale e porto di armi da guerra. Dall'aula bunker esce dunque
fortemente ridimensionata la pesantissima
richiesta di pena avanzata un mese fa dai pm Rinaudo e Padalino:
Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò sono stati tutti condannati in primo
grado a 3 anni e 6 mesi e al pagamento di 5000 euro ciascuno. Anche le
richieste di indennizzo sono state ridotte poiché solo alla ditta Ltf,
costituitasi parte civile nel processo, è stato riconosciuto il diritto a
ottenere un risarcimento, negato invece per l'Avvocatura dello Stato e i
sindacati di Polizia.
Fin dalla mattina un numeroso gruppo di No Tav ha presidiato l'aula bunker (blindata da decine di agenti delle fdo) sia all'esterno che all'interno per portare solidarietà ai 4 imputati in attesa del verdetto, annunciato per le 11.30. A quell'ora la lettura della sentenza da parte del giudice è stata ascoltata in silenzio e poi accolta dal grido di "Liberi tutti/e" da parte dei No Tav presenti.
La sentenza emessa oggi assesta così un altro duro colpo all'impianto accusatorio costruito ad hoc dalla Procura torinese in questi mesi per tentare di indebolire e piegare il movimento No Tav, che dal canto suo ha sempre rivendicato l'azione di sabotaggio, dichiarandosi unanimemente colpevole di resistere e rivendicando la libertà per tutti gli imputati. Soddisfatti anche gli avvocati del pool No Tav, che parlano di vittoria contro un'accusa manifestamente infondata, quella di terrorismo.
Il verdetto di oggi segna inoltre un precedente importante per il futuro e in particolare per il processo che si aprirà nei confronti di Lucio, Graziano e Francesco, per i quali pochi giorni fa la Procura ha riproposto insistentemente la stessa imputazione di terrorismo. Inoltre, nelle parole degli avvocati, il forte ridimensionamento della pena lascia ora ben sperare per una revisione della misura cautelare cui sono sottoposti Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ingiustamente incarcerati da un anno con un'accusa assurda che fin dall'inizio ha fatto acqua da tutte le parti.
Il movimento No Tav ha accolto in questo senso con gioia la sentenza, leggendola tuttavia come una vittoria ancora parziale, sottolineando ìl'assurdità di una tale pena per il danneggiamento di un compressore e continuando a rivendicare l'immediata liberazione di tutti i No Tav.
Confermato l'appuntamento di oggi pomeriggio alle 17.30 a Bussoleno.
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